Il segno della croce




Recensione di Sara Fenili

Autore: Glenn Cooper

Editore: Casa Editrice Nord

Pagine: 416

Genere: Thriller

Anno pubblicazione: 2016

Cari lettori,
è giunto il momento di parlarvi della mia ultima lettura che ho potuto apprezzare grazie allo staff di Thriller Nord.
Come sempre non parlerò particolarmente della trama perché è una cosa che non sopporto dato che amo scoprire i libri lentamente, pagina dopo pagina e vorrei che questo accadesse anche a chi legge le mie recensioni.

Inizierei inquadrando il libro nel suo genere: un affascinante thriller storico a tema religioso.
Cosa dire?
A me è piaciuto moltissimo.
E’ incredibilmente avvincente, scritto con una maestria che posseggono in pochi e, soprattutto, storicamente molto accurato, questo perché il nostro Glenn si è laureato con il massimo dei voti in Archeologia ad Harvard (e non è un dato da omettere).

Gli studi dello scrittore hanno reso il romanzo assolutamente veritiero e ciò fa sì che il lettore possa immergersi del tutto nella storia (che non sa di finzione).
Ammetto che non avevo mai letto un suo libro e sento di aver sbagliato per tutto questo tempo. Sono un’amante della storia in generale e questo romanzo non poteva unire al meglio il mio interesse con una trama per niente noiosa.

Perfetto anche per chi non ama i libri storici, non potrà annoiarvi.
Un’altra caratteristica, che ho apprezzato particolarmente, è il percorso fisico che fanno i personaggi durante tutta la storia: si passa dall’Italia (Roma ma anche paesini meno celebri), fino ad arrivare a Gerusalemme, in Germania e non solo.
Mi ha permesso di viaggiare, in loro compagnia, attraverso luoghi e tempi molto diversi tra loro e questa è una cosa che mi ha appassionata.
Molto brevemente…di cosa si parla in questo romanzo?

Di stigmate, di un giovane prete che ne porta il fardello con fierezza e umiltà, di reliquie sacre e di gruppi neonazisti che collaborano per il ritorno di un nuovo Reich.
Sembrano temi difficili da legare tra loro, ma scoprirete che non è affatto così. La storia ci insegna dell’importanza che davano Hitler e Himmler (comandante delle forze di sicurezza del Terzo Reich e secondo per importanza durante il periodo nazista in Germania) alla parte più mistica della religione cristiana (si parla appunto di misticismo nazista, usato anche come strumento di propaganda).

Al gruppo neonazista del nostro romanzo, in particolare, servono diverse reliquie sacre che, si dice, abbiano toccato Cristo durante la crocifissione, come la lancia di Longino, i chiodi sacri e le spine della corona che si trovavano sul capo di Gesù.
A quale scopo?
Bè, questo lo lascio scoprire a voi e vi assicuro che non è affatto scontato.

Per ultimo vorrei introdurre un tema che ho gradito particolarmente: il legame mentale che si può creare tra due o più persone che hanno interagito anche per poco tra di loro.
In fisica è chiamato entanglement quantistico (quello tra particelle).
Purtroppo, non posso arrivare con le mie capacità scientifiche a spiegare di cosa sto parlando con precisione, per questo vi lascerò qui la definizione scritta proprio dal teorico stesso (Dirac):

“Se due sistemi interagiscono tra loro per un certo periodo di tempo e poi vengono separati, non possono più essere descritti come due sistemi distinti, ma in qualche modo, diventano un unico sistema. In altri termini, quello che accade a uno di loro continua ad influenzare l’altro, anche se distanti chilometri o anni luce”.

La descrizione, che avete appena letto, racchiude la teoria dell’equazione della bellezza, teorizzata da Dirac ma non del tutto accettata dalla comunità scientifica, ma evitiamo di andare fuori tema.
Quello che mi ha affascinato è l’uso che ne fa lo scrittore nel suo romanzo, l’entanglement può instaurarsi anche tra persone e non solo tra le particelle (in rigoroso senso scientifico).

Vi assicuro che, approfondito da Cooper, questo tema risulta molto più interessante.
Termino qui la mia “recensione” sperando di avervi incuriosito almeno un po’ e credo davvero che rimarrete affascinati come me da questa storia tanto avvincente quanto curata in ogni minimo dettaglio: dalla parte storica a quella più letteraria della caratterizzazione dei personaggi. Da non perdere assolutamente!

Glenn Cooper


Glenn Cooper (White Plains, 8 gennaio 1953) è uno scrittore, medico, archeologo, sceneggiatore e produttore cinematografico statunitense. I suoi libri sono stati tradotti in 31 lingue e, sino al 2014, hanno venduto oltre sei milioni di copie. È stato presidente e amministratore delegato della più importante industria di biotecnologie del Massachusetts ma ha lavorato a lungo come sceneggiatore e produttore cinematografico. Il suo primo romanzo, La Biblioteca dei Morti, ha riscosso un successo clamoroso, confermato dai libri successivi. Uno straordinario fenomeno editoriale con oltre 2.500.000 di copie vendute solo in Italia.

 

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