Romanzo ferroviario




 Romanzo ferroviario

di Gianni Marchetti

Morellini 2022

Noir, pag.292

Sinossi. 1972 – La ginnasta Hildegund Still fugge dalla Germania Est e si rifugia in Lombardia. Qui fonda la ILLMA, piccola manifattura di maglieria intima. La sfida ai colossi del settore dà scarsi risultati. Un brillante agente di commercio neoassunto salva la ditta dal fallimento, inventando un rivoluzionario prodotto. Il rilancio del marchio ILLMA coincide però con l’inizio di misteriosi eventi che cominciano il 2 febbraio del 1980 quando, nella Stazione di Milano Centrale, il TEE diretto a Sanremo investe un rappresentante della ditta. Incidente, suicidio o omicidio? Agostino Cascione, brigadiere della Polfer, soprannominato “L’Ispettore”, si intesta il “caso”, i cui confini inaspettatamente si dilatano dalla “sua” stazione fino in una Sanremo “nera”, profonda e inquietante. Tra Guerra Fredda in corso, attentati ai treni, battaglie commerciali, corruzione e insabbiamenti, il racconto rivisita alcune tragedie ma anche molte commedie dell’Italia del secolo scorso. 


Recensione di Patrizia Argenziano

Lo so, non dovrei farmi trascinare dai ricordi ma è praticamente impossibile. Dopo due pagine sono nella storia, è mia. Sono già tornata indietro nel tempo, non così indietro, forse, ma quel tanto che basta per rivedermi in quel Luna Park, le Varesine. Scende una lacrima, sono conquistata.

Tra le mani ho un noir che non fa sconti a nessuno, che racconta il passato nella sua quotidianità ma anche nei grandi eventi che hanno costellato gli anni Settanta-Ottanta. Pagine intrise di convogli ferroviari dai nomi importanti che con le loro carrozze d’altri tempi viaggiavano su e giù per l’Italia, in lungo e in largo, carrozze testimoni di tragedie, disastri, complotti, confessioni e racconti.

Racconti esattamente come quello che Cascione stava cercando di concludere di fronte al maresciallo Palombi, il racconto che riguardava il suo famoso caso.

Pagine di stazioni, di oggetti smarriti, di fattorini curiosi, di omicidi o suicidi, di attese infinite.

Pagine colme di commercianti di ogni tipo di merce, di personaggi pronti a sbarcare il lunario, di uomini con la lingua lunga ma sordi e viceversa.

Pagine perennemente in attesa, in attesa di scoprire ciò che non è visibile alla luce del sole, ciò che è nascosto dagli omertosi, dai truffatori o dagli arrivisti.

Nonostante le morti, la malattia, le stragi, la corruzione, la vita prosegue, va avanti ed è proprio per questo che l’autore non manca mai di farci sorridere.

Questo noir stramaledettamente grigio come la nebbia che vedo oggi guardando fuori dalla finestra, stramaledettamente vero e doloroso per ciò che ha rievocato e mai potremo dimenticare, stramaledettamente bello per ciò che ha riportato in vita in me e conservo gelosamente nel cuore, stramaledettamente completo per quegli sprazzi di commedia italiana che si amalgamano perfettamente alla storia, si amalgamano perfettamente perché sono la Storia.
Il Noir è Storia. Queste pagine sono la Storia, siamo noi.

Da leggere assolutamente.

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Gianni Marchetti


Gianni Marchetti, ex docente di Storia e Filosofia nei licei, ha pubblicato racconti e poesie su riviste in Italia e all’estero. Nel 2014 ha conseguito il diploma in Creative Writing and Performing Arts presso la Scuola Holden di Torino al termine di un master biennale. Ha pubblcato il romanzo “Citizen band”, Morellini (2018) e le raccolte di poesie “La voce dei Grandi Edifici”, Feltrinelli (2015) e “Lo sbadiglio dell’elefante” con prefazione di Giovanni Tesio, Morellini (2019).