Ti guardo




(recensione di Bagnati Ilaria)


Autore: Sibyl von der Schulenburg
Editore: Il Prato Publishing House
Pagine: 192
Genere: Psicoromanzo noir
Anno: 2014

 
La protagonista di questo romanzo è Sofia, un tempo bambina maltrattata e umiliata da un padre violento.
La madre di Sofia se n’è andata lasciando la bambina e il marito soli.
La forma più grande di violenza subita da Sofia è quella di essere cresciuta dal padre come un maschio, cosa che la segnerà per tutta la vita poiché assumerà le fattezze e le generalità di un maschio: Alex.
Alex è un ragazzo aggressivo, sempre pronto a fare a cazzotti ma è anche tormentato dall’ossessione che ha per Valentina, una cake-designer che secondo Alex gli esprime il suo amore attraverso le sue creazioni di pasticceria.
Sofia però non è solo Alex, è anche Laura che ama donne che vivono un matrimonio vuoto e che trovano in lei quell’attenzione e passione che non ricevono dai loro mariti.

«Quando sento di spaccarmi mi divido in tre, non solo in due, non è questione di sesso ma di come gli altri ti vedono, io maschio e tu femmina».

Sofia è in terapia con uno psicologo tramite una chat gratuita che non prevede il video e le sue personalità si alternano sulla tastiera confondendo e incuriosendo lo psicologo.
La terapia sembra distogliere Sofia da Valentina e sembra far riaffiorare quella bambina un tempo maltrattata e bisognosa di amore e di cure.
L’incontro con lo psicologo farà emergere anche Sale e Tiffany, chi saranno e cosa vorranno dallo psicologo?

Ti guardo è uno romanzo psicologico che coinvolge il lettore dalla prima all’ultima pagina.
Ci si appassiona alla vita di Sofia provando prima pena per quella bambina maltrattata dal padre e poi angoscia e paura per la Sofia adulta ma anche per Alex, Laura, Sale e Tiffany.

«…non è ancora il momento ma un giorno maschi e femmine si uniranno sotto un solo berretto e io potrò volare».

La presenza di queste personalità non è chiara fin da subito e l’autrice è abile nel fornire indizi nel corso del racconto che portano il lettore a tale scoperta.
La voce narrante è quella di Sofia che affronta il disturbo del quale soffre ma di cui non ne è consapevole.
La Von Der Schuleburg affronta una tematica molto attuale, quella dello stalking; Alex tormenta Valentina, la cake-designer alla quale affida il compito di creare torte che Alex interpreta come segno del suo amore per lui.
Alex è convinto che Valentina lo ami e quando lei gli dimostra il contrario, Alex ne è distrutto e non riesce ad accettarlo.
L’autrice riesce a far provare paura per la vittima, io stessa avrei voluto dirle di stare attenta e che il male è proprio dietro l’angolo… Da apprezzare è anche l’uso della psicologia che ne fa l’autrice.
La von der Schulenburg con grande maestria affronta, oltre alla già citata tematica dello stalking, la tematica del transfert/controtransfert tra paziente e terapeuta, la violazione del codice deontologico da parte del terapeuta e il disturbo dell’erotomania.

L’erotomane è colui o colei che è affetto da un delirio psicotico in cui la persona è convinta di essere amata da una persona che spesso conosce appena, proprio come Alex è convinto di essere amato da Valentina. Tale disturbo permea ogni pagina del libro così da permettere al lettore di entrare in contatto con un disturbo forse poco conosciuto ma molto attuale perché spesso legato al reato di stalking.

La prosa della Von Der Schuleburg è cruda, talvolta mette i brividi per la sua violenza, non fa sconti a niente e a nessuno. Le descrizioni delle vicende sono molto realistiche e personalmente non ho fatto fatica ad immergermi nella lettura e negli avvenimenti narrati tanto da sentirmi anche io parte del racconto come un osservatore esterno. Le descrizioni degli ambienti sono ridotte all’osso per dare maggior rilievo alle personalità dei vari personaggi.

L’AUTRICE – Sibyl von der Schulenburg è nata a Lugano, Svizzera, figlia di due scrittori tedeschi. È cresciuta bilingue e multiculturale, tra Germania, Svizzera e Italia; ha studiato all’Università Cattolica e quindi all’Università Statale di Milano dove si è laureata in Giurisprudenza. Ha lavorato a lungo per una società in telecomunicazioni in qualità di amministratore delegato, viaggiando molto in USA, Giappone e Cina. Negli anni più recenti ha sentito l’esigenza di approfondire tematiche psicologiche e si è laureata in Scienze e Tecniche Psicologiche. Il primo libro di Sibyl von der Schulenburg è il risultato di un lungo lavoro di ricerca in archivi, privati e pubblici, sulla figura paterna. Con Il Barone ed. Ipertesto – Verona, nel 2010 viene dato alla stampa il romanzo biografico su Werner von der Schulenburg, un letterato tedesco antinazista e convinto europeista. Il libro raccoglie ottime recensioni; storici e politologi s’interessano del personaggio e ben presto il romanzo viene citato nelle ricerche storiche come fonte biografica ufficiale di Werner von der Schulenburg e fonte di documenti storici inediti. Dal 2013, Sibyl scrive romanzi psicologici, storie di persone in condizioni psichiche conflittuali. Pubblica dapprima con una casa editrice americana due titoli, sia in italiano che in inglese, poi nel 2014 torna in Italia e collabora con Il Prato Publishing House all’interno della qual casa ha l’incarico di coordinatrice di due collane di narrativa. Le sue storie portano i recensori a parlare di psico-narrativa, un nuovo affascinante sub-genere letterario che ispira già alcuni nuovi autori.

Intervista a Sibyl von der Schulenburg