Recensione di Giusj Sergi
Autore: Kerry Fisher
Traduzione: Francesca Sassi
Editore: Nord
Pagine: 350
Genere: Narrativa
Anno di pubblicazione: 2018
Sinossi. Per Maggie, una madre single che non ha mai avuto una relazione stabile, il matrimonio con Nico è un sogno. Anche perché finalmente farà parte di una vera, grande famiglia. Suo marito infatti vive nella casa di fronte a quella del fratello Massimo e a pochi passi dalla madre, considerata da tutti il loro nume tutelare. Eppure è proprio lei ad accogliere Maggie con estrema freddezza. Invece di vederla come la persona che ha aiutato Nico a superare la morte della prima moglie, la giudica un indegno rimpiazzo. Perché Caitlin era più sofisticata, più bella e certamente più adatta a Nico. Maggie se lo sente ripetere così tante volte che inizia quasi a crederci. Finché non trova un fascio di lettere nascoste in soffitta, lettere scritte a Caitlin da un uomo che non era suo marito. E allora cambierà ogni cosa…L’immagine che tutti hanno di Massimo e Lara è quella di una coppia solida e felice. Brillante professionista lui, impeccabile donna di casa lei, entrambi amorevoli genitori del figlio Sandro. Eppure dietro l’apparenza si celano ombre che Lara non ha il coraggio di condividere con nessuno. Almeno fino a quando non arriva Maggie, la nuova cognata. Potrebbe essere lei la chiave per evadere dalla prigione del suo matrimonio. Ben presto, però, Lara si renderà conto che, in una famiglia tenuta insieme da ipocrisie e segreti, la verità è destinata ad avere conseguenze devastanti…
Recensione:
Rabbia. Questo libro mi ha davvero fatto tanto arrabbiare. Nei confronti degli uomini, della società, dell’indifferenza, del doversi sempre sottomettere al fatto che ancora si è schiavi del maschilismo e dei preconcetti. Questo libro trasmette un’emozione e un’empatia tali, nei confronti delle due donne che parlano, che ti ritrovi nei loro panni, conosci situazioni, accadimenti, fatti, e provi le loro stesse sensazioni. Pensavo di trovarmi di fronte a una lettura leggera e rilassante, ma in realtà l’autrice – in uno stile che rimane brioso, scorrevole, ironico, pungente – riesce a toccare argomenti e corde presenti dentro ognuno di noi.
È la storia di due donne diametralmente opposte, con esperienze e caratteri differenti, che affrontano la vita con occhi completamente diversi. È una storia che fa riflettere su quanto il pregiudizio sia dilagante, su quanto la facciata dei rapporti, la superficialità con cui si vuole guardare la vita e le situazioni che ci si presentano davanti formano i nostri giudizi senza applicarsi realmente alla realtà; quella realtà che ha il suo corso dietro ciò che appare meraviglioso e, quasi, da invidiare. È una storia di sofferenza e lotta, su come le donne possano accettare la sofferenza per paura di veder distrutta la vita dei propri figli. È una storia di rivincite, risvegli, consapevolezza.
Un mix perfetto, che racconta sapientemente le sofferenze senza cadere nell’ovvio, ma rimanendo sempre scorrevole e attraente nella scrittura, pur non facendo sconti alla realtà dura che si può presentare in alcune situazioni. Con questo libro viene alla luce la forza di ogni donna, delle leonesse che si nascondono e che non hanno paura di lottare, da qualsiasi ceto sociale provengano, qualsiasi educazione abbiano avuto, indipendentemente dai fattori che ne hanno segnato la vita: le donne sono guerriere e riescono sempre a reagire e rialzarsi.
È un libro che dà voce alla speranza, nonostante tutto. Nonostante i soprusi, le violenze, le lacrime, non c’è mai limite alla forza di ogni donna.
Lo consiglio caldamente; mi sembra di conoscere intimamente queste due donne che ho imparato a farmi amiche; mi sono sentita accolta, come se mi trovassi attorno al tavolo di un bar a condividere con loro le storie e i problemi delle loro vite e, alla fine, ne fossi uscita arricchita.
Una bella e fluida scrittura, un libro che è stato una scoperta.
Kerry Fisher
Kerry Fisher ha studiato francese e italiano all’università di Bath. Ha viaggiato a lungo, prima in Spagna e in Corsica, poi in Toscana, dove ha svolto i lavori più disparati, dall’insegnante di inglese all’accompagnatrice turistica. La sua passione però è sempre stata la narrativa, cui ora si dedica a tempo pieno.