A cura di Elena Lippi
Autore: Camilla Läckberg
Genere: thriller nordico
Lunghezza stampa: 480
Editore: Marsilio
Sinossi. L’inverno è particolarmente gelido, e le vie di Fjallbacka sono quasi deserte. Mentre l’intero paesino sembra in letargo, una ragazza ferita vaga confusa nel bosco carico di neve. Quando raggiunge la strada viene investita da un’auto, che la uccide travolgendola. Inizia a investigare sul caso Patrik Hedström, che collega la tragedia a quella di altre adolescenti misteriosamente scomparse negli ultimi due anni. Intanto, Erica Falck, alle prese con un nuovo libro, conduce ricerche su un’oscura tragedia familiare che molto tempo prima ha portato alla morte di un uomo. Tra le due indagini potrebbe esistere un punto di contatto.
Estratto
(Il domatore di leoni, C. Läckberg)
Sorrise e baciò Patrik sulla guancia. “E’ pronto. Metti a tavola questi attaccabrighe e vediamo se un bel mucchio di pannkakor li fa tornare di buon umore.” Il trucco funzionò e, piazzati i bambini sazi e soddisfatti davanti a Bolibompa, Erica e Patrik poterono concedersi un raro attimo di requie in cucina.
( tratto da “Il domatore di leoni”)
Le Pannkakor
Sono quelle frittellone che Pippilotta Viktualia Rullgardina Succiamenta Efraisilla Calzelunghe , detta Pippi, fa volteggiare in aria con incredibile maestria!
Pippi flyttar in i Villa Lillekulla
(Illustrazione di Astrid Lindgren dal libro “Boken om Pippi Långstrump” )
Le pannkakor svedesi sono una via di mezzo tra le pancakes americane e le crêpes francesi. Differiscono dalle frittelle americane perché non sono lievitate e da quelle francesi perché sono più spesse. Tradizionalmente vengono servite al pranzo del giovedì con marmellata e panna montata dopo una minestra di piselli gialli e maiale, ma possono essere mangiate a colazione con solo marmellata, a cena o anche come dolce.
(tratta da www.giallozafferano.it/cucinavera)
Ingredienti (circa 10-12 frittelle)
150 g di farina
3 uova
600 ml di latte
1 pizzico di sale
15 g di burro
Preparazione
In un’ampia ciotola mettete la farina e il sale, poi unite metà del latte. Con un frusta a mano amalgamate bene la farina al latte perché non si formino dei grumi. Unite una alla volta le uova sempre mescolando. Versate l’altra metà del latte e mescolate di nuovo fino ad ottenere una pastella molto liquida. Prendete una padella di circa 20 cm di diametro e fatevi sciogliere il burro. Distribuite il burro su tutto il fondo e quello che avanza mettetelo nella pastella (questo trucchetto di aggiungere il burro fuso alla pastella permetterà poi di cuocere tutte le frittelle senza altro burro). Versate un mestolino di pastella nella padella calda e distribuite in maniera uniforme in modo di coprire tutto il fondo della padella. Se la frittella vi sembra troppo sottile o se la pastella non basta a coprire tutto il fondo aggiungetene un altro po’ ma senza esagerare. Cuocete a fuoco medio un 2-3 minuti, con una spatola sollevate la frittella e giratela dall’altra parte, cuocete altri 2 min. Non vi preoccupate se la prima frittella verrà un po’ rovinata o bruciacchiata, la prima viene in genere peggio delle altre. Ponete la prima frittella su un piatto vicino ai fornelli e continuate così impilando le frittelle finché non avrete finito la pastella. Servite con marmellata ed eventualmente anche con panna montata.
Suggerimenti
Se siete principianti, potete mettere un po’ più di farina (o mettere meno latte) così tiene meglio e diventerà un po’ più spessa. E’ importate lasciar riposare la miscela almeno per 30 minuti. Assicuratevi che la padella sia MOLTO calda prima di cominciare.
Potete sostituire una parte del latte con la birra (diventano leggermente più vaporose). Non le girate troppo presto, l’impasto deve iniziare ad indurirsi anche sulla parte superiore. Potete comunque sbirciare la parte inferiore per verificare che non si bruci.
Potete tenere in caldo le pannkakor che sono pronte nel forno a 100°C (non di più altrimenti si seccano) così potete mangiarle in compagnia. Ma soprattutto, quando iniziate a cuocere NON allontanatevi dai fornelli: è un attimo bruciare le frittelle!
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A cura di Elena Lippi