Sinossi. All’interno di un orfanotrofio pressoché abbandonato vive il giovane Ioan, uno degli otto bambini rimasti soli alla mercè di Olga, sadica tutrice. Decenni dopo a Torino viene trovato il cadavere di un senzatetto, con la pelle del volto divelta e appoggiata come una maschera macabra su una gamba. Al collo, un pupazzetto di pecora appeso con un filo di lana rossa. È la firma del pastore, un pluriomicida sulle cui tracce è da tempo, oltre alla polizia, anche il cronista investigativo Leonardo Landi, voluto dall’ispettrice Laura Pacini. Landi non è solo dotato di uno straordinario intuito, ma ha un dono speciale: la capacità di cogliere frammenti di eventi che devono ancora accadere, attraverso immagini che sin da piccolo raffigura in disegni appena abbozzati. L’ultimo di questi, è l’uomo puzzle. Nel corso della complessa indagine, Landi non mancherà di dare un significato alla figura enigmatica che la sua mente ha generato, aprendo un varco su una verità agghiacciante del suo passato, fino alle radici stesse del male.
LA GENESI DEL MALE
di Iris Bonetti
Delos 2023
Thriller, pag.270
Recensione di Valentina Cavo
Questo thriller psicologico fa provare emozioni forti e contrastanti tra loro. Lo stile di narrazione adottato prevede anche sbalzi temporali e cambiamenti di punto di vista, ed anche per questo è senza dubbio un libro che non si riesce a smettere di leggere con facilità.
Sulle tracce de ‘il pastore’ troviamo Leonardo Landi, protagonista della storia, cronista investigativo che da anni cerca di capire chi si nasconda dietro gli atroci delitti che colpiscono Firenze. Nella sua stessa vita ha molte ombre, abbandoni e lutti lo circondano, ed è una persona cupa e lacerata nell’animo. Il suo obiettivo è quello di catturare questo assassino che per lui è ormai diventato un’ossessione.
Ci sono molti personaggi che si dipanano lungo la storia, e prevalgono le figure negative, quelle che fanno del male, quelle che vivono nei nostri peggiori incubi. Si trattano tematiche molto profonde e, in maniera molto cruda, l’autrice non mette nessun velo di speranza tra i fatti narrati e il lettore, che viene fatto cadere, lentamente, in un profondo buco nero.
Un vecchio mito rumeno fa da filo conduttore della storia, ma come si leghi al resto è tutto da scoprire pagina dopo pagina.
Le ambientazioni sono varie. Si parla di un orfanotrofio gestito da una donna malvagia, manicomi, scene del crimine che sono sparse in città diverse. Da Firenze a Torino, dal Galles alla Romania, ci troviamo sempre davanti scenari freddi, tristi e cupi. Sono pochi i momenti in cui non si ha una sensazione di allarme e ci si può rilassare.
La genesi del male è senza dubbio una buona prova di scrittura da parte dell’autrice, un thriller avvincente e non privo di colpi di scena. Una trama nichilista ricca di mistero che è come un puzzle da ricomporre: una sfida imperdibile tra il killer e il lettore.
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Iris Bonetti
è nata a Milano nel 1970. Grafica per lavoro, scrittrice per passione, nel 2011 ha fondato una Casa Editrice per bambini, per la quale ha svolto il lavoro di grafica, oltre a scrivere alcune storie per i più piccoli. Dal 2019 è tornata a lavorare in proprio e in quell’anno ha scritto il suo primo romanzo, Empatia. Nel 2020 il suo secondo, Isolati.