Recensione di Ilaria Bagnati
Autore: Chandler Baker
Traduzione: Alberto Pezzotta
Editore: Longanesi
Genere: Thriller
Pagine: 400
Anno di pubblicazione: 2020
Sinossi. Sloane, Ardie, Grace e Rosalita lavorano da anni alla Truviv, marchio di abbigliamento sportivo con sede a Dallas, e con molte delle loro colleghe hanno due cose in comune: sono madri lavoratrici e si muovono al di qua di una linea invisibile che le separa dai collaboratori uomini, nell’ombra del loro prepotente superiore Ames Garrett. Quando il CEO della Truviv muore improvvisamente e loro scoprono che la persona più vicina ad assumere il controllo del ruolo vacante è proprio Ames – che ha appena assunto una nuova ragazza, giovane, bella e single – capiscono che è arrivato il momento di fare qualcosa. Troppo a lungo, infatti, ci sono stati solo sussurri, bisbigli messi ripetutamente a tacere, ignorati o nascosti dai complici. Sloane, avvocato dell’azienda, convince le altre a fare qualcosa. Qualcosa di apparentemente innocuo, qualcosa che sembra un sussurro ma presto diventa un grido. La loro decisione metterà in moto una serie di catastrofici eventi all’interno dell’ufficio: le bugie saranno scoperte, i segreti verranno rivelati. E non tutti sopravvivranno. Le vite delle quattro protagoniste e delle persone a loro vicine – altre donne, colleghi, mogli, amici e persino avversari – cambieranno drasticamente di conseguenza.
Recensione
Le ribelli è un libro attualissimo che parla di sessismo nel mondo del lavoro, di donne iperqualificate e sottoutilizzate. Grace, Sloane, Ardie e Rosalita lavorano alla Truviv, azienda famosa per essere un noto marchio di abbigliamento sportivo della città di Dallas. Tutte e quattro hanno dei figli e tutte e quattro devono conciliare il loro essere madri con l’essere delle lavoratrici.
“Per noi staccare significava leggere fiabe della buona notte ai nostri figli, cercando di non fare il conto delle ore trascorse in ufficio e di quelle passate a fare la mamma, senza sapere che cosa c’era stato prima. Eravamo iperqualificate e sottoutilizzate, autoritarie e sempre dalla parte della ragione. Le nostre strette di mano erano virili, gli estratti conto delle nostre carte di credito imponenti. Dimenticavamo il pranzo sui piani di lavoro della cucina”.
Le donne nell’azienda non possono fare passi falsi, non possono mostrare le loro debolezze, i loro limiti perché tutto sarebbe riconducibile al loro essere donna, a quel cromosoma X che le contraddistingue dagli uomini.
Le donne sono fallibili come gli uomini ma se falliscono si sa a cosa dare la colpa. Grace da poco mamma si nasconde in uno sgabuzzino per tirare il latte e deve nascondere le macchie di latte che le colano spesso sul vestito; Sloane ha una figlia preadolescente che a scuola manifesta qualche disagio; Ardie ha un figlio che deve contendersi con l’ex-marito e la sua nuova compagna mentre Rosalita deve crescere il figlio da sola con il suo stipendio da donna delle pulizie. Non è facile gestire tutto ma queste donne e non solo loro, tutte le donne, devo sapersi giostrare con i mille impegni tra casa e lavoro.
Nonostante Sloane, Ardie e Grace debbano sempre tenere alto il profilo, sputare sangue per essere al pari dei loro colleghi maschi alla Truviv si trovano piuttosto bene. Questo è il prezzo da pagare per ottenere uno stipendio che permette loro di mantenere un tenore di vita alto. Quando il CEO dell’azienda muore inaspettatamente, AmesGarrett, loro diretto superiore, sembra il più papabile per il posto vacante. Quando poi Amesassume una nuova giovane ragazza in azienda, i sussurri, i bisbigli che circolavano su di lui si fanno più potenti tanto da convincere Sloane e le sue colleghe a fare qualcosa.
Ciò avrà delle ripercussioni sulle loro vite, sulle loro famiglie e su chi è loro vicino; avranno fatto bene a parlare o era meglio tacere per non rischiare di perdere il proprio lavoro e di conseguenza il loro alto tenore di vita?
Quello della Baker è un grido di protesta, Le ribelli si fa portatore della ribellione di tutte delle donne che sono discriminate per il loro sesso di appartenenza. Purtroppo le donne ancora oggi sono vittime di discriminazioni nel mondo del lavoro ma anche nella quotidianità. Ci sono ancora uomini che pensano che le donne non debbano lavorare, che debbano stare a casa a fare le faccende e a crescere i figli. Nel mondo del lavoro spesso a parità di posizione lavorativa le donne guadagnano meno rispetto agli uomini. Spesso sono vittime di molestie fisiche e verbali sia nel luogo di lavoro che fuori. La Baker con il suo thriller vuole dire basta a questo modo di trattare la donna, di vederla come un oggetto. Altro aspetto importante, messo in risalto dall’autrice, è la poca tutela che hanno le madri lavoratrici. Non hanno tempo da passare insieme ai propri figli, se chiedono più tempo sono già in svantaggio.
“Che uscissimo con qualcuno o fossimo in ufficio, ci rendevamo conto di quanto fosse convenientefingere che i nostri figli non esistessero. Un uomo poteva dire che si era preso un giorno libero per andare a pescare col figlio, mentre di solito era meglio che una madre non dicesse di essersi presa una pausa pranzo più lunga del solito per portare il figlio dal dottore. I figli trasformavano i padri in eroi e noi madri in lavoratrici di second’ordine, se non giocavamo bene le nostre carte”.
Le ribelli è un thriller soft perché non ci sono scene crude e sangue che scorre a fiumi. Si tratta di un thriller in cui la rabbia, la tensione, l’ingiustizia, il rancore fanno da padroni. Ogni personaggio, soprattutto le quattro protagoniste, è rappresentato alla perfezione. Grazie anche ai dialoghi ben scritti possiamo conoscere la personalità delle quattro donne, il lettore si sente quasi di far parte del gruppo di colleghe e amiche.
La prosa è scorrevole e diretta, senza fronzoli; l’autrice sa arrivare dritta al punto risultando efficace nell’intento comunicativo. Consiglio la lettura di Le ribelli a tutte le donne ma anche agli uomini per far in modo che il grido di protesta dell’autrice non rimanga inascoltato.
A cura di Ilaria Bagnati
ilariaticonsigliaunlibro.blogspot.com
Chandler Baker
Chandler Baker è nata nel 1986 e vive ad Austin, in Texas, dove lavora nell’ufficio legale di una grande azienda. È sposata e ha una figlia. Le ribelli è il suo primo thriller.
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