Lungo petalo di mare




Recensione di Giulia Manna


Autore: Isabel Allende

Editore: Feltrinelli

Traduzione: Elena Liverna

Genere: romanzo storico

Pagine: 352

Anno di pubblicazione: 2019

Sinossi. Nell’agosto 1939 Pablo Neruda organizzò quello che poi ha definito il “suo poema più bello”: il Winnipeg, una nave che ha portato in Cile 2200 rifugiati spagnoli che fuggivano dalle rappresaglie franchiste.

«Un racconto di integrazione e resistenza e di amore.» La Lettura

«Una storia straordinaria di esilio, amore e resistenza dove i destini dei due protagonisti sono più volte travolti dalla Storia»La Repubblica

A settant’anni dall’approdo a Santiago del Cile del Winnipeg, la nave equipaggiata da Neruda per mettere in salvo più di duemila esuli della Guerra civile spagnola, la voce narrativa di Isabel Allende ci accompagna in Spagna, durante l’ultimo periodo del conflitto, ci porta in fuga nei Paesi Baschi e in Francia, e da lì in Cile, per raccontarci cinquant’anni di storia del suo paese natale. E insieme a quella dei protagonisti, esuli catalani, la pianista Roser e il medico Víctor, ripercorre l’esistenza di personaggi quali Neruda e Allende, comparse d’eccezione in un libro che fonde la storia con l’immaginazione del possibile, secondo quella formula già sperimentata con cui solo Isabel Allende sa restituire un affresco indimenticabile di solidarietà, di integrazione, di resistenza.

Recensione


Un altro capolavoro impeccabile firmato Isabel Allende! Dopo romanzi come “La casa degli spiriti”, “Paula”, “L’isola sotto il mare”, “L’amante giapponese” e tanti altri, è riuscita a superarsi ancora una volta. Sto ancora riflettendo se questo è il suo più bel libro di sempre o è l’enfasi di chi lo ha appena finito che offusca il mio giudizio. Sinceramente, lo rileggerei anche subito per essere sicura di non aver perso alcuna sfumatura di questa incredibile storia.

Ogni capitolo inizia volutamente con precise citazioni di Pablo Neruda dandogli quel sapore di autenticità unica. Il Neruda non è solo la voce iniziale o il filo conduttore, è anche uno dei protagonisti di questo lungo viaggio nella storia spagnola e cilena.

Si parte da Barcellona fino a Santiago del Cile, passando anche per altri Stati. Siamo nel lontano 1938 in piena guerra civile spagnola ed il protagonista principale questa volta è un uomo di nome Vìctor Dalmau. Il giovane, dopo aver salvato un bambino, viene arruolato tra i miliziani come medico, mentre suo fratello Guillem combatte in prima fila. Carme, la madre di Vìctor è un’insegnante ed il padre, un professore d’orchestra che ospita a casa propria una giovane studentessa di pianoforte, Roser Bruguera.

La situazione in Catalogna precipita e la Allende rispolvera per noi, l’incredibile storia del Winnipeg, la nave equipaggiata da Pablo Neruda per portare in salvo a Santiago del Cile più di duemila profughi.

La Allende è senza dubbio la mia autrice preferita. Ogni suo libro ha un’anima. Ha una capacità incredibile di diffondere la storia e le storie per raccontarle con la stessa semplicità con cui si beve un bicchiere d’acqua. Non sono semplici romanzi. Faccio fatica a definirli, perché sono tante cose. Sono storia, arte, cultura, realtà, umanità, crudeltà, attualità e tanto altro, raccontante tramite carta e penna. Cosa aspettate? Vi ho detto anche troppo! Buona lettura … consigliata anche ai giovani!

 

 

Isabel Allende 


Scrittrice e giornalista cilena. Dopo aver terminato gli studi a Santiago del Cile, lavora dapprima per la FAO, quindi si dedica a un giornalismo impegnato, scrivendo anche per il cinema e la televisione. Nipote di Salvador Allende, vive in esilio dal 1973, anno del golpe organizzato dal generale Augusto Pinochet Ugarte, al 1988, anno della caduta di Pinochet. In esilio scrive il primo romanzo, La casa degli spiriti (1982; ebbe una trasposizione cinematografica nel 1993). Ha scritto romanzi basati sulle sue esperienze di vita, ma ha anche parlato delle vite di altre donne, unendo insieme mito e realismo. In Italia è pubblicata da Feltrinelli. Tra le prime scrittrici latinoamericane a raggiungere fama mondiale, continua la sua esplorazione del tema politico e di quello personale nei due romanzi successivi – D’amore e ombra (1984) ed Eva Luna (1987) – e nella raccolta di novelle Eva Luna racconta (1992). Del 1992 è anche il romanzo Il piano infinito. Nel 1995 pubblica Paula. Tra gli altri romanzi ricordiamo Afrodita. Racconti, ricette e altri afrodisiaci (1997), La figlia della fortuna (1999), Ritratto in seppia (2001), Il mio paese inventato (2002), La città delle bestie (2003), Il regno del drago d’oro (2003), La foresta dei pigmei (2004). ZorroL’inizio della leggenda (2005), Inés dell’anima mia (2006), La somma dei giorni (2008), L’isola sotto il mare (2009), Il quaderno di Maya (2011), Il gioco di Ripper (2013), L’amante giapponese (2016), Per Paula. Lettere dal mondo (1997), che raccoglie le lettere ricevute da Isabel Allende dopo la pubblicazione di Paula, La vita secondo Isabel di Celia Correas Zapata (2001), Amore (2013), un miscellanea delle più belle pagine della scrittrice sull’amore, e il sesso, i sentimenti. E ancora ricordiamo: Oltre l’inverno (Feltrinelli 2017) e Lungo petalo di mare (Feltrinelli 2019) che racconta la storia del Winnipeg, una nave che ha portato in Cile 2200 rifugiati spagnoli che fuggivano dalle rappresaglie franchiste. È una delle autrici latine di maggior successo, avendo dato alla letteratura sudamericana un contributo enorme; le sue opere sono tradotte in tutto il mondo. 

 

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