Recensione di Massimo Ghigi
Autore: Piergiorgio Pulixi
Editore: Rizzoli
Collana: Nero Rizzoli
Genere: Noir
Pagine: 364
Anno di pubblicazione: 2018
Se la incontri non la dimentichi, perché il commissario Rosa Lopez è pronta a sacrificare un ostaggio per riportare la situazione in parità. La ricordano ancora in Calabria, dove si è fatta le ossa nella guerra alle cosche. Non la dimenticano oggi, a Milano. Lettere minatorie e proiettili nella cassetta della posta sono il premio per una carriera che l’ha condotta ai vertici dell’Antiterrorismo. Ma dietro la scorza da superpoliziotta, Rosa cova il tormento: il suo compagno è in coma, vittima di un attentato. E non c’è solo il senso di colpa, ci sono anche le frequentazioni con quelli del Lovers Hotel, il luogo che non esiste, in cui niente è proibito e quando qualcuno deve cantare si attacca la musica della tortura. La sbirra, però, non può cedere alla donna. Una minaccia gravissima incombe sulla città: la più perfida delle menti criminali ha ordito un piano di morte. Lo chiamano il Maestro e insegna l’arte della guerra. Per fermarlo, la Lopez scivolerà in una spirale di ricatti, tradimenti e vendette.
Recensione
Un’amica, che ha letto prima di me questo ultimo lavoro di Piergiorgio Pulixi, alla fine della lettura mi ha detto: “E adesso?
Dopo un libro così, cos’altro posso leggere!?”; questo per sottolineare la sua bellezza, che non posso che confermare, perché questo romanzo è davvero STREPITOSO!
È STREPITOSA la protagonista Rosa Lopez, capo dell’Unità speciale contro il terrorismo islamico della DIGOS milanese; Pulixi delinea benissimo il carattere duro di questa donna che ha sopra di sé responsabilità immani, che quasi non ha una vita al di fuori del lavoro e che è sempre sotto minaccia di attentato per quanto è temuta da ’ndrangheta e terroristi.
Il lettore è fatto partecipe dei tormenti interiori di Rosa, dei suoi sensi di colpa per le vite spezzate di amici e amanti che l’hanno affiancata nella lotta quotidiana contro il ‘male’.
È STREPITOSO il ‘villain’ supremo che Rosa deve fronteggiare, un uomo che è una leggenda, noto come “il Maestro”, dotato di intelligenza e fascino manipolatore, talmente eccezionale da non sembrare vero! In molti dubitano perfino della sua esistenza!
Mi è piaciuto tantissimo come l’autore ha tessuto le trame del “Maestro”, facendoci conoscere e dando voce a ogni singola pedina del suo progetto di caos supremo! Il suo obiettivo? L’Italia!…Milano!
Il lettore viene messo a conoscenza della vita e delle motivazioni dell’intero braccio armato del Maestro al punto che, inevitabilmente, sarà portato a comprendere un po’ l’origine del male!
Pulixi, com’è giusto che sia, ci porta a condannare le gesta dei terroristi, ma anche a provare a comprenderne le motivazioni.
Il messaggio che mi è arrivato da questo romanzo mi ha fatto accapponare la pelle… Ancora una volta siamo sicuri di chi sono i cattivi e chi i buoni?! Gesti ed eventi estremi spesso sono conseguenza inevitabile di altrettanta violenza, magari originata da interessi di vertici senza scrupoli, ‘buoni e cattivi’ siamo tutti marionette nelle mani del Mastro Burattinaio! Tutti vittime sacrificabili per il Suo tornaconto!
Rosa Lopez, nella lotta contro il terrore, ha al suo fianco le risorse più disparate! Una task force affiatatissima, agenzie straniere che operano nell’ombra in modi decisamente brutali e non ortodossi e, per finire, addirittura la malavita locale (ovviamente per proprio interesse) che risulterà decisiva per toglierla d’impaccio!
È STREPITOSO come l’autore abbia coinvolto e descritto nei dettagli tutta una serie di agenzie e dipartimenti presenti sul campo nella lotta al terrorismo! Un lavoro certosino che arricchisce la narrazione e non la rallenta affatto!
Sono STREPITOSE, in modo particolare, le ultime 100 pagine del libro, dove succede veramente di tutto a ritmi forsennati! Siamo letteralmente investiti da un susseguirsi di colpi di scena ed emozioni estreme!
“E adesso? Dopo un libro così, cos’altro posso leggere!?”
Piergiorgio Pulixi
è nato a Cagliari nel 1982. Fa parte del collettivo di scrittura Sabot creato da Massimo Carlotto, di cui è allievo.
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