Recensione di Fiorella Carta
Autore: Gilly Macmillan
Editore: Newton Compton
Pagine: 339
Genere: Thriller
Anno pubblicazione: 2016
Un thriller che conferma la genialità dell’autrice. Un talento per la suspence come pochi, una scrittura strutturata volutamente per lasciare al lettore ampio spazio di supposizione, ma non aspettatevi mai che sia scontata o banale.
Con La ragazza perfetta, Gilly McMillan racconta paura e dolore, e con gli occhi di Zoe riusciamo a capire che l’innocenza e la colpevolezza viaggiano sullo stesso filo e spesso si incrociano e si confondono in un gomitolo intricato come l’animo umano.
Zoe ha pagato il suo debito con la società, ma il destino non la pensa allo stesso modo e le serve, con crudele fatalità, un’ennesima prova.
Zoe ha pagato il suo debito con la società, ma il destino non la pensa allo stesso modo e le serve, con crudele fatalità, un’ennesima prova.
Ricominciare dopo una tragedia, che tu sia vittima o carnefice, è una strada in salita e forse allontanarsi e non parlare dell’accaduto, secondo Zoe e la madre, potrebbe essere la chiave per andare avanti con più serenità.
Ma la nuova famiglia, la seconda occasione, cela agghiaccianti retroscena.
Un’incalzante susseguirsi di rivelazioni da parte dei vari protagonisti ci fa comprendere che la perfezione non solo non esiste, ma se portata all’ esasperazione nasconde cattiveria.Un finale degno dell’intera storia, dove la giustizia ha la meglio, anche se non nel modo in cui si intende generalmente perché troppo spesso giustizia legale e giustizia morale non coincidono e bisogna agire per coscienza, per difesa e per scacciare demoni e paure reali che potrebbero intaccare il benessere di chi ci sta a cuore.
Gilly Macmillan
È cresciuta a Swindon, ha vissuto l’adolescenza nel Nord della California. Ha studiato Storia dell’arte alla Bristol University e poi al Courtauld Institute of Art di Londra.
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