Tutto torna




di Juan Gómez-Jurado


Traduttore: Elisa Tramontin

Editore: Fazi

Genere: thriller

Pagine: 516

Anno edizione: 2024

Sinossi. Dopo Tutto brucia, l’universo Regina Rossa continua a espandersi con il grande ritorno di Aura, Mari Paz e Sere: tre donne pronte a tutto.

Tutto ciò di cui Aura Reyes ha bisogno è rimanere viva altri dieci minuti. Non è un compito facile. Le altre sono quattro, sono più forti e lei – una figura accerchiata, nel cortile del carcere – non è mai stata brava a difendersi. O forse sì. Perché Aura deve riprendersi le sue figlie. E anche le sue amiche. È per questo che ha elaborato un piano che inizierà tra dieci minuti. Quindi no. Non ha intenzione di morire oggi. Fuori dal carcere la aspetta una nuova sfida: dovrà vedersela con i Dorr, una potente famiglia che nasconde molti segreti, la cui ultima erede, Irma, regge le fila di un misterioso Circolo. E c’è una preziosa valigetta da recuperare. Non si sa che cosa contenga, ma di certo il suo contenuto è potenzialmente esplosivo…

Un piano impossibile.
Una fuga senza tregua.
Farsi catturare non è un’opzione.

RECENSIONE


Pochi mesi fa chiudevo la recensione di “Terra bruciata”, primo romanzo di questa nuova trilogia dell’universo Regina Rossa così:

“E ora, dico io, PRETENDO il seguito.

E a voi, dico: LEGGETELO!”

Mai avrei pensato che sarei stata ascoltata e soddisfatta così velocemente.

Ma.

Mai avrei pensato che Jurado riuscisse a risultare ancora più esplosivo che con il romanzo precedente, fin dalla primissima pagina.

“L’unica cosa importante è tenere duro. L’unica cosa importante è ciò che è accaduto nove minuti prima.”

I colpi di scena si susseguiranno fino al termine della storia (ma sarà finita qui?), in una corsa contro il tempo spettacolare, adrenalinica e decisamente ansiogena.

Se in “Terra bruciata” lo  stile da “stangata” si è rivelato predominante, qui il registro e la musica sono decisamente cambiati.

“Undici spaventose parole. E, all’improvviso, Aura scopre che morire è molto peggio di quanto pensasse.”

Per paura, per rabbia, per necessità e probabilmente, perché queste donne, che già avevano espresso di avere “le palle piene” a suo tempo, ora sono veramente esasperate dagli eventi che  sono rotolati addosso con violenza inaudita.

Per fare male.

Per colpirle laddove erano più sensibili.

Per il semplice gusto di farlo.

“… cosa era riuscita a ottenere per sé stessa dopo tante avventure e sofferenze? Un nemico per la vita. Due amiche improbabili…”

E quindi vamos, pronte, decise e bisognose del loro riscatto incontro a questa nuova avventura, dove solo astuzia e voglia di rivalsa saranno le chiavi giuste per arrivare in fondo, con meno ferite possibili, per poi raccogliere le energie rimanenti e ripartire.

Ci sono fattori esterni che ci stanno muovendo. Ci prendono per la nuca, come i pezzi degli scacchi.”

Jurado vince facile con la SUA penna, di nuovo, e convince, ancora, regalando immagini e scene avvincenti, al cardiopalma, che il lettore riesce praticamente a vedersi scorrere davanti agli occhi come se stesse guardando una puntata di una serie in televisione.

Lo stesso timing, lo stesso ritmo, la stessa emozione e l’egual stupore di trovarsi davanti a queste donne, ormai marchiate dalla vita, ma per nulla disposte ad arrendersi e ad abbandonare la nave.

Quella nave che ormai è diventata una scialuppa, un collante, una famiglia.

Un rifugio sicuro in cui ritirarsi per respirare e recuperare.

