(recensione di Laura Piva)
Autore: Gianluca Morozzi
Editore: Fernandel
Genere: noir
Pagine: 140
Anno pubblicazione: 2015
Theo è legato ad una sedia. Metello lo tiene nel mirino, ma prima di premere il grilletto gli spiega perché sta per ucciderlo. E gli racconta la sua storia, che comincia da Lemuria, un paesone della Bassa emiliana, celebre per aver dato i natali a un famoso poeta e al cantante rock del momento. Metello, che sembra non aver nessun talento, aspira a diventare ricco e famoso per conquistare la bella Alice, di cui è follemente innamorato fin dalle elementari. La fortuna sembra sorridergli quando si accorge di essere il sosia di Lando Krol, star hollywoodiana in rapida ascesa. Inizia così la sua carriera fatta di ospitate televisive, apparizioni in una fiction e incontri con sosia di altri personaggi famosi. Fino a un’imprevista svolta del destino…
Romanzo breve, spiazzante e sorprendente, sia per la trama originalissima che per lo stile arguto e tagliente. Un noir dalla forte vena comica, che si sviluppa nelle atmosfere brumose della pianura emiliana, nella cittadina immaginaria di Lemuria, tra Bologna e Ferrara.
Questo libro dipinge un affresco ironico – ma spietato – dell’evoluzione dell’offerta televisiva e del costume italiano nell’era dei reality show, dove per avere successo non serve più avere talento, ma solo e semplicemente diventare una “faccia” riconoscibile dal pubblico.
Metello, il protagonista, cavalca con lucido distacco le debolezze di una generazione attratta da idoli effimeri, fatti di sola immagine e privi di contenuti, e cerca di sfuggire al suo destino di personaggio famoso destinato all’oblio in un finale che lascia di stucco.
Gianluca Morozzi è nato a Bologna nel 1971. Ha esordito nel 2001 con il romanzo “Despero” (Fernandel) e ha raggiunto il successo nel 2004 con “Blackout” pubblicato da Guanda, da cui è stato tratto il film omonimo con Aidan Gillen. Ha pubblicato finora 24 romanzi e 212 racconti. Oltre che scrittore, è musicista e conduttore radiofonico.