Semplici bugie




David Baldacci


Traduttore: Vinicius Letale

Editore: Time Crime 

Genere: Thriller

Pagine: 400

Anno edizione: 2024


Sinossi. Mickey Gibson, madre single ed ex detective, conduce una vita frenetica, destreggiandosi fra le esigenze dei suoi due bambini e il lavoro per ProEye, una società investigativa che opera a livello internazionale per rintracciare e perseguire i ricchi evasori fiscali. Quando riceve una telefonata da una collega di nome Arlene Robinson, non pensa che la sua richiesta di recarsi presso la casa vuota di un trafficante d’armi per farne l’inventario sia insolita. D’altra parte, l’uomo in questione aveva truffato i clienti di ProEye per poi sparire nel nulla. Questo finché non arriva alla villa e si trova faccia a faccia con un cadavere. Non solo: il trafficante d’armi non è mai esistito, la vittima si rivela essere un uomo legato alla mafia nella Protezione Testimoni e nessun dipendente della ProEye si chiama Arlene Robinson. Mickey si trasforma nella principale sospettata e finché non dimostra di essere stata incastrata, il suo lavoro è a rischio. Ecco che finisce al centro di una battaglia d’ingegno e astuzia contro una donna senza nome, dal passato e dalle motivazioni sconosciute, il cui fine è tanto misterioso quanto mortale.

 Recensione di Sabrina Russo


“Tutti sono sospettati finché non si dimostra in modo definitivo che non lo sono”.

Non è certo la prima persona al mondo Mickey Gibson, a dover adattare la propria vita alle esigenze del momento, che in questo caso specifico altro non sono che i due figli di tre e due anni. Una splendida carriera alle spalle vede Mickey seguire le orme del padre ed entrare in polizia, fino a diventare, solo dopo pochi anni, un’investigatrice criminale.

Un marito poco avvezzo ad assumersi le sue responsabilità di padre, la costringerà a rinunciare alla sua amatissima carriera per vestire i panni della madre single e ritornare in Virginia dai genitori in pensione, sui quali poter fare affidamento sia da un punto di vista economico, che familiare.

Qui ha avuto la fortuna di entrare a far parte di ProEye, un’agenzia globale di investigazioni private, che le permette di svolgere indagini on line. La sua bravura in ambito informatico e la possibilità di lavorare da casa, fanno sì che Mickey apprezzi le mansioni che si trova a dover svolgere e che le consentono, anche grazie all’aiuto dei suoi genitori, di poter conciliare vita familiare e lavoro.

Tutto sembra procedere per il meglio, qualche piccolo intoppo facilmente gestibile sembra scandire, seppur in maniera non troppo coinvolgente o stimolante, la sua quotidianità lavorativa.

Sarà una telefonata apparentemente attinente al lavoro, un nome sconosciuto e un sopraluogo del tutto inaspettato a cambiare, irrimediabilmente, la vita dell’ex poliziotta. Ma come si suol dire in questi casi “buon sangue non mente” e una spaesata Mickey si ritroverà coinvolta in circostanze misteriose, estremamente pericolose, che la vedranno interagire con persone di cui ignora l’identità e delle quali, volente o nolente, dovrà fidarsi. Quanto è disposta a lasciarsi coinvolgere, pur di non mettere a repentaglio la vita dei suoi figli?

“Stava per andarsene dopo aver spento la luce, ma poi si attardò davanti alla porta, la luce lunare illuminava le forme addormentate dei suoi figli. Era una visione perfetta di pace e sicurezza in un mondo imperfetto e spesso violento”

Mickey e Arlene sono le due protagoniste indiscusse di questo ultimo romanzo di Baldacci. Il modo in cui si impadroniscono della scena fin dalle prime righe porta il lettore a classificarle ne “il bene” e “il male” e questi ruoli specifici si protrarranno per gran parte della narrazione.

Uomini malvagi, calcolatori e spietati assassini ruoteranno intorno alla vita di una delle due donne, riuscendo, ahimè per troppo tempo, ad infierire sulla sua esistenza, sradicando alcune certezze e insinuando insicurezza e dolore. 

“Non sei l’unica che ha costruito muri o recitato ruoli perché aveva paura, o per non essere ferita. Tu l’hai solo portato a un altro livello. Ma avevi buoni motivi per farlo”

La trama è ben strutturata e, seppur le indagini siano dettagliate e meticolose, ciò non impedisce al lettore di essere coinvolto dall’inizio alla fine, grazie alla suspense e ai colpi di scena che vedono subentrare e ben amalgamarsi tra loro numerosi personaggi.

Un caso di difficile risoluzione quello in cui si ritrova catapultata, suo malgrado, l’arguta Mickey, che vedrà diverse tipologie di crimine calcare la scena: mafia, pentiti, agenti corrotti, truffe miliardarie, oltre ad un tesoro la cui locazione risulterà essere un enigma impossibile da risolvere.

Toccante la storia di maltrattamenti e abusi familiari che l’autore affronta con tatto ed empatia, capaci di emozionare il lettore. 

Primo libro che ho avuto modo di leggere di questo autore e che, indubbiamente, ha saputo coinvolgermi e appassionarmi, anche grazie ad un finale che ho particolarmente gradito, nonostante lo ritenga poco attinente ai toni del resto della narrazione.

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David Baldacci


è nato a Richmond, in Virginia, nel 1960. Autore di 47 romanzi tradotti in più di 80 Paesi, con circa 150 milioni di copie vendute, è sempre ai primissimi posti nella classifica dei libri più venduti. Fa inoltre parte del Kindle Million Club, con un milione di copie vendute in ebook. Vive a Vienna, in Virginia, con la moglie Michelle e i due figli. Di lui Timecrime ha già pubblicato L’innocente, La sfida, Target e La colpa della serie su Will Robie; la serie completa su John Puller, composta dai romanzi Sotto tiro, Doppia verità, La fuga e Terra di nessuno; così come i primi tre capitoli della serie “Atlee Pine”, Il lungo cammino verso la verità, L’attimo prima della verità e Alla luce del giorno. Semplici bugie è il suo nuovo romanzo a entrare nel catalogo Timecrime. Di prossima pubblicazione Mercy, il quarto volume della serie “Atlee Pine” ed End Game, il quinto romanzo della serie su Will Robie.

A cura di Sabrina Russo

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