Recensione di Claudia Cocuzza
Autore: AA.VV.
Editore: self publishing
Genere: Narrativa generale
Pagine: 220
Pubblicazione: luglio 2021
Sinossi. Quanti modi esistono per vivere e raccontare una vacanza? E quanti altri ne esistono per raccontare le vite, gli imprevisti e le avventure dei loro protagonisti? Nasce così dalle penne di tanti autori di tutta Italia l’antologia “Vacanze ed altri disastri”, un piccolo zibaldone di piccole e grandi storie vissute all’insegna del tema descritto nel titolo. In questa antologia quarantove scrittori, alcuni già affermati e altri agli esordi, si sono coinvolti per un progetto comune di solidarietà nel quale si sentono risuonare voci diverse e complementari, in un coro unico. Timbri acuti, gravi, ironici, spiazzanti. Ma tutti accomunati dal desiderio di dare una mano d’aiuto a chi è stato meno fortunato.
Recensione
“Vacanze e altri disastri” mi fa venire in mente due cose: la prima, che potrebbe benissimo essere il titolo di un tormentone estivo; la seconda, che evidentemente la vacanza si risolve in un disastro per la maggior parte dei comuni mortali. Il che per me è consolatorio, e scusate se è poco.
Come tormentone estivo letterario ci sta benissimo: è un’antologia di quarantanove racconti che spaziano dal comico-ironico al sentimentale-introspettivo, quindi ce n’è proprio per tutti i gusti e si propone a buon diritto come la lettura ideale da portare in vacanza ˗ per rimanere in tema ˗ o anche per stare tranquilli a casa, a godersi un pomeriggio di relax sul divano.
Azzarderei addirittura che potrebbe definirsi una via di mezzo