Recensione di Cristina Bruno
Autore: Enrico Luceri e Marzia Musneci
Editore: Damster
Genere: thriller
Pagine: 250
Anno di pubblicazione: 2018,p
Prima edizione ebook: 2020
Sinossi. Silvia Antonelli cambia vita. Via da Roma, una casa sul lago, un nuovo lavoro. La villetta, che è rimasta disabitata per vent’anni, è più di quanto abbia mai sperato di avere. Lì costruirà una nuova serenità, lì annienterà gli strascichi di un incubo duro a morire. Ma perché gli abitanti del paese diventano evasivi non appena accenna alla sua nuova casa? Perché tutti sembrano evitarla quando scoprono dove è andata ad abitare? Irritata dalle strane reazioni del vicinato, Silvia comincia a indagare. Perché non si può costruire il futuro senza fare i conti col passato. Fruga in vecchie carte e vecchi misteri, risale a fatti di vent’anni prima di cui nessuno ama parlare, mentre l’ossessione che credeva di aver superato torna a tormentarla. È una detective inesperta e maldestra, Silvia, ma alla fine della sua indagine troverà risposte che altri non hanno neanche cercato. A quale prezzo? Perché il passato è un gorgo che risucchia e uccide. Un cerchio di morte si stringe intorno a lei, fino a lasciarla sola sotto lo sguardo dell’abisso.
Recensione
Una villetta sul lago, lontana dal caos di Roma, qui inizia la nuova vita di Silvia. Dopo una relazione naufragata decide di ricominciare in un’oasi di tranquillità. La casa appena acquistata è stata per lungo tempo disabitata, necessita di migliorie ma è comunque un primo passo per respirare aria pulita, in tutti i sensi.
I vicini sono pochi, piccolo il paese poco distante. I suoi amici la aiutano nel trasloco per poi ritornare alla confusione della capitale. Rimasta sola Silvia inizia a prendere confidenza con il luogo e a poco a poco scopre strani particolari riguardo la sua nuova abitazione.
Vent’anni prima vi dimorava una donna ritenuta malata di mente. Per questo nessuno l’aveva presa sul serio quando sosteneva di aver visto un cadavere in salotto. Eppure qualcosa di vero forse c’era dal momento che, appena Silvia si mette a far domande, non solo molti la guardano con diffidenza, ma addirittura si susseguono misteriosi omicidi che sembrano tutti legati a fatti del passato.
Gli autori costruiscono un thriller godibile costruito su classici elementi come la casa isolata e infestata, il killer seriale… dosando sapientemente i colpi di scena che porteranno il lettore lentamente sulla strada della scoperta dell’assassino.
“Le case non hanno colpa, Silvia, diventano quello che vogliamo che siano.”
In questa semplice frase dell’anziano professor Arzilli, vicino di casa di Silvia, risiede in un certo senso la soluzione dell’enigma, riportando la narrazione sul piano razionale. Ci svela che tutta l’atmosfera di suspence è in qualche modo enfatizzata dalla nostra aspettativa che attribuisce un carattere e un destino a una dimora, come fosse un essere animato.
In realtà sono le nostre emozioni a colorarla e a darle vita.
Le quattro mura non sono né buone, né cattive, né demoniache, né angeliche. Quello che si svolge al loro interno è frutto del nostro operato e non ha ripercussioni nel futuro, riguarda solo il momento presente.
Anche per Silvia riconoscere che la casa non le è ostile sarà un punto di svolta che le permetterà di risolvere il mistero che affonda le radici nel passato.
Le indagini di Silvia si muovono in parallelo a quelle ufficiali della polizia, ora inseguendosi, ora scontrandosi. I personaggi sono tratteggiati con cura, senza ricadere in facili stereotipi. In particolare Silvia emerge con il suo profilo di donna fragile e allo stesso tempo forte che esce da una relazione malata con la volontà di riprendere in mano la propria esistenza, di non darla vinta al destino.
E poi naturalmente dobbiamo annoverare tra i protagonisti la casa, con quelle sensazionidal vago sapore hitchcockiano che induce nel lettore e nei personaggi. E ancora tutta la natura circostante, dal lago che sa essere ora rassicurante ora tenebroso, al bosco, al tornante dietro a cui sembra scomparire tutto.
Un bel libro da leggere nelle vacanze estive per qualche ora di piccoli brividi.
A cura di Cristina Bruno
Enrico Luceri e Marzia Musneci
Enrico Luceri: (Roma, 1960) è un autore di gialli. Ha pubblicato per Mondadori, Hobby & Work e diverse case editrici. Nel 2008 ha vinto il premio Alberto Tedeschi, organizzato dal Giallo Mondadori.
Marzia Musneci: è nata a Roma e vive ai Castelli Romani. Giallista, pubblica per i Gialli Mondadori. Doppia indagine ha vinto il Premio Tedeschi 2011.
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