Uno strano pubblico ministero
Recensione di Giuliana Pollastro
Autore: Giorgio Bastonini
Editore: Mondadori
Collana: Il giallo di Mondadori
Genere: Thriller
Pagine: 280
Anno di pubblicazione: 2021
Sinossi. Paolo Santarelli è il sostituto procuratore che non ti aspetti: informale, allergico alle pressioni dall’alto, pronto a ricorrere a sistemi non convenzionali pur di risolvere i casi. Quando nella città di Latina, dove lavora, due tunisini vengono uccisi senza che emerga un collegamento fra gli omicidi, le indagini si rivolgono nei confronti della famiglia Romano, il burattinaio che regge i fili della criminalità organizzata locale. Ma Paolo non si ferma alle apparenze e cerca di comprendere due mondi per lui ugualmente alieni: gli immigrati tunisini e gli adolescenti. Intanto, anche il cuore di Paolo viene strattonato da due parti ma, come sempre, il giovane piemme è tanto deciso sul lavoro, quanto goffo e maldestro nella vita privata. Per fortuna c’è Livio, proprietario del bar che Paolo ha eletto a rifugio, gigante dal cuore tenero, che lo consiglia sulle faccende di cuore e lo mette al corrente sulle voci in città. “Uno strano pubblico ministero” segna l’esordio nei Gialli Mondadori di un protagonista e di un autore capaci di mescolare tensione e leggerezza e, tratteggiando contraddizioni e malesseri sottopelle di una città di provincia, raccontare di riflesso i grandi mali che affliggono l’Italia.
Recensione
Un punto di vista finalmente nuovo.
Negli altri romanzi siamo abituati ad avere pubblici ministeri più o meno svegli, più o meno simpatici, più o meno bravi. Finalmente qui abbiamo come protagonista un Pubblico ministero sveglio, simpatico ma soprattutto capace.
Con altri autori italiani e non solo, seguiamo le indagini dagli occhi di vicequestori, commissari, avvocati, giornalisti, ma grazie a Giorgio Bastonini e al suo protagonista Paolopm il punto di vista si ribalta. Siamo abituati a sapere cosa succede durante gli inseguimenti, gli arresti, gli interrogatori, ma grazie a questo romanzo sappiamo cosa accade in aula al momento del processo.
Con uno stile appassionante e scorrevole, frizzante ed ironico, Bastonini racconta le vicende di Paolo Santarelli, soprannominato Paolopm, un pubblico ministero molto sui generis a cui ci si affeziona subito.
Paolo un come descritto nel titolo è uno strano pubblico ministero, gira per Latina con la sua amatissima bici, facendo ingelosire non poco la sua bella macchina, non si piega ai dettami che il suo ruolo gli impone, odia i giochi di potere e non ha paura di agire e spesso rischiare in prima persona e le conseguenze non sempre sono a lui favorevoli.
Ha come amico un barista sui generis, altruista, ironico e molto pragmatico, ed esprime questo suo senso pratico in più di un’occasione facendo riflettere Paolo su aspetti che lui non aveva preso in considerazione.
Oltre ad avere un protagonista che ti entra subito nel cuore, la trama del libro si presenta fitta ed accattivante, tocca temi importanti e sempre attuali come l’immigrazione, il razzismo e la difficoltà di sentirsi parte di qualcosa in contesti diversi da quelli a cui si è abituati.
La narrazione è scorrevole arricchita qua e là di citazioni, riflessioni sui rapporti umani, sentimenti ed emozioni. Questo fa sì che il lettore prosegua la lettura con una crescente partecipazione e curiosità.
Un giallo appassionante, scritto in modo fluido ed accattivante che ti tiene incollato fino all’ultima pagina.
Che dire, speriamo di non dover aspettare molto per il seguito.
Giorgio Bastonini
Giorgio Bastonini è nato nel 1961 a Parigi, fa il commercialista fra Milano e Latina, dove vive da sempre, e di conseguenza scrive soprattutto sul treno. Fra gli altri ha vinto il premio “Esperienze in giallo” di Fossano, “Beer Book”, e “Giallo Latino” per racconti brevi, oltre a ricevere altri riconoscimenti. Ama scrivere sin da bambino; numeri e parole lo definiscono da sempre, gli uni lavoro e le altre passioni. Uno strano pubblico ministero è il suo romanzo di esordio con Mondadori.
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