La notte più lunga




Recensione di Loredana Cescutti


Autore: Michael Connelly

Traduzione: Alfredo Colitto

Editore: Piemme

Serie: Renée Ballard & Bosch #2

Genere: Thriller

Pagine: 384 p. R

Anno di pubblicazione: 2019

Sinossi. Come a ogni alba, la detective Renée Ballard torna al distretto con addosso tutta la stanchezza della notte. È la sua croce, fin da quando si è scontrata in malo modo con i suoi superiori: essere relegata al turno che va dalle sette di sera alle sette di mattina, quello che i poliziotti chiamano “l’ultimo spettacolo”, e dove se resti troppo a lungo ti appioppano soprannomi come “il Relitto”. Ma stavolta alla stazione di polizia c’è una sorpresa ad aspettarla: uno sconosciuto con i capelli grigi e i baffi, intento a frugare tra i vecchi schedari. Un intruso che si chiama Harry Bosch. Proprio lui, il detective del LAPD in pensione che adesso si occupa di cold case al distretto di San Fernando. Harry sta indagando sul caso irrisolto della quindicenne Daisy Clayton, una ragazzina scappata di casa e ritrovata morta in un cassonetto. Una giovane vita finita come un sacco di spazzatura. Bosch ha conosciuto la madre della ragazzina, e non riesce ad avere pace sapendo che chi ha fatto del male a Daisy è ancora a piede libero. Non è facile per Renée, la cui natura scontrosa le ha già alienato parecchie amicizie, superare la diffidenza: Harry Bosch l’ha sentito nominare, sì, ma per lei è un perfetto sconosciuto. E comunque, di solito, Renée non si fida degli uomini. Eppure, quando viene a saperne di più sul caso a cui Bosch è tanto interessato, qualcosa in lei si scioglie. Al punto che sarà proprio lei a voler partecipare alle indagini…Nasce così la più formidabile coppia di detective che si sia mai vista sulla pagina scritta, nel nuovo thriller di Michael Connelly che riesce, ancora una volta, a superare sé stesso.

Recensione

Lui ormai non necessita di presentazioni.

Lei, invece, l’abbiamo conosciuta solo recentemente, ma già ne abbiamo ricevuto un profilo dettagliato.

Un ex poliziotto, almeno formalmente, lui, che ha però ancora un cuore da detective. Poliziotto una volta, poliziotto per sempre.

Una poliziotta dell’ultimo spettacolo lei, relegata in quel turno maledetto per aver fatto la cosa giusta e che, nonostante tutto, porta avanti il suo lavoro con meticolosità, passione e impegno.

Poi l’incontro dei due nel territorio di Ballard, che se c’è una cosa che non ama sono proprio le intrusioni in casa sua. Ma c’è qualcosa in questa storia e forse anche nell’interesse mostrato da Bosch, che la cattura, che la incuriosisce e l’intriga e, seppur sempre guardandosi le spalle, prenderà la sua decisione.

“… qualcosa dentro di lei si mosse. Era la stessa sensazione che l’aveva spinta, anni prima, a entrare in polizia proprio per dare la caccia a quei mostri che si accanivano contro le donne, violandole e uccidendole, abbandonandole nei vicoli come fossero immondizia. Qualunque cosa avesse in mente Harry Bosch, lei voleva esserci.”

Ancora una volta leggere un libro di Connelly si è rivelata una vera e propria maratona. Carne al fuoco tanta, anzi troppa e la posta in palio alta, oserei dire altissima.

Fare il tifo è diventato complicato, tremare di paura e apprensione si è rivelato più arduo del previsto perché Connelly non permette un attimo di tregua, durante tutta la lettura, neanche quella per avere il tempo di preoccuparsi. Immaginatevi quindi di leggere sapendo che da un momento all’altro potreste essere investiti da una fiammata improvvisa, avvolgente, veloce, letale ma nonostante ciò, non riuscirete a lasciare la storia. Troppo coinvolgente, tanto trascinante.

Iniziando a leggere, ti ritrovi a sorridere, perché davanti a due pezzi da novanta così un pochino ti sciogli, quando ti rendi conto che si annusano, si studiano, con circospezione e diffidenza, cercando di capire quanto possano fidarsi l’uno dell’altro.

Di mazzate ne hanno prese tante, troppe entrambi e proprio da quel sistema che avrebbe dovuto essere garantista verso i suoi uomini e le sue donne. Tutto questo studio, per poi scoprire che probabilmente è più facile fidarsi di chi non si conosce che di chi ti sta attorno da una vita. È solo nel momento del bisogno che capisci chi ti è realmente vicino e chi ha le qualità che servono per svolgere questo lavoro.

Perché la vita è così, ti mette davanti a queste situazioni e solo l’istinto e la fiducia nell’altro, alla fine, potranno guidarti.

L’istinto è innato, è nostro, o lo possediamo oppure ne siamo privi.

La fiducia invece è un qualcosa che va guadagnato sul campo: se ti fidi di te, se inizi a fidarti di lui e, se permetti di avvicinarsi a lei. Questo sarà il problema iniziale fra Renée ed Harry. Entrambi segnati, entrambi messi all’angolo dai loro superiori, ma ancora una volta, entrambi in piedi ben dritti e pronti a proseguire nelle loro indagini, senza mai arrendersi.

Ballard e Bosch, due generazioni diverse ma con lo stesso fuoco dentro, quello ardente che li spinge sempre a un centimetro dal baratro pur di giungere alla verità.

«Voglio solo la tua collaborazione, Renée, per via di quello che hai tu.» «Non capisco di cosa parli.» «Lo sai, invece. Hai qualcosa che forse ha solo una persona su cento. Hai delle cicatrici sul viso, ma nessuno può vederle. Hai una fierezza che ti spinge ad andare sempre avanti.»…«Va bene, Harry. Lavoriamo insieme. Ma a una condizione: possiamo piegare le regole, non infrangerle.»

Solo una persona, con le medesime cicatrici, poteva riconoscere una sua pari. Semplicemente perché solo chi si porta dentro dolori indicibili, può essere dotato di quella sensibilità necessaria per poter leggere realmente in fondo agli occhi di un’altra persona ciò che quotidianamente cerca di reprimere dentro di sé.

La fiamma perennemente accesa che fa sì che ogni giorno, lei, come lui, sentano il bisogno di muoversi e fare semplicemente qualcosa, per impedire al fuoco di spegnersi e ad altre vittime certe o potenziali, di venire relegate nell’oblio senza la certezza che venga fatta giustizia.

Una lunghissima attesa per avere questo libro fra le mani, una notte d’indagini più lunga che mai ma ancora una volta, troppe poche pagine a tenermi compagnia, finendo per far diventare infinito il tempo che mi separerà dal prossimo nuovo libro. Sì, perché per chi non lo avesse capito, tanto ho fatto per poterlo leggere il prima possibile e allo stesso modo, tanto la mia ingordigia si è adoperata per rendermene subito orfana e nostalgica dopo circa due giorni di lettura.

A prestissimo, spero, B&B!!!

Michael Connelly


Nato a Philadelfia, il 21 luglio 1956 è uno dei più famosi scrittori di Thriller statunitense. Autore di molteplici successi, da uno di essi “Debito di Sangue” è stato anche tratto un film diretto ed interpretato da Clint Eastwood. Ha scritto molti libri aventi come protagonista Harry Bosch oltre ad alcuni con l’avvocato Mickey Haller. Per entrambi i personaggi sono state realizzate delle serie tv. Con il nuovo libro uscito a settembre 2018, Connelly da vita ad un nuovo personaggio carismatico, Renée Ballard.

 

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