Partita a scacchi




 Partita a scacchi

sotto il vulcano 


Autore: Håkan Nesser  

Traduttore: Carmen Giorgetti Cima

Editore: Guanda Noir 

Genere: Noir

Pagine: 396

Anno di pubblicazione: 2022

Sinossi. Succedono strane cose nel mondo dei libri. Franz J. Lunde, autore relativamente famoso, scompare nel nulla dopo aver consegnato alla propria editor il manoscritto non ancora terminato del suo romanzo, Ultimi giorni e morte di uno scrittore. Il testo rispecchia in modo inquietante alcuni episodi accaduti nella realtà a Lunde poco prima di sparire. Meno di due settimane dopo si perdono le tracce di una nota poetessa, Maria Green, in circostanze analoghe. Col passare dei giorni emerge che entrambi nel corso dell’autunno sono stati «perseguitati» da qualcuno in occasione delle loro apparizioni in pubblico in giro per il paese. Esiste un collegamento tra questi fatti? È quello che deve scoprire controvoglia l’ispettore Barbarotti quando il caso finisce sulla sua scrivania, mentre sta affrontando una crisi personale con la compagna e collega Eva Backman. Sullo sfondo della prima ondata della pandemia da Coronavirus che ha travolto il mondo, occuparsi della scomparsa (volontaria?) di due autori gli sembra come giocare a scacchi sotto un vulcano pronto a eruttare… A smuovere le indagini che proseguono a rilento è una terza sparizione: stavolta non si hanno più notizie di un temutissimo critico letterario… Senza mai perdere l’umorismo che lo contraddistingue, Barbarotti mette in campo tutta la propria abilità investigativa per venire a capo di una vendetta che affonda le radici in un passato nero.


Partita a scacchi sotto il vulcano 

A cura di Silvana Meloni


 Recensione di Silvana Meloni

Instagram/silvana.meloni

Giocare a scacchi sotto un vulcano (in eruzione) non è solo un titolo, non è solo lo stato d’animo del protagonista, Gunnar Barbarotti, nel portare avanti questa indagine in tempi di Covid19, ma è anche un’ottima sintesi del tema di questo romanzo, che, a mio avviso, va oltre la storia noir raccontata. 

Håkan Nesser, dopo due anni, ci riporta al momento più buio della pandemia, quando tutto il mondo è stato improvvisamente catapultato in un tempo sospeso, dove il passato non poteva farci da bussola né per il presente, né per immaginare un futuro.
E nel racconto la bolla temporale di un’indagine che non sa dove andare, perché mancano anche i presupposti per farla partire, che coincide con un momento di “sospensione nello spazio” della vita sentimentale di Barbarotti, è una metafora del tempo sospeso in cui sono improvvisamente caduti tutti gli esseri umani, travolti da una contingenza mondiale che solo i più arditi autori di distopie e fantascienza avrebbero potuto immaginare.  

Questo nostro mondo catapultato in una dimensione parallela, in cui nulla è come prima pur essendo tutto come prima, è il teatro in cui si dipana una strana lentissima indagine, che deve la sua svolta definitiva soltanto al volger della fortuna, non a caso quando anche il mondo travolto dalla pandemia comincia a vedere uno spiraglio di luce, non con la soluzione al problema, ma con il casuale ridursi del rischio per l’arrivo dell’estate. 

Non è questo un thriller travolgente, dove l’azione porta allo scioglimento dei nodi investigativi, e dunque i passi lenti dell’inchiesta, condotta quasi per scommessa vista la notorietà degli scomparsi, accompagnano un noir che nella lettura si muove con la calma di una partita a scacchi, il cui segno particolare è soltanto il vulcano che incombe. Ma quando si arriva alla fine si realizza che quella lentezza era solo apparente, è stata la maestria dell’autore che ci ha trasmesso la sensazione di spostarci con i movimenti impacciati dei palombari, mentre sotto le nostre dita scorrevano tutti gli indizi, i collegamenti e le prove d’indagine, che hanno infine completato il puzzle. 

Una penna singolare, una egregia prova d’autore. 

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Håkan Nesser


Håkan Nesser è nato nel 1950 a Kumla, in Svezia. Dopo aver insegnato lettere in un liceo, da anni si dedica esclusivamente alla scrittura. Della serie che ha per protagonista il commissario Van Veeteren, Guanda ha pubblicato: La rete a maglie larghe, Una donna segnata, L’uomo che visse un giorno, Il commissario e il silenzio, Carambole (premio Glasnyckeln), Un corpo sulla spiaggia, La rondine, il gatto, la rosa, la morte, Il caso G, Il commissario cade in trappola e Il dovere di uccidere. Della serie dedicata all’ispettore italo-svedese Gunnar Barbarotti sono usciti: L’uomo senza un cane, Era tutta un’altra storia, L’uomo con due vite, L’uomo che odiava i martedì e Confessioni di una squartatrice. Nel catalogo Guanda sono presenti anche Il ragazzo che sognava Kim Novak e Morte di uno scrittore.
Da Morte di uno scrittore e La nemica del cuore sono tratti i primi due film della trilogia Intrigo, per la regia di Daniel Alfredson.