Recensione di Simona Vallasciani
Autore: Simone Buchholz
Editore: Emons Edizioni
Traduttore: Lucaferri F.
Pagine: 203
Genere: Giallo
Anno di Pubblicazione: 2017
In questo secondo romanzo di quella che sembra diventerà un’interessantissima serie, tutti i personaggi che conosciamo cercano di cambiare: Chastity, dopo una brutta faccenda, è stata destinata ad un nuovo incarico riguardante la protezione di vittime di violenza e Sberla, invece, ha preso in gestione il bar Blaue Nacht; mentre Carla ha trasformato il suo caffè in un ristorante ed è sposata con Rocco, un vecchio amico di Sberla, e Faller è andato in pensione e al suo posto come commissario è subentrato Calabretta.
Ma il passato presto o tardi è destinato a ripresentarsi e ognuno di loro dovrà fare i conti con i propri fantasmi.
Già dalla seconda pagina ci troviamo di fronte a due vicende parallele: da una parte, Chastity che indaga per scoprire l’identità di un uomo misterioso di cui sa soltanto il nome e la nazionalità e che si trova ricoverato in ospedale in seguito ad un brutto pestaggio, dall’altra, il caro vecchio Faller che improvvisamente decide di lasciare la sua nuova vita da semplice cittadino per regolare i conti con un boss della malavita che molti anni prima gli ha distrutto l’esistenza stappandogli ciò che aveva di più caro.
I due casi sono davvero separati oppure ben presto saranno destinati a fondersi, trasportando tutti nel terribile mondo dei traffici di droga?
Simone Buchholz continua sulla buona strada intrapresa con Revolver regalandoci un altro giallo incredibilmente coinvolgente, reale, impressionante e perfetto nella sua crudeltà.
Piccolo appunto: è necessario leggere il primo capitolo per apprezzare a pieno questo.
È la seconda opera dell’autrice che leggo e sono sempre più convinta che Simone Buchholz sia una scrittrice coraggiosa perché tratta argomenti scomodi senza mezzi termini e non ha paura di portare la storia lontano dal lieto fine.
Non posso fare a meno di chiedermi quali altre sorprese avrà in serbo per noi e quale sarà la prossima avventura di Chastity Riley e della sua incredibile squadra.
Simone Buchholz
Simone Buchholz è nata nel 1972 e dal 2006 scrive romanzi gialli. Collabora con giornali e riviste. Le piacciono le nuvole in cielo e i gabbiani che non sanno cosa vogliono. Vive nel quartiere di St.Pauli, Amburgo, con il marito italiano e il figlio. Con il suo primo romanzo,“Revolver, le ragazze del porto di Amburgo”(Emons edizioni,2015) ha conquistato la Germania con oltre 30.000 copie vendute.
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