Ogni luogo un delitto




Recensione di Marianna Di Felice


Autore: Flavio Troisi

Editore: Autori Riuniti

Genere: Thriller

Pagine: 213

Anno di pubblicazione: 2021

 

 

 

 

 

Sinossi. Ogni luogo è pervaso di una emozione che tutti percepiamo a livello inconscio, anche quando racconta di orrori e violenze. Fabio Castiglione sente tutto questo in misura amplificata, perché soffre di una condizione che lo costringe a percepire le emozioni che ogni luogo ha assorbito. Questo le rende un uomo fragile, ma anche un implacabile cacciatore di assassini. Giunto in Val di Susa per curare l’eredità di un senatore diventato eremita e morto in circostanze oscure, Fabio sarà coinvolto nel groviglio di misteri che l’uomo ha lasciato dietro di sé. Con Fabio, un eccentrico gruppo di rom fieri e combattivi determinati a vendicare il vecchio amico. C’è qualcuno nei boschi: un assassino asservito a una follia dalle radici profondamente radicate nel male. A dargli la caccia saranno proprio Fabio e il rom Costel, che insieme formeranno una improbabile e litigiosa coppia di investigatori multietnici. Due culture si incontrano sullo sfondo della Val di Susa, dove le cause diventano conflitti e i conflitti prendono fuoco.

 

Recensione

Più della trepidazione provocata dall’inquietudine che il lettore prova in alcuni momenti topici della storia, più della curiosità con il quale lo stesso segue la trama, c’è l’atmosfera decisamente gotica a guidare il tutto.

Mistero, non in castelli diroccati, ma in baite fatiscenti dove tra la polvere e lo stantio si annusa aria di marcio nascosto tra pareti che si sgretolavano peri segni del tempo e con esse si frantumava un segreto tenuto nascosto per anni. Un amore, se così si può chiamare, più vicino all’ossessione che sfocia nella pura pazzia di un uomo segnato da una vita disagiata con una madre folle.

Contrapposizioni di idee e sentimenti che si intrecciano formando deliri e odio. Soprannaturale che aleggia nel bosco, da sempre un luogo magico, attraverso una figura eterea che si aggira tra gli alberi e resa materiale da una storia che proviene da tempi addietro.

Petraborgone ha degli arcani celati tra i suoi rigogliosi boschi dove il senatore Giraudo, in armonia con essi, viveva in solitudine rifiutando una tecnologia che stava scarnificando le persone e che stava distruggendo l’ecosistema.

Ad aiutarlo nel portare avanti le sue idee un gruppo di rom stanziati con roulotte ealtri mezzi di fortuna nel paesino succitato. Fabio Castiglione dipendente di Flaminia Giraudo, figlia del senatore, entrerà in questo mondo totalmente diverso dalla sua Capitale e stringerà amicizia con una realtà estraena ai più e considerata dagli stessi in modi decisamente offensivi.

Il diverso che spaventa e che si allontana senza conoscerlo. Fabio invece sembra entrare in uno stargate che lo catapulta in un mondo nuovo fatto di normalità vista in modi diversi dal solito e di situazioni viscide. Conosce anche una donna che lo catturerà con la magia che solo i rom sanno infondere.

Fabio dovrebbe catalogare i beni del senatore morto per cause naturali, a quanto pare, ma a causa di un fortuito incidente si ritrova davanti ad una realtà a tinte fosche. Fabio si ritrova coinvolto insieme a Costel, il rom, in una storia subdola e pericolosa che si ricollega al “fantasma del bosco”.

Due mondi diversi uniti per far luce su un altro mondo del tutto estraneo ai due dove un nome ricorre sempre: Anita!

Scritto su una stele dedicata ai partigiani del luogo che combatterono e persero, Fabio decise di scoprire a chi riconduceva l’ultimo nome. Lacerante nell’anima e nella carne, bruciante come può essere un’idea ossessiva, delirante come la follia protratta per anni segretamente, dolce come la vicinanza di un amore diverso, amaro come la realtà, etereo come un’immagine che sfiora e solleva lo spirito. Tutto questo è chiuso nel libro che l’autore ha sapientemente ambientato, scritto e condotto alla fine lasciando il lettore intorpidito da ciò che è stato e ciò che poteva essere.

Tra passato e presente un unico nome si infila nella testa del lettore e lo guida nei meandri della pazzia svelata da due quasi amici uniti dalla scoperta della verità! Il disturbo che Fabio incontra quando i luoghi o le dimore sono intrise di tristezza, di negatività, di tribolazione sono un campanello di allarme. Si deve sempre seguire l’istinto o la sensibilità che avverte in qualche modo di star lontani da certi luoghi. Buona lettura!

A cura di Marianna Di Felice 

marisullealidellafantasia.blogspot.it

 

Flavio Troisi


Flavio Troisi, scrittore, permacultore e ghost writer. A suo nome per Mondadori ha pubblicato: “Lascia tutto e seguiti” (2015), manuale per reiventarsi e ripartire in tempi travagliati, e il romanzo “L’altra Linea della vita” con Roberta Cuttica (2017). Dal suo sito divulga idee geniali su evoluzione personale e scelte di vita. Vive fra Natura e scrittura.

 

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