La vita dopo Kafka




Magdaléna Platzovà


Traduttore: Letizia Kostner

Editore: Voland

Genere: Narrativa

Pagine: 272

Anno edizione: 2025


Sinossi. È il 1935 quando Felice Bauer e la sua famiglia scappano dalla Berlino di Hitler: un anno e una fuga drammatici, costretti come sono a lasciare una vita agiata e tutti i loro beni per un futuro incerto. Eppure lei porta con sé le lettere che Kafka le aveva inviato durante la loro relazione. Ma chi era esattamente questa donna? Chi si nascondeva dietro l’indole pratica e la risata cordiale di cui ci parlano le famose «Lettere a Felice»? E fino a che punto si è allungata l’ombra di Kafka nella sua vita? Anni dopo a Manhattan un uomo che afferma di essere figlio di Kafka si avvicina al figlio di Felice: la storia che riferisce può essere vera?… Un romanzo originale e accuratamente documentato che mescola immaginazione e realtà per seguire le vicende della prima storica fidanzata di Franz Kafka. E in cui compaiono fra gli altri, amica di Felice, Max Brod, lo scrittore Ernst Weiss, l’editore Schocken, insieme alla stessa autrice del libro, che racconta i suoi incontri con i discendenti di Felice e anche come è nata l’idea del romanzo e come è cambiata la sua vita scrivendolo.

 Recensione

di

Agnese Manzo


Gli anni dal 1930 al 1945 dello scorso secolo sono come una miniera la cui vena non si estingue mai. Una quantità incredibile di vite straordinarie si sono susseguite in quegli anni frenetici e spaventosi, durante i quali la voce degli artisti non ha mai cessato di esprimersi, con risultati anche memorabili. Proprio come se le tante persone che a causa delle leggi razziali furono private di ogni cosa, e infine anche della vita, avessero voluto in ogni modo lasciare una traccia del loro passaggio.

Cosa significa perdere tutto lo sa bene Felice Bauer, protagonista di una sfortunata storia d’amore con Kafka, una relazione destinata a finire presto, forse per la mancanza di determinazione di entrambi, forse per la mancanza di coraggio. 

All’incapacità dei due amanti di affrontare le avversità che ostacolano la loro storia si aggiunge poi la Storia, che spazza via i loro fragili sentimenti, portandoli a vivere in un’estrema lontananza: l’autore de La metamorfosi si spegne prematuramente e l’amata Felice emigrerà in America, per sfuggire alle persecuzioni naziste.

Tuttavia, a Los Angeles Felice porterà con sé una scatola piena delle lettere che le aveva scritto Kafka, le ultime testimonianze di un’epoca diversa, cancellata dalla Seconda Guerra Mondiale, di cui resta solo il rimpianto doloroso per un tempo in cui tutto era – o appariva – più facile e ricco di speranza. 

Intorno a queste lettere – divenute quasi leggendarie – nasce e cresce un ansioso interesse che anima persone lontane tra di loro. Ma cosa potrebbe mai dare loro questa polverosa corrispondenza di un amore finito?

Il figlio di Felice pensa che la loro vendita possa restituire un po’ di agiatezza a sua madre, ormai vecchia e stanca; amici del mondo letterario le ritengono una parte importante del lascito spirituale dello scrittore; un sedicente figlio di Kafka spera di ritrovare in queste missive tracce della vita di sua madre, Grete Bloch, ultima fiamma dell’autore.

In fondo tutti, in queste lettere, sperano di ritrovare il profumo di un mondo adorato e scomparso, irrimediabilmente distrutto dalla follia umana. 

Anche il lettore potrà ritrovare nella narrazione di ciò che accadde a Felice, e alla sua vita dopo Kafka , il sapore di un periodo storico che non finisce mai di suscitare interrogativi e desiderio di comprendere di più. 

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Magdaléna Platzová


è una scrittrice ceca. Figlia di Eda Kriseová, giornalista, e Josef Platz, regista di documentari, è nata a Praga nel 1972. Cresciuta nella Repubblica Ceca, ha studiato a Washington DC e in Inghilterra. Autrice di romanzi e raccolte di racconti, ha lavorato anche in ambito teatrale e giornalistico e insegnato alla New York University Gallatin School. Attualmente risiede a Lione, in Francia. La vita dopo Kafka, suo terzo romanzo, è stato tradotto anche in inglese, tedesco e francese.