LA CANZONE CHE UCCIDE




Il potere della musica


Editore: Pelledoca

Collana: Neroinchiostro

Età: 12+

Genere: Thriller

Pagine: 192

Anno edizione: 2024

Sinossi. In varie città europee, alcuni ragazzi scompaiono dopo aver ascoltato Black Song, una canzone del misterioso rapper Ice Man sul quale circolano storie inquietanti. Nel frattempo un gruppo di amici, appartenenti alla squadra di calcio del quartiere, si riunisce in campagna per festeggiare il capodanno. Durante la festa uno di loro propone di ascoltare proprio Black Song: tutti si scatenano, ballano euforici, finché all’improvviso non si verifica un blackout. Usciti in giardino, trovano biciclette e motorini con le gomme tagliate. Impauriti, rientrano a casa. Il giorno dopo Roccia, il terzino destro, scompare e poi tocca a Uber. Robbo e Tuba, loro compagni di squadra, decidono di indagare parallelamente alla polizia, convinti che “la canzone che uccide”, com’è stata ribattezzata, c’entri qualcosa con quelle misteriose sparizioni. Sarà davvero così? O c’è dell’altro? 

 Recensione di Patrizia Argenziano

Quante amicizie, quanti ricordi hanno come sfondo la nostra musica preferita!

Per questo calarsi nella quotidianità di un gruppo di ragazzi è questione di un secondo.

La musica è la colonna sonora della nostra vita, che ci distingue e aiuta a liberare tutte le emozioni più sopite.

Insieme al calcio la musica, per il nostro gruppo di amici, è un punto d’appoggio, quel punto che li fa sentire uniti, più forti, una grande famiglia: loro sono i giovani d’oggi accumunati da passioni e pensieri per resistere alle intemperie della vita. 

Fare gruppo, una sana idea di inclusione, di stare bene insieme, di affrontare le difficoltà, di aiutarsi vicendevolmente.

Fare gruppo, quel senso di onnipotenza che spinge a bullizzare i più deboli e a creare fratture insanabili. Già, c’è sempre un rovescio della medaglia.

Eppure, in queste pagine che diventano sempre più tetre e assordanti, l’amicizia non si lascia scalfire da niente e nessuno.

Balla a ritmo sfrenato sulle note di ogni canzone, trema di fronte alla paura, rabbrividisce quando l’ignoto si avvicina, si rimbocca le maniche per non rimanere orfana, non perde mai la speranza, continua a difendere i più piccoli e stringe alleanze momentanee per giungere alla meta finale.

L’amicizia, quel bene prezioso che sembra storia d’altri tempi, brilla in una vicenda moderna in cui la tecnologia si destreggia, in questo caso, subdola e malvagia da una parte, e brillantemente risolutiva dall’altra. Brilla e costringe in un angolo tutte le piccolezze del mondo.

Dedicato ai giovani ma anche agli adulti per entrare, in punta di piedi, nel loro mondo, nella loro musica, nelle loro vite, nei loro pensieri ma soprattutto per usare il loro linguaggio.

Perché parlare la stessa lingua è fondamentale. Iniziamo a farlo con una buona lettura.

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Gianluca Barbera


È nato a Reggio Emilia nel 1965 e vive a Siena. Collabora con le pagine culturali de “ilSole24Ore.com” e del “Giornale”. Tra le sue opere ricordiamo “Magellano” (2018) e “Marco Polo” (2019), entrambe edite da Castelvecchi e vincitrici di numerosi premi. “Magellano” è stato candidato allo Strega ed è diventato un testo teatrale. Per Solferino ha scritto “Il viaggio dei viagg”i (2020) e “Mediterraneo” (2021), insignito del “Premio Salgari”. I suoi libri sono tradotti in varie lingue. “L’ultima notte di Raul Gardini” (Chiarelettere, 2022) è stato opzionato dalla casa di produzione “Mompracem” (Manetti Bros e Beta Film) per la trasposizione in una serie televisiva.