Gli occhi della lince




MILLENIUM

continua la saga

di

Stieg Larsson


Autore: Karin Smirnoff

Traduttore: Laura Cangemi, Katia De Marco

Editore: Marsilio

Genere: Thriller

Pagine: 400

Anno edizione: 2024


Sinossi. Nel Nord della Svezia lo sfruttamento delle risorse naturali prosegue implacabile. I grandi interessi internazionali stanno disegnando una nuova mappa, definita dal greenwashing e da un capitalismo feroce. A stare più in alto sono proprio quelli che grazie al loro patrimonio sono saltati sul treno dell’industria del futuro, ignorando le proteste di minoranze ed ecoattivisti. Quelli che con le loro attività in bilico tra l’ombra e la luce del sole ottengono sempre quello che vogliono, e non pagano mai. In questo scenario la cittadina di Gasskas, con la sua miniera e il progetto di un imponente parco eolico, è un palcoscenico perfetto per il dramma che si sta svolgendo. Quando il cadavere di una donna impegnata nella battaglia ambientalista viene ritrovato in fondo a una discarica, l’istinto giornalistico di Mikael Blomkvist, novello direttore del quotidiano locale Gaskassen, si accende e Mikael intuisce i presupposti per un’altra delle inchieste che l’hanno reso famoso. Intanto, a Stoccolma, Lisbeth Salander continua a essere nel mirino della malavita. Una donna le dà la caccia. Bellissima, porta il nome di un felino dalla vista e dalla sensibilità percettiva fuori dal comune. Lisbeth non può neppure contare sulla sua tradizionale ancora di salvezza, perché Plague è scomparso, mentre Svala, la nipote ritrovata, è inseguita da nord a sud dagli uomini di Marcus Branco, che a tutti i costi vuole mettere le mani su di lei.

 Recensione di Marina Toniolo


‘Il Buco? Chiede qualcuno. Esatto. Si sta muovendo qualcosa, lì intorno. A quanto pare ci sono montagne di risorse non sfruttate, sia nei mucchi di sterile che nel sottosuolo. Se hanno intenzione di riaprire la miniera avremo davvero qualcosa contro cui protestare. L’intera area è una bomba ecologica a orologeria’.

L’ottavo capitolo della saga che da oltre vent’anni domina il panorama del thriller nordico arriva in Italia con l’ottima traduzione di Laura Cangemi e Katia De Marco.

A Gasskas, paese nel profondo nord della Svezia, si stanno svolgendo alcuni dei fatti più importanti per l’intero panorama europeo. Primo fra tutti il più grande parco eolico e poi, sempre in tema ambientalista, lo scontro tra grossi capitalisti che, nel riaprire vecchie miniere, guadagnerebbero all’inverosimile e gli ambientalisti che si troverebbero, invece, acque e terreni inquinati. Da questo tema profondamente attuale si diramano le storie di tutti i personaggi in campo. Nel corso della lettura le loro vicende diventeranno preponderanti a scapito dell’argomento. 

Ho come l’impressione che la Smirnoff con questo romanzo abbia sofferto. La lince, donna alle dipendenze dello psicopatico Marcus Branco e che dà il titolo, è marginale, descritta con brevi frasi che quasi sfuggono al lettore. La figura dello spazzino ritorna in maniera molto più completa, rendendolo visibilmente tridimensionale: una persona con un codice morale che non esita a prendere decisioni ed allearsi con i nemici di una volta.

Commovente il passaggio del tempo per Lisbeth Salander e Mikael Blomkvist, due poli che inevitabilmente si attraggono. La nipote Svala cresce e prende coscienza delle capacità e possibilità che le appartengono. 

A mio avviso mi trovo di fronte ad un thriller di transizione verso l’ultimo capitolo che dovrà presentarsi con il botto. La trama fino a metà lettura è a rilento, sfilacciata, non capisco dove l’autrice voglia dare la svolta. A tratti confuso con decine di storie raccontate per arrivare verso la fine dove tutti si incrociano a Gasskas. 

Posso sbagliare, ma noto nell’autrice una certa fretta, come se alla fine si sia resa conto che i primi tre libri di Larsson siano, in definitiva, inarrivabili. Sarà comunque interessante leggere il futuro conclusivo romanzo e vedere finalmente tutti i personaggi scoprire le loro carte in tavola.

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Karin Smirnoff


1964 Umeå, è un’autrice svedese. Dopo aver lavorato come fotografa e giornalista, ha esordito nella narrativa con ‘Mio fratello’, pubblicato in Italia da Ponte alle Grazie (2022). A seguito del grande successo dei suoi romanzi, Karin Smirnoff è stata scelta per continuare la saga Millenium di Stieg Larsson. Ha scritto infatti ‘Il grido dell’aquila’ (Marsilio, 2023), ‘Gli occhi della lince’ (Marsilio, 2024).

A cura di Marina Toniolo 

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