Recensione di Ilaria Bagnati
Autore: Tess Gerritsen
Editore: Longanesi
Traduzione: Annamaria Biavasco, Valentina Guani
Genere: Thriller
Pagine: 254
Anno di pubblicazione: 2020
Sinossi. Per ritrovare pace e serenità, Ava ha deciso di lasciare Boston e trasferirsi a Brodie’s Watch, una magnifica casa in una tranquilla cittadina sulla costa del Maine. Qui, ne è certa, finirà di scrivere il manuale sulla cucina del New England a cui lavora da mesi e troverà il modo di superare il passato. Tutto sembra andare alla perfezione, ma Ava ha la costante sensazione di non essere sola. Finché i suoi dubbi non trovano conferma: una notte si sveglia di soprassalto e si trova faccia a faccia con un’apparizione che la turba profondamente.Davanti a lei c’è un uomo, ma non dovrebbe esserci perché il suo aspetto è quello di una persona morta molti, molti anni prima, un ufficiale di marina che, a quanto si mormora in paese, non ha mai lasciato quella casa. Da quel momento Ava impiegherà le sue giornate indagando su quell’uomo, sparito improvvisamente nel nulla… mentre di notte si lascerà affascinare e infine sedurre dalle sue visite spettrali, in un susseguirsi di eventi che la faranno dubitare della propria sanità mentale.Ma è più vicina alla realtà di quanto possa sospettare: esiste un segreto, che la gente di quel posto sperduto si bisbiglia all’orecchio, e che Ava dovrà svelare in fretta, prima che il numero delle vittime aumenti… includendo anche lei.
Recensione
Protagonista di questo nuovo libro della Gerritsen è Ava, una foodwriter in cerca di ispirazione e tranquillità per scrivere il suo nuovo libro ispirato alla vecchia cucina del New England. Ava tormentata da un segreto che la opprime, da una colpa che sente di dover espiare decide di passare un periodo nella dimora di Brodie’s Watch sulla costa del Maine. La situazione per Ava non migliora, allontanarsi dai problemi senza cercare di affrontarli non è mai la soluzione.
“Come ho potuto pensare che per cambiare le cose bastasse fuggire? Ovunque si vada, ci si porta dietro la propria infelicità come una carogna in decomposizione, e io ho portato la mia da Boston fino a questa casa solitaria nel Maine”.
Infatti si ritrova spesso sola, annebbiata dall’alcol fino al momento di andare a letto. Quando una sera inizia ad avvertire una presenza in camera, preceduta dall’odore di salsedine pensa che ciò sia dovuto all’alcol. Poi però quando quella presenza sembra avere le fattezze di un uomo in carne e ossa, inizia a parlarle, a toccarla Ava non sa a cosa pensare.
Chi è? E’ un uomo? Un fantasma? E che cosa vuole da lei?
Ava si sente confusa, inizia a dubitare di se stessa, della sua sanità mentale.
Ha paura anche di chiedere aiuto, nel paese chi crederebbe ad una turista che si è insediata in una dimora spettrale come quella?
Chi le crederebbe sul fatto che quella presenza le parla e la tocca?
Ombre nella notte è un thriller ricco di suspense, di tensione, anche il lettore non sa a cosa credere. Non sapevo se credere se le visioni di Ava fossero dovute all’alcol, alla sua immaginazione o fossero reali. La Gerritsen è brava a confondere il lettore, a scombinare le carte. Fino alla fine non si conosce la verità. Il finale è davvero la giusta conclusione! Ava decide di indagare, con la scusa delle ricerche per il libro fa ricerche sulla casa in cui dimora, su ciò che è accaduto lì in passato, sulla presenza che si manifesta, è successo anche in passato o solo a lei? Mi sono appassionata alle sue ricerche, a ciò che scopriva mano a mano, ho iniziato a dubitare di qualcuno e a fidarmi di altri. Sono riuscita a immedesimarmi in Ava grazie alla capacità dell’autrice di creare un personaggio credibile e reale. Ava si sente così sola che arriva a desiderare di vedere quella presenza, questa sua necessità mi ha fatto molta tenerezza.
“Cosa devo fare per indurlo a tornare? Più notti passo senza vederlo, più aumenta il timore che non sia mai esistito, che si sia trattato soltanto di una fantasia generata dal vino e dalla solitudine. Mi premo le mani sulle tempie chiedendomi se siano i primi sintomi della malattia mentale.”
Ombre nella notte mi è piaciuto anche se, secondo me, non è il libro più riuscito dell’autrice. Nonostante la suspense e la tensione non è un libro adrenalinico che ti tiene incollato alle pagine senza riuscire a staccarsi. La componente irreale, legata alle apparizioni di Ava non me l’ha fatto apprezzare a pieno perché a me piacciono i thriller più realistici, che traggono maggiore ispirazione dalla realtà. Questo è un thriller che può essere maggiormente apprezzato da chi crede nell’esistenza di spiriti che per qualche motivo non riescono a lasciare questa terra dopo il decesso.
A cura di Ilaria Bagnati
ilariaticonsigliaunlibro.blogspot.com
Tess Gerritsen
Tess Gerritsen, dopo essere stata un medico con la passione per la scrittura, è diventata un’affermata scrittrice con la passione per il medical thriller, genere che ha rinnovato con personaggi indimenticabili, soprattutto nella serie dedicata alla detective Jane Rizzoli e all’anatomopatologa Maura Isles, serie della quale fanno parte Il chirurgo, Lezioni di morte, Corpi senza volto, Il sangue dell’altra, Sparizione e Muori ancora. Presso Longanesi sono usciti anche La fenice rossa e L’ultima vittima.
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