Una scrittura di alto livello, con un ritmo da matador e, con un clima che salirà alle stelle per la temperatura sprigionata dalle sue parole.

“… scosta lentamente il telefono e pensa… Alla fine, tutto torna.”

E, quello che ancora c’è da leggere e che non vi dico, sarà proprio quello che dovrete scoprire da soli.

Prima che sia troppo tardi.

“… ci sono momenti in cui bisogna mostrare le carte. Alcune.” (J. G. Jurado)

Io dico che il momento di vedere le carte è arrivato senior Jurado.

Quindi, mi ripeto, non farci aspettare troppo.

Buona lettura!


a cura di

Loredana Cescutti

Tre donne, ovvero, le stesse protagoniste, anche se… uguali ma diverse.

Sono cambiate.

O meglio, è la vita e le esperienze recenti ad averle fatte cambiare.

Aura: la bionda. Ha perso la speranza, anzi, hanno voluto togliergliela così, per il puro piacere di farlo, per vendetta. O almeno, è quello che hanno sperato e creduto ma lei, dentro di sé, non si è mai arresa.

Certo, il suo fisico è martoriato, non appare più come la donna sciccosa amante del lusso che era, le cicatrici sono visibili, ma dentro, la volontà di superare l’ostacolo, non si è mai spenta. È stato sufficiente avere delle motivazioni ben precise.

Mary Paz: la mora. Si è stravolta, per necessità e ne è contenta, perché ora la sua vita è diventata piena, impegnata, di senso, fino a…

… fino all’attimo in cui tutto andrà sottosopra e lei, si ritroverà con un ruolo e una responsabilità senza eguali, nel tentativo di salvaguardare quanto di più prezioso al mondo le sia mai stato affidato.

Sere: la rossa. È lei, ma allo stesso tempo non lo è più, almeno per ora. È cresciuta, per quanto si può dire di una che basa tutta la sua vita sulla magia e le probabilità. All’occorrenza, però, è rimasta quella di prima, affidabile e propositiva, riuscendo anche a portare quell’attimo di calma necessario per respirare.

Alex e Cris: le figlie di Aura. Gemelle, undici anni che hanno già sperimentato troppo per la loro vita di bambine. Alex la determinata, il bulldozer, Cris la fragilina, la so tutto io, la bambina perfetta. In realtà due piccole anime che si completano, e che in questa storia avranno un ruolo ben preciso. Dovrete solo riuscire a scoprirlo.

Irma: una delle cattive di questa storia, anzi, la più cattiva, forse, a capo di una famiglia potente di cui ormai è lei ad avere in mano le redini.

Saldamente. Così pare.

Purtroppo, però, gli scheletri sono più minacciosi dei nemici in carne ed ossa, e anche lei ne ha molti.

Il circolo: una minaccia concreta, che cercherà di tirare i fili dall’ombra in cui si nasconde, anche se Irma, in teoria, dovrebbe avere l’ultima parola. Dovrebbe.

Altre figure carismatiche, si susseguiranno all’interno di questa bomba pronta ad esplodere, ma sarà compito vostro scavare, scavare e ancora scavare per scoprire cosa si stia nascondendo nella parte più oscura del romanzo.

Per farlo, però, prima dovete essere ben consci che potreste saltare in aria anche voi.

Ma siete disposti a rischiare?

Io il coraggio l’ho avuto e, non mi sono pentita.

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Juan Gómez-Jurado


è un giornalista e un romanziere spagnolo. Le sue opere sono tradotte in più di quaranta lingue. La trilogia composta da Regina Rossa, Lupa Nera e Re Bianco (edita in Italia da Fazi) ha rappresentato un successo internazionale e l’ha consacrato come uno dei massimi esponenti del genere. Tra i titoli pubblicati in Italia ricordiamo anche: “La spia di Dio” (Longanesi 2007), “Ultima ora nel deserto” (Longanesi 2009).