RECENSIONE A CONFRONTO




FORMULE MORTALI

di François Morlupi

Salani 2023

Noir, pag.400

Sinossi. In una torrida estate romana, un anziano cammina nel parco di villa Sciarra, nell’elegante quartiere di Monteverde. Un odore tremendo attira la sua attenzione. Vicino a una macchia di cespugli scopre, con terrore, una mano mozzata. Poco più in là, gli arti amputati di un uomo sono disposti sul terreno a disegnare una celebre formula fisica. Il brutale omicidio turba la quiete del quartiere, ma soprattutto sconvolge l’instabile equilibrio del commissario Ansaldi, che con il trasferimento nella capitale sperava di aver trovato una tregua agli orrori cui ha assistito nella sua lunga carriera in polizia. Meticoloso e sensibile, la sua grande umanità lo porta a essere preda perfetta dell’ansia e degli attacchi di panico. Ciononostante rimane un professionista integerrimo che davanti al dovere non si tira mai indietro: costi quel che costi, troverà l’assassino. Ma prima dovrà capire come creare uno spirito comune con gli agenti della sua squadra investigativa, non meno unici e fragili di lui. Insieme, diventeranno i Cinque di Monteverde. Con il suo stile inconfondibile, che alterna il buon umore alla malinconia, Morlupi getta uno sguardo sugli abissi non solo di una mente criminale, ma della nostra intera società, che nasconde in bella vista i suoi istinti più feroci.



Recensione di Salvatore Argiolas

Comincia con un efferato delitto nella pittoresca cornice di Villa Sciarra a Roma sia il romanzo di François Morlupi “Formule mortali” sia l’intera saga dei cinque di Monteverde che vede protagonisti il commissario Biagio Maria Ansaldi e la sua squadra di poliziotti tutti ben delineati e plausibili nella loro umanità, anche e soprattutto perché non sono supereroi ma persone che soffrono e lottano con i propri limiti, cercando di superarli.

Messi alla prova da crimini atroci Ansaldi, e l’intero commissariato di Monteverde, non perdono la testa e cercano di capire gli abietti motivi che muovono gli assassini che continuano ad uccidere lasciando sul luogo dei delitti famose formule scientifiche.

L’indagine porta il commissario, coadiuvato dalla sua fida collaboratrice italo-francese Eugénie Loy “portatrice sana di disperazione” anche in Corsica, “Île de Beauté” dove troveranno degli indizi che li porteranno sulla pista giusta.

François Morlupi gestisce con bravura trama, personaggi e ambientazioni e si nota il gran lavoro compiuto sullo sviluppo della personalità dei protagonisti, definendoli con passioni, caratteri e peculiarità che li rendono accattivanti e pienamente riconoscibili nel mare magnum degli investigatori dei noir italiani.

Ambientato in una Roma assediata dalla sciatteria e dall’incuria, il noir di Morlupi fluisce muovendosi tra piani narrativi diversi, mettendo in primo piano ora l’indagine sui delitti, che alla fine si scopriranno mossi da motivi folli ma coerenti, ora il vissuto di questi giovani che affrontano la vita in modo diverso ma tutti desiderosi di raggiungere un obiettivo comune malgrado debbano superare situazioni difficili e dolorose.

Formule mortali” coniuga una trama credibile ad uno stile narrativo ricco di ironia e di citazioni culturali molto intriganti.

Recensione di Silvana Meloni

Ho apprezzato i cinque di Monteverde nella lettura dei precedenti due romanzi e non potevo perdermi la backstory di questi improbabili investigatori, che diventano la squadra di poliziotti più umana e simpatica del mondo del romanzo giallo, pur senza smarrire la capacità di affrontare e risolvere i crimini più efferati della capitale.

Con questo terzo romanzo di Morlupi pubblicato dalla Salani torniamo alle origini, infatti si tratta di una seconda edizione del romanzo d’esordio dell’autore, nella felice intuizione di proporre ai lettori la genesi di questo formidabile gruppo. 

Conosciamo quindi cinque persone comuni,

con le loro quotidiane passioni e le loro manie, agenti investigativi che lavorano da qualche tempo in un commissariato romano dove si presentano tranquilli casi di routine.

Ma ecco che la casualità li catapulta al centro di una vicenda spaventosa di efferati e incomprensibili omicidi. Un serial killer con la passione per le formule scientifiche li costringerà in qualche modo a confrontarsi con le proprie ombre e a trovare con i colleghi quell’intesa umana e professionale che fino a quel momento non si erano neanche preoccupati di cercare.

Ciascuno di loro abita una vita diversa da quella che si aspettava intraprendendo la professione investigativa, hanno una ferita profonda del vivere che li isola dal resto del mondo in un bozzolo di solitudine. 

Lavorare come una squadra e sentirsi tale li porterà, non solo a risolvere il caso ma anche a superare il loro individualismo. Formule Mortali, oltre a essere una piacevolissima lettura che coinvolge e commuove, in cui apprezzi l’ironia della penna e lo spessore dei personaggi, primo fra tutti l’adorabile Ansaldi, ci propone un grande tema: l’unica medicina per affrontare un ritmo e stile di vita che sentiamo estraneo non è l’isolamento, l’egoismo, ma la collaborazione con altri esseri umani, imperfetti come noi. Soltanto nel collettivo, condividendo paure e intuizioni, il buio e il sole, si può affrontare l’esistenza e superarne gli ostacoli.

E i cinque di Monteverde ci raccontano che questo è possibile.

A cura di Silvana Meloni

Instagram/silvana.meloni

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François Morlupi


(Roma, 1983), italo-francese, lavora in ambito informatico in una scuola francese di Roma. Con Salani ha pubblicato Come delfini tra pescecani (2021) e Nel nero degli abissi (2022), vincendo con entrambi il Premio Scerbanenco assegnato dai lettori, oltre a numerosi altri riconoscimenti. Formule mortali è stato pubblicato per la prima volta nel 2018, ha dominato per mesi le classifiche degli ebook e torna finalmente in libreria in una nuova edizione ampiamente riveduta.