Omicidio per principianti




La scelta di Contrera


Autore: Christian Frascella

Editore: Einaudi

Collana: Stile Libero Big

Genere: Thriller

Pagine: 262

Pubblicazione: 24 maggio 2022

Sinossi. Una bambina di sei anni sparisce da scuola. L’intero quartiere è in fibrillazione. Polizia e carabinieri non riescono a trovarla, e i telegiornali si preparano a raccontare una storia che potrebbe non avere un lieto fine. Ma c’è qualcuno che non ha nessuna intenzione di stare a guardare. È Contrera, l’investigatore privato piú impertinente e malridotto del noir italiano. Ex poliziotto che l’ha combinata grossa, sa come muoversi in quel luogo «multietnico, multiforme, multipericoloso» che è il quartiere torinese di Barriera di Milano. Proprio a lui toccherà salvare l’innocenza in un mondo che forse l’ha persa una volta per tutte.

Recensione di Claudia Cocuzza 

Barriera di Milano, quartiere periferico di Torino, non proprio di quelli all’ultima moda. Diciamo che, potendo scegliere, uno che ha soldi da investire guarda altrove.

È lì che vive e opera il nostro protagonista.

Contrera è un ex poliziotto, un ex marito e, a dirla tutta, anche un ex padre, per quanto la condizione possa apparire inverosimile. È un vero prodigio nel suo campo, ovvero quello di distruggere tutto ciò che di bello lo circonda: si è fatto buttare fuori dalla polizia – proprio lui, figlio del mitico Saverio Contrera, integerrimo poliziotto nello stesso quartiere -; traditore seriale, viene infine beccato dalla moglie, Anna, che lo butta fuori di casa; ha un rapporto inesistente con la figlia adolescente, Valentina, che, quando non lo ignora, lo disprezza apertamente.

Tutto qui?

Macché: per tirare a campare, svolge l’attività di detective privato scalcinato, in quanto, non potendo permettersi un ufficio come si deve, sfrutta una stanza all’interno di una lavanderia a gettoni; non ha una casa, per cui si è installato in quella di sua sorella, assurgendo così al grado di peggior nemico del cognato, e poi, dulcis in fundo… ha messo incinta la ex moglie, facendosi scaricare dall’amante a causa della quale la moglie lo aveva mollato.

Ma si può?

Avrà pure una qualità quest’uomo? Per fortuna sua, e nostra, sì, ce l’ha: col suo mestiere ci sa fare.

Lo abbiamo conosciuto in occasione delle sue indagini precedenti e anche in quest’ultima conferma di essere un fuoriclasse: fuori dalle regole, okay, ma proprio una spanna sopra gli inquirenti, poliziotti o carabinieri che siano.

In questo episodio lo troviamo alle prese con mille casini personali e con la scomparsa di una compagnetta di classe della sua adorata nipote seienne, Giada.

Che c’entra Contrera con questa storia?

In realtà lui ne starebbe volentieri alla larga, se non fosse che per Giada è una specie di supereroe e lui non ha nessuna intenzione di perdere questo titolo.

Poi la madre della piccola gli affida un’indagine parallela a quella ufficiale, per cui il suo coinvolgimento assume una vesta di legittimità…insomma, più o meno.

Fin qui quello che si può raccontare della trama.

Andiamo adesso alle mie impressioni.

La prima parte della narrazione mi ha lasciata perplessa: i riferimenti alla backstory del protagonista sono tanti e occupano una porzione cospicua del testo, senz’altro a beneficio dei lettori che non conoscono il personaggio seriale e che così possono recuperare e seguirne l’evoluzione. A me, però, è mancato il giallo, in questo buon terzo del romanzo; non riuscivo a vederlo.

Poi, l’esplosione e, per me, la folgorazione.

Frascella ci porta in un mondo sordido, sede delle paure e delle brutture che si nascondono dietro facciate insospettabili, e lo fa con un personaggio sgangherato, ironico e irriverente, ma che non riesce a stare con le mani in mano davanti a un’ingiustizia.

La vicenda è un buco nero, come la canna della pistola che più volte durante questo episodio gli viene puntata contro, e l’ambientazione fa da sostegno: la periferia di Torino, mica piazza San Carlo; dicembre; il freddo; la pioggia.

E poi, quello che mi ha colpita sopra ogni cosa: al di là dell’esito dell’indagine – e anche lì capirete che non è positivo al 100% per il nostro eroe –, non c’è spazio per il lieto fine.

Contrera è il protagonista di un noir molto ben costruito in cui la narrazione in prima unita all’ironia e alla spregiudicatezza del protagonista traggono in inganno, portando quasi a considerarlo un cozy crime. No, sbagliato: a mio avviso, ci sono tutti gli elementi del noir.

Qualcuno storcerà il naso sul finale, invocando l’infrazione di una delle regole sacre per i giallisti: ebbene, Frascella la vìola, e con ciò?

È in grado di farlo con stile.

In conclusione, manifesto il dubbio che mi sta togliendo il sonno:

ma Contrera un nome ce l’ha?

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Christian Frascella


Nato e cresciuto a Torino, dopo lavori saltuari anche in fabbrica come operaio si è dedicato alla scrittura a tempo pieno. Il suo primo romanzo, Mia sorella è una foca monaca, è stato pubblicato per Fazi editore nel 2009 e candidato al premio Viareggio. L’anno dopo, sempre per Fazi editore, torna con Sette piccoli sospetti. Nel 2011, con Einaudi editore, pubblica La sfuriata di Bet. Segue, ancora per Einaudi, Il panico quotidiano (2013), prova della maturità e d’impianto autobiografico. Sempre nel filone dei libri per ragazzi pubblica nel 2015 La cosa più incredibile (Salani) e nel 2016 il thriller Brucio (Mondadori). Nell’ottobre del 2020 pubblica per Mondadori il noir Cadaveri a sonagli. Il 5 giugno 2018 è uscito per Einaudi il suo primo romanzo poliziesco, “Fa troppo freddo per morire”, in cui compare per la prima volta quello che è annunciato come un personaggio seriale, l’investigatore privato Contrera, le cui storie sono ambientate nel quartiere torinese di Barriera di Milano. La seconda avventura di Contrera, Il delitto ha le gambe corte, è stata pubblicata nell’aprile 2019. La terza, L’assassino ci vede benissimo, è stata pubblicata nel giugno del 2020.

A cura di Claudia Cocuzza  

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