ALBERTO BARTOLO VARSALONA VINCE LA 27^ EDIZIONE DEL CAMPIELLO GIOVANI
21 anni, di Palermo si è aggiudicato il concorso con il racconto “La Spartenza”
E’ Alberto Bartolo Varsalona, 21enne di Palermo ad aggiudicarsu con il racconto “La Spartenza” la vittoria della 27^ edizione del Campiello Giovani, il concorso riservato ai giovani tra i 15 e i 22 anni organizzato dalla Fondazione Il Campiello – Confindustria Veneto.
“La Spartenza” è stato scelto dalla Giuria dei Letterati, presieduta da Walter Veltroni, tra i cinque racconti arrivati in finale. Il vincitore è stato annunciato da Enrico Carraro, Presidente della Fondazione Il Campiello e di Confindustria Veneto e da Marco Dalla Bernardina, Presidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria Veneto, il quale ha detto che “un Paese che non investe nei giovani e nella cultura è un Paese che non ha futuro”.
Questa la motivazione della Giuria:
Il racconto di Alberto Bartolo Varsalona La Spartenza è caratterizzato da una notevole tensione linguistica che, pur con qualche turgore esibito, si riallaccia ad una nobile tradizione letteraria regionale e nazionale. La scrittura gioca tra italiano, dialetto e linguaggio aulico, dando voce ad una comunità di pescatori siciliani. A un tempo colto e popolare, il testo rovescia la prospettiva abituale della migrazione mediterranea.
Gli altri finalisti di questa edizione del Campiello Giovani erano: Salvatore Lamberti, 21 anni di Scisciano (NA), con il racconto “Cenere veloce”; Luca Maggio Zanon, 22 anni di Cervignano del Friuli (UD), con il racconto “Il silenzio delle terre arse dal sole”; Niccolò Alessandro Tavian, 19 anni di Selvazzano Dentro (PD) con il racconto “La tela scomparsa”; Anastassija Sofia Tortorici, 21 anni di Ribera (AG) con il racconto “Slabbrare”.
Il vincitore è stato annunciato stamattina, sabato 3 settembre,durante la conferenza stampa che si è svolta al Museo Correr e sarà premiato questa sera durante la serata conclusiva al Gran Teatro La Fenice.
Il vincitore del Campiello Giovani, si aggiudica un viaggio studio in un paese europeo e, grazie alla collaborazione con il MIUR, viene inserito nella giuria delle Olimpiadi di Italiano, mentre il vincitore delle Olimpiadi entra nella Giuria allargata del Campiello Giovani.
Durante la conferenza stampa è stata inoltre assegnata da Riccardo Di Stefano, Presidente nazionale dei Giovani Imprenditori, la menzione speciale del Gruppo Giovani di Confindustria per il miglior racconto che ha trattato il tema della cultura di impresa. La menzione è stata attribuita al giovanissimo Marcello Pagliantini, 17 anni, di Pianezze (VI), per il racconto “Tu, esile filo d’erba”.
Sempre nel corso della conferenza stampa, Francesca Nieddu, Direttore regionale Veneto Est e Friuli Venezia Giulia di Intesa Sanpaolo, ha consegnato il riconoscimento speciale per la sostenibilità sociale e ambientale, assegnato dal Comitato Tecnico del Campiello Giovani, al racconto “Mamma neve” di Caterina Borini, 22 anni, giovane studentessa di Cerea (VR). Un tema, quello della sostenibilità sociale ed ambientale, che si inserisce a pieno titolo nel Piano di Impresa 2022-2025 e che sottolinea l’impegno della Banca verso la cultura e l’arte come componenti significative del programma di sostenibilità ESG del Gruppo.
È stato infine annunciato “Il Campiello dei Campielli”, un riconoscimento speciale che verrà simbolicamente consegnato questa sera alla Fenice. In occasione dei 60 anni del Premio, infatti, la Giuria dei Letterati ha deciso di indicare un’opera, tra quelle premiate nel corso degli anni, che racconti e rappresenti la storia del Premio Campiello. È stato scelto “La Tregua” di Primo Levi – il vincitore della prima edizione del Premio Campiello.
Commenta il presidente della Giuria Tecnica, Walter Veltroni:
“Abbiamo scelto la cinquina e il vincitore dei giovani, tutti molto apprezzati. Il Premio Campiello si conferma un premio particolare: c’è la valutazione della giusia che dà un giudizio letterario, e poi ci sono i lettori. È un’eccezione nel panorama dei Premi Letterari e dimostra la sua forza. Per il 60^ abbiamo voluto un premio che racconti la nostra storia: ci siamo ispirati al primo vincitore che è stato Primo Levi, per la sua testimonianza civile e la straordinaria qualità letteraria del suo lavoro. Questo è il Campiello”.
A cura di Sara Zanferrari