UNA FAINA NELL’OMBRA




UNA FAINA

NELL’OMBRA


Autori: Renzo Mosca e Claudio Comini

Illustratore: Andrea Parisi

Genere: letteratura per ragazzi

Pagine: 128

Editore: Dami Editore (5 aprile 2017)

Collana: Sherlock Dog

In alcune indagini era assistito, oltre che da Watson, anche da un fedele cane segugio, un cane da caccia. E a ricordarlo, nel nome e nell’arguzia, il detective più famoso della letteratura, nei racconti per bambini da poco usciti per Dami Editore –Giunti, con la firma di Renzo Mosca e Claudio Comini, è proprio un cane. Segugio, naturalmente. E si chiama sempre Sherlock. Ma non Holmes. Bensì Dog. Sherlock Dog.

“Le indagini di Sherlock Dog” è la collana che già propone ben quattro titoli, il primo apparso a marzo di quest’anno: “Una faina nell’ombra”, “Il gattino mannaro”, “Gli Adoratori del ragù d’alga” e “La banda dei tassi”.

Indirizzati a un pubblico dai 5 ai 10 anni, affiancano al cane investigatore naturalmente un fido aiutante. Un gatto. Non Watson, ma Gatton, Giò Gatton, che con Sherlock Dog indaga per le strade di Lontra (sì, con la t!). E se l’indirizzo londinese di Holmes era il 221B di Baker Street, quello “lontranese” di Sherlock Dog è al numero 8 basso – “o bass-otto” – di Bracco Street.

Assapora mentine, con una predilezione per quelle alla violetta e concedendosene al limoncello quando è molto fiero di sé, e in bocca tiene spesso una margherita, mentre Gatton preferisce tartine e biscotti, tutto ben cucinato dalla governante Cuoca Giuliva, così brava in cucina che se la vorrebbero sposare Deduca e Logico, i due agenti di Metropollis, la polizia urbana di Lontra.

E in fondo al libro, da staccare dall’aletta di copertina, anche un segnalibro proprio con uno dei protagonisti.

A scuola

I racconti sono perfetti per la fascia d’età per la quale sono pensati, ma possono essere “gustati” anche dai più grandicelli e sicuramente divertono gli adulti, anche per i giochi di parole, semplici così da poter essere compresi dai bambini, ma arguti e simpatici che aiutano a riflettere sull’uso della lingua italiana.

Un particolare, questo del lessico utilizzato, che è sicuramente un valido strumento anche scolastico. Questi racconti di Mosca e Comini da un lato portano la curiosità di scoprire, collegandoli ai protagonisti, personaggi che hanno fatto la storia del genere giallo, dall’altro stimolano la voglia di creare con le parole e di andare anche a cercare il significato di alcuni termini, entrandoci in contatto attraverso modi di dire e il loro utilizzo sotto diverse forme.

Due parole con gli autori

Renzo Mosca e Claudio Comini insieme avevano già scritto alcuni libri gialli per ragazzi, con protagonista Philippe Gratin. Come in quelli, anche qui l’ironia è molto presente e ben dosata.

Ne parla uno dei due autori, Renzo Mosca
«L’ironia è un elemento che abbiamo voluto tenere – spiega -. Deve essere una cosa divertente, creare il sorriso. I bambini capiscono le battute e le apprezzano».
Com’è nata l’idea di Sherlock Dog?
«Le prime due storie erano nate per un altro progetto, che poi non si è concretizzato – prosegue Mosca -.

L’idea alla base era quella di creare storie che potessero essere lette da una fascia d’età tra i 6 e i 10 anni, anche prima, magari lette ai più piccoli da mamma e papà. Abbiamo scelto di non avere personaggi “reali”, ma animali, pensando a nomi che suonassero bene.

Li abbiamo sottoposti a Giunti e sono piaciuti, al punto che ne sono già usciti quattro e altri due ci sono già stati chiesti. La collana è stata presentata alla fiera del libro per ragazzi di Bologna».

I personaggi sono ben caratterizzati: quelli “fissi” resteranno questi dei primi libri o ne arriveranno anche altri?
«Come nelle serie, ci saranno proprio personaggi che “tornano”. Ma abbiamo già anche altre idee. Come quella di inserire un personaggio femminile: una cockerina molto sveglia e in gamba che aiuterà Sherlock Dog a risolvere alcuni casi. E chissà che non diventi uno spin off».

Perché se ci sono giovani detective donne che leggono, di certo ci saranno anche giovani cagnoline detective che indagano.

Sara Magnoli