L’onda del destino




Constanze Neumann


Traduttore: Marina Pugliano

Editore: SEM

Genere: Narrativa

Pagine: 336

Anno edizione: 2024

Sinossi. Due secoli, due donne, una famiglia: Costanze Neumann racconta la storia di una famiglia dalla Prussia del 1860 fino alla prima DDR. Figlia di un commerciante di tessuti ebreo, Anna Reichnheim soddisfa il desiderio di suo padre di scalare i ranghi della società prussiana. Quando nel 1881 nasce suo figlio Heinrich, Anna ripone grandi speranze nel primogenito. Ma a Heinrich non interessano le convenzioni della sua famiglia ebrea di alto ceto. Soccombe alle tentazioni della vita notturna berlinese e si innamora di Marie, una ragazza comune, che sua madre non può accettare. Per sfuggire alle convenzioni Heinrich e Marie vivono il loro amore negli Stati Uniti fino a quando la Prima guerra mondiale non li riporta in Europa. Rimangono lontani ed esclusi dalla famiglia, anche quando le ombre della crisi economica mondiale e dell’ascesa del nazionalsocialismo scendono sul Paese. Anna muore nel 1932 senza riconciliarsi con il figlio Heinrich, ignara di cosa abbia in serbo il destino per la sua famiglia. Mentre i suoi fratelli fuggono o vengono espulsi dai nazisti, Heinrich rimane in Germania. Ancora una volta è Marie che gli dà supporto mentre lottano per sopravvivere… I personaggi di Neumann sono complessi e convincenti, plasmati dai rispettivi ambienti. Con echi di Theodor Fontane e Sebastian Faulks, questo è un romanzo dal fascino della saga, dove la storia di una famiglia dispersa rimane indissolubilmente legata a quella tedesca.

 Recensione di Valentina Cavo

Il libro è diviso in due parti. La prima parla di Anna e della sua vita e gli anni trattati sono dal 1864 al 1905, la seconda invece ci racconta di Marie e comprende gli anni dal 1905 al 1957. Le due donne sono unite da un legame di parentela, in quanto Anna è la suocera di Marie, tuttavia non si incontreranno mai.

La parte che riguarda Anna è un po’ più lenta e meno travagliata, anche se comunque non mancano colpi di scena o momenti tragici nella sua vita. Quella di Marie invece è senza dubbio più turbolenta, ricca di viaggi, cambiamenti di vita e periodi molto difficili.

La persona che unisce le due donne è Heinrich figlio primogenito di Anna che verrà disconosciuto dalla famiglia quando decide di sposarsi con Marie. Anna non può accettare che una persona della sua classe sociale si debba mischiare con una popolana come Marie. 

Gli argomenti trattati sono molti ma spicca principalmente la guerra.

Infatti Heinrich combatterà nella Prima Guerra Mondiale e sarà vittima della Seconda Guerra mondiale in quanto ebreo in Germania. Si parla anche di mortalità infantile e rapporti famigliari difficili, in spaccati di vita che abbracciano epoche diverse e strati sociali diversi. 

Di sicuro questo è un libro che non fa immediatamente breccia nel lettore ma che, andando avanti con la storia, lo interessa sempre di più anche grazie all’abilità di Costanze Nuemann nel mescolare episodi storici e parti romanzate.

Questo romanzo rientra nelle letture che solitamente consiglio a chi ama le saghe familiari e i libri storici. 

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Constanze Neumann


nata a Lipsia nel 1973, ha studiato letterature straniere e ha lavorato presso diversi editori a Monaco, Francoforte e Amburgo. Ha vissuto alcuni anni a Palermo e ha tradotto in tedesco, tra le altre, opere di Goliarda Sapienza e Valeria Parrella. Attualmente dirige una casa editrice a Berlino. Il cielo sopra Palermo è il suo primo romanzo.