Recensione di Anthony Brigida
Autore: Rumaan Alam
Traduzione: Tiziana Lo Porto
Editore: La nave di Teseo
Genere: Gialli/Thriller/Horror
Pagine: 304
Anno di pubblicazione: 2021
Sinossi. Amanda e Clay hanno scelto un angolo remoto di Long Island per trascorrere qualche giorno di vacanza con i due figli adolescenti. Una pausa dalla vita frenetica di New York, una settimana tutta per loro in un’elegante casa di villeggiatura. I giorni passano felici, ma l’incantesimo si spezza quando un’anziana coppia bussa alla porta in piena notte: George e Ruth, molto spaventati, sostengono di essere i proprietari della villa. Un improvviso blackout a New York li ha costretti a tornare nella casa che avevano messo in affitto. In quest’area isolata, dove i cellulari non prendono, senza tv e internet, è impossibile controllare la loro versione. Amanda e Clay possono fidarsi dei due estranei? Quella casa è davvero un luogo sicuro per la loro famiglia? Mentre intorno ai protagonisti la natura sembra ribellarsi, un male misterioso li perseguita e mina la fiducia che hanno l’uno verso l’altro: ora sono prede che devono lottare per mettersi in salvo. Un romanzo su due famiglie che non potrebbero essere più diverse, costrette ad affrontare insieme un mondo in cui non esistono più certezze.
Recensione
Oggi parleremo di questo nuovo romanzo di Rumaan Alam, un libro tra il thriller e il post apocalittico portato in Italia dalla casa editrice La nave di Teseo e diventato bestseller negli Stati Uniti. Leggendo la trama di questo nuovo romanzo, non sapevo cosa aspettarmi e nel web pare che la stessa sensazione sia emersa un pò a tutti, lasciati nel mistero già dalla sinossi e non sapendolo collegare in modo chiaro in nessun genere particolare.
Il libro racconta di due famiglie che si ritrovano a dover vivere sotto lo stesso tetto per colpa di qualcosa di strano che sta accadendo a New York, dopo un grave Blackout.
Affronteranno un mondo in cui non esisterà più nessuna certezza.
La capacità dell’autore è senz’altro quella di dire e non dire, lasciando un continuo e sottile velo di mistero in ogni azione dei nostri personaggi, raccontando di una apocalisse, incentrata però su le due famiglie e i loro stati d’animo.
Lo stile è fluido, diretto con una narrazione diversa da quello che si ci sarebbe potuti aspettare.
Come già detto in precedenza, i personaggi, Amanda e Clay con i due figlie e i coniugi Washington, sono molto diversi tra loro, questo però porta con il loro caratteri e i loro stati d’animo a completarsi tra loro.
Il libro vive di varie interpretazioni o metafore, bisogna essere bravi a saperle cogliere, come il titolo “Il mondo dietro di te”. In questo caso scopriremo come la famiglia di Amanda e Clay, lasceranno il loro “vecchio” mondo, New York, per trovarne uno “nuovo” a Long Island, nella nuova casa di vacanza.
Lasciano quindi il lavoro, la tecnologia e tutte quelle cose artificiali che nella nuova casa non troveranno, facendo intendere quanto le persone di città possano essere scollegate con la natura a causa di un uso troppo massiccio di agevolazioni tecnologiche.
Nonostante non succeda nulla di cosi grave e clamoroso, almeno per quello che siamo abituati a leggere in romanzi di un certo tipo, il libro è inquietante, infatti fin dall’inizio senti che c’è qualcosa in agguato.
Non ci accorgiamo delle cose, non proviamo paura finché quelle paure non ci toccano personalmente, proprio come sta succedendo ora con il virus. Questo virus, oltre a far ammalare le persone, ci lascia ogni giorno con una persistente inquietudine verso le persone a noi care e alla loro salute. Un pò come succederà ai nostri protagonisti e alle loro famiglie.
Per noi, come per loro, l’unica cosa che ci resta da fare è andare avanti, affrontando i disastri della vita perché è l’unica cosa che ci resta. Perché abbiamo bisogno di sentire la vita, dei momenti di felicità.
Perché l’amore per i propri cari, i propri figli e la propria famiglia sono la forza che ci porta ad andare avanti nella vita.
L’inquietudine di cui parlavo prima è tangibile sulla pelle dei protagonisti. Il non sapere cosa stia succedendo nonostante si ha la sensazione che stia effettivamente succedendo qualcosa è terribile. L’autore lavora bene su questo aspetto spaventoso e ci costruisce l’intero racconto.
Un romanzo aperto a vari spunti di riflessione, soprattutto visto il brutto periodo che stiamo vivendo, su cosa è veramente importante nella nostra vita, su quanto siamo dipendenti dalla tecnologia e su come non riusciamo più a farne a meno, ma anche su come stiamo rovinando la natura, che ci ospita, in modo egoistico.
Rumaan Alam ci fà riflettere sul ritornare ad essere più umani, a ritrovare momenti della nostra vita per essere realmente felici, per cose però non artificiali e ritrovare la capacità di vedere.
In fine per colpa delle aspettative che mi sono creato per questo romanzo sono rimasto un pò deluso, con un pò d’amaro in bocca. Mi aspettavo un libro diverso, con qualcosa di concreto e non cosi “astratto”, un racconto con maggior azione, magari anche più drammatico visto le possibili conseguenze in situazioni cosi estreme come una apocalisse.
Buona lettura.
A cura di Anthony Brigida
www.instagram.com/let.sreadtogether
Rumaan Alam
Scrittore di diversi romanzi, i suoi scritti sono apparsi su “The New York Times”, “The New Republic”, “New York Magazine”, “The Wall Street Journal”, “Bookforum”, “The New Yorker”. Il mondo dietro di te (La Nave di Teseo, 2021) è stato finalista al National Book Award e selezionato come libro dell’anno dalle più importanti testate americane, tra cui “Time”, “The Washington Post”, “The Boston Globe”.
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