Recensione di Ilaria Bagnati
Autore: Wulf Dorn
Traduzione: Maria Alessandra Petrelli
Editore: Corbaccio
Genere: thriller
Pagine: 444
Anno di pubblicazione: 2021
Sinossi. Mark Behrendt è uno psichiatra con due vite, quella di prima e quella di adesso. Prima lavorava alla Waldklinik di Fahlenberg, prima aveva Tanja, il suo amore. Adesso vive e lavora a Francoforte. In mezzo un inspiegabile incidente d’auto in cui Tanja è morta, e la nebbia dell’alcolismo in cui è precipitato e da cui l’ha aiutato a salvarsi un’amica: Doreen. Ed è a cena da lei quando qualcuno bussa alla porta e Doreen va ad aprire: è l’ultima cosa che Mark ricorda. Si risveglia intontito, Doreen è scomparsa. Poco dopo riceve una telefonata. Se vuole rivedere la sua amica viva deve svolgere un compito: deve trovare qualcuno e deve scoprire da solo chi. Ha esattamente 2 giorni, 9 ore e 23 minuti per riuscirci, poi la donna verrà uccisa. Comincia così una corsa contro il tempo nel tentativo di capire chi c’è dietro questa follia, che cosa lo motiva, perché ce l’ha con Mark a tal punto, e chi è la persona misteriosa da trovare. Un tassello dopo l’altro, una rivelazione dopo l’altra, Mark cerca di risolvere questo enigma mortale, eseguendo al contempo gli ordini folli di uno sconosciuto, perseguitato da un dolore indicibile e disposto a fare qualunque cosa … proprio come lui?
Recensione
Dopo dieci anni dalla pubblicazione de La psichiatra Wulf Dorn ci fa l’immenso regalo di riprendere le fila della storia che ha spiazzato gli amanti del thriller.
Qui ritroviamo Mark Behrendt che è molto cambiato, è stato radiato dall’albo, sta uscendo dal tunnel dell’alcolismo e dal trauma per la perdita della fidanzata Tanja. Ad aiutarlo c’è la fidata amica Doreen, anche lei ha un passato difficile e chi meglio di lei può comprenderlo?
Una sera però tutto precipita, di nuovo. Doreen viene rapita e il rapitore decide di giocare con Mark, lo conduce ad una “caccia al tesoro”. Mark deve trovare una persona e gli indizi lo portano ad una persona del suo passato… Ellen Roth! Ora Ellen è Laura Baumann e piano piano sta riprendendo in mano la sua vita così come Mark. Come sarà il loro incontro dopo tanti anni e dopo tutto ciò che è successo in passato?
Dorn ammette, nelle note finali, di essere terrorizzato all’idea di scrivere questo romanzo. Comprensibile dopo dieci anni dalla pubblicazione de La psichiatra e dopo il suo grande successo. Dorn certamente non delude, anzi, credo che abbia magistralmente continuato il bellissimo lavoro iniziato con il primo romanzo. Laura e Mark sono molto cambiati e l’autore ci racconta questi cambiamenti, ci mette al corrente delle loro ferite fisiche e psicologiche, dei loro traumi, dei loro ricordi, delle loro paure e debolezze. Emerge pagina dopo pagina tutta la loro umanità che permette di empatizzare con loro. Dorn, oltre a essere un maestro nel caratterizzare i suoi personaggi, è anche un maestro nel tenere i suoi lettori costantemente in tensione.
Dall’inizio alla fine del romanzo sono stata al fianco di Mark provando il suo stesso terrore nel non riuscire a salvare Doreen, nel non riuscire a risolvere il mistero ideato dalla follia del rapitore. Il finale poi mi ha spiazzata, Dorn tira fuori l’asso dalla manica quando pensavo ormai di aver capito tutto…
Se avete amato La psichiatra e Phobia non potete assolutamente perdere L’ossessione!
A cura di Ilaria Bagnati
ilariaticonsigliaunlibro.blogspot.com
Wulf Dorn
Ha studiato lingue e per anni ha lavorato come logopedista per la riabilitazione del linguaggio in pazienti psichiatrici. La psichiatra (Corbaccio 2010) è il suo primo romanzo ed è diventato un successo grazie al passaparola dei lettori. Tra gli altri suoi libri Il superstite (2011), Follia profonda (2012), Il mio cuore cattivo (2013), Phobia (2014), Incubo (2016), Gli eredi (2017), Presenza oscura (2019) e L’ossessione (2021) tutti pubblicati da Corbaccio.
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