Recensione di Loredana Cescutti
Autore: Peter Swanson
Editore: Piemme
Traduzione: Elena Cantoni
Genere: Thriller
Pagine: 288 p. R
Anno di pubblicazione: 2022
Sinossi. Otto perfetti omicidi è stato selezionato dalla stampa americana come uno dei migliori libri del 2020. Dal romanzo sarà tratto un film prodotto e interpretato da Ryan Reynolds.
Un libraio.
La passione per i gialli.
L’ossessione per il delitto perfetto.
Se esiste qualcuno in grado di selezionare i migliori “delitti perfetti” della storia della letteratura, omicidi così originali ed elaborati da essere praticamente impossibili da risolvere, quella persona è senz’altro Malcolm Kershaw. Titolare della libreria Old Devils di Boston, specializzata in gialli e thriller, collezionista di romanzi crime classici e moderni, nessuno conosce il genere meglio di lui. E, a dirla tutta, una lista di delitti perfetti Malcolm l’ha stilata. Otto, per l’esattezza, estratti da altrettanti capolavori, da Agatha Christie a Patricia Highsmith a Donna Tartt. L’ha pubblicata sul blog della Old Devils, per attrarre clienti. Non poteva sapere che, a distanza di anni, avrebbe invece condotto l’FBI alla sua porta.
Infatti, in una giornata di neve nel gelido inverno di Boston, Malcolm è in libreria con Nero, il gatto che da tempo vive tra quegli scaffali, quando l’agente Gwen Mulvey si presenta all’improvviso per porgli alcune domande: sta indagando su una serie di omicidi irrisolti e sospetta che un assassino stia imitando le trame di famosi romanzi per compiere il delitto perfetto… i romanzi della lista di Malcolm. Suo malgrado, il libraio inizia così a collaborare con l’agente Mulvey per scoprire chi si nasconda dietro quei crimini inquietanti. Nel frattempo, però, l’uomo si ritrova a ripercorrere un’altra trama, e non è quella di un libro. È la sua vita, e forse è finalmente pronto a raccontarla. Ma, come ci insegnano i migliori gialli, a volte per varcare il confine tra ciò che è reale e ciò che non lo è basta un piccolo passo.
“… la narrativa poliziesca è zeppa di criminali, in gran parte defunti o condannati, che hanno tentato di portare a termine l’impossibile: il delitto perfetto. E parecchi hanno puntato al delitto per eccellenza: l’omicidio.”
Recensione
Guardo fuori dalla finestra, il grigio, la pioggerellina, quella non luce che filtra dalle finestre e che immerge la casa in un’oscurità irreale e io, davanti al computer, con il solo chiarore dato dallo schermo e da una lampada da scrivania, nel decidere come impostare la recensione di questo romanzo, inizio a ripensarci, reimmergendomi in quell’atmosfera strana, oserei dire magica.
Sensazioni particolari accentuate dalle condizioni atmosferiche che ne esaltano le percezioni e che,solo alcuni libri, riescono a regalarti. Non perché gli altri romanzi letti non siano belli ma, perché quando il libro non è solo un libro ma, diventa l’ospite di una storia dove tutti gli altri libri, a turno o assieme, assumono il ruolo di protagonisti beh, credetemi, è tutta un’altra cosa.
Una libreria specializzata in libri gialli anche d’annata, in polizieschi e thriller e addirittura, lui, Nero, un bel micione antistress a beneficio di tutti i clienti e, come non dimenticare quel profumo, che anche se non reale, nel mio caso, poiché leggo in ebook, ma che in lettura fuoriuscivacomunque e si sprigionava dalla storia come se, invece di star leggendo da casa, io fossi finita lì, armi e bagagli, alla Old Devils di Boston.
“Che razza di persona uccide per dimostrarsi superiore? Che razza di persona si lascia ossessionare da un elenco di libri?”
Ho trovato divertente ed estremamente coinvolgente, il fatto di riuscire ad invischiarmi dentro ad una storia fatta di tante storie, che nel dipanarsi in modo sempre più imprevedibile, ti forniscono allo stesso modo l’idea per una nuova lettura ma, ti mettono pure di fronte alla necessità di unire i vari puntini per giungere alla conclusione e alla verità.
“… non mi fido dei narratori più di quanto mi fidi delle persone reali della mia vita. Nessuno dice mai la verità.”
Unico problema, come riconoscere la verità dove tutto è falso, dove tutti mentono o almeno, raccontano le cose in modo parziale omettendo sempre quel qualcosa di importante, che potrebbe condurre alla chiarezza definitiva?
Ebbene, fra la “realtà” della trama del romanzo, e la “finzione” delle storie contenute nei libri citati, mi sono addentrata in un mondo ambiguo, che finisce per incuriosire e guidarti in un viaggio nel tempo, nella storia e nelle creazioni noir e gialle più conturbanti.
La scrittura è talmente totalizzante, piena, avvolgente, da farti sentire dentro il romanzo, come fossi uno dei personaggi e per cui, finisci per immaginarti mentre ti aggiri rassicurato e protetto fra gli scaffali zeppi di letture interessanti, mentre rimani bloccato in casa con un libro a seguito di una violenta nevicata, o perché no, ad un certo punto inizi a percepirti come uno degli assassini citati dentro i libri.
Perché leggere vuol dire evadere completamente e quindi, perché non provare a cambiare il proprio punto di vista, avendo la tranquillità di rimanere al sicuro all’interno della propria casa.
Il narratore di questa storia ti prenderà per mano e, ti guiderà alla scoperta di un mondo alternativo, dove i libri saranno i veri registi di ogni azione compiuta, o quasi e, sempre attraverso di loro, potrebbe sorgerti il dubbio che forse forse, nemmeno le persone reali sono poi così pure come vorrebbero farci credere.
Allo stesso modo in cui i libri si lasciano scrivere e raccontano ciò che l’autore ha deciso per loro, così le persone sono abili cantastorie che possono costruire, attorno a sè e a noi, se decidiamo di stare ad ascoltarli, una realtà eretta ad arte, per isolarli/ci, come avviene leggendo un libro, da ciò che non vogliamo ricordare.
Faccio i complimenti a Swanson per lo stile, per il coinvolgimento che è riuscito a dare all’intera trama, che, come una ragnatela, si avvinghia a chiunque si ritrovi a passare sulla sua strada, finendo per renderlo schiavo della storia stessa oltre che dei titoli citati, che diventano parte attiva dell’intero romanzo.
Durante la lettura, il tempo si è ecclissato, tant’è che alla fine, per un attimo ne ho perso proprio la cognizione, tanta la mia voracità in lettura si è riflessa e unita a quella dei personaggi, fondendosi fra realtà e narrazione del libro, che non volevo lasciar andare ma, quando ha ritenuto che fosse giunto il momento del commiato, ci ha pensato il narratore stesso a riportarmi alla realtà, salutandomi e, chiudendo lui, per me, le pagine di questo incredibile e indimenticabile romanzo.
L’ora della verità era giunta.
Il momento di fare ritorno a casa anche.
Per tutti.
“I libri sono macchine del tempo. Tutti i veri lettori lo sanno. Non ti riportano solo al periodo in cui sono stati scritti, ma anche alle versioni passate di te stesso.”
Chi ama leggere e soprattutto, chi ama i libri, non può farselo scappare.
Buona lettura!
Peter Swanson
ha pubblicato racconti e poesie in varie riviste. Vive a Somerville, Massachusetts. Per Einaudi ha pubblicato Il lungo inganno (2015), Quelli che meritano di essere uccisi (2017 e 2018), da cui sarà presto tratto un film diretto da Agnieszka Holland, e La sua paura (2018).
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