Recensione di Cristina Bruno
Autore: Kent Anderson
Traduzione: Anna Mioni
Editore: Nutrimenti
Genere: poliziesco
Pagine: 350
Anno di pubblicazione: 2019
Sinossi. “Sole verde” segna il grande ritorno di Kent Anderson sulle scene della narrativa poliziesca dopo vent’anni di silenzio. Ma valeva la pena aspettare. Finalista al Los Angeles Times Book Prize 2019 e vincitore, in Francia, del prestigioso Grand Prix du Roman noir étranger, segna il ritorno del personaggio di Hanson in una Oakland dei primi anni Ottanta scossa dalla violenza e dalla sfiducia tra la comunità afroamericana e la polizia, cinica e razzista.
«”Sole verde” riesce su così tanti livelli che è difficile tenere il conto. In quanto romanzo poliziesco, ha un ritmo perfetto; Anderson lascia che la suspense cresca spontaneamente, senza mai indugiare in trucchetti narrativi a discapito della trama. I suoi personaggi sono realistici: non esistono eroi senza macchia e antagonisti malvagi. Anderson non ha tempo per stereotipi di nessun genere.»
Recensione
Hanson ha 38 anni e alle sue spalle una vita giocata a scacchi con la Morte. Prima la guerra nel Vietnam, poi negli anni ’70 un periodo come poliziotto nel ghetto nero di Portland, in Oregon. E dopo una pausa come insegnante di letteratura inglese all’Università decide di tornare sulla strada nella polizia di Oakland, in California. Siamo all’inizio degli anni ’80 e la città vive nel pieno contrasto tra bianchi e afroamericani. I poliziotti passano il tempo a sedare risse, arrestare tossici e spacciatori, uccidere prima di essere uccisi.
Hanson pattuglia le strade da solo, il personale è scarso, e vive in costante pericolo ma non gli importa davvero, dopo aver visto in faccia la Morte in Vietnam nulla lo scalfisce e la sensazione del rischio gli procura solo una scarica di adrenalina. I demoni della guerra però lo perseguitano e solo con la tequila riesce a tenerli a bada.
Nei suoi giri notturni, tra una rissa e una sparatoria riesce a farsi rispettare. Il suo comportamento temerario e fuori dalle regole, il suo linguaggio con toni ora intimidatori e ora pacificatori gli procura la stima di Felix, un boss locale dello spaccio. E nelle sue ronde intreccia amicizie, con Weegee un ragazzino di colore e con la donna con cui vive Lybia. Presto diventano per lui una sorta di famiglia che ama e protegge. E quando Weegee è testimone di un grave fatto di sangue che coinvolge Felix, Hanson dovrà prendere una decisione coraggiosa.
Il libro di Anderson non è il classico poliziesco a cui siamo abituati da tanta narrativa. Non c’è un vero e proprio delitto di cui smascherare il colpevole con lunghe e controverse indagini. Hanson è un antieroe, con un curriculum terribilmente simile a quello del suo autore. Veterano del Vietnam è molto diverso da un Bosch, il duro e impassibile protagonista dei libri di Connelly. La sua immagine si inquadra nel racconto di una società disgregata piuttosto che di una storia creata appositamente per un lettore.
Quella che emerge è la realtà dei sobborghi di una tipica città americana, con tutte le contraddizioni e le sofferenze quotidiane vissute dagli emarginati. Hanson appartiene alle forze dell’ordine ma non è interessato a riempire moduli e le sue statistiche non sono tra le migliori. Se può risolvere un caso in partenza, senza arrestare nessuno, non esita a sfidare delinquenti armati e arrabbiati, per lo più afroamericani carichi di un giustificato antico rancore contro i bianchi. La sua vecchia volante, scassata e puzzolente è l’emblema di un mondo in disfacimento dove si può solo cercare di mettere qualche toppa senza possibilità di cambiarne davvero il destino.
Le ronde di Hanson tra sogno e realtà, incubi vissuti e altri immaginati si susseguono tra i balzi di un coniglio nero con una striscia bianca che lo segue come un vecchio amico o un custode delle sue paure.
Un libro da leggere con calma entrando nella cupa atmosfera notturna di una città in precario equilibrio sociale.
A cura di Cristina Bruno
Kent Anderson
(1945) è nato in North Carolina ed è un veterano della Guerra del Vietnam, ex ufficiale di polizia ed ex professore universitario. Ha scritto numerosi racconti, articoli e romanzi. Oggi vive a Santa Fe nel Nuovo Messico.
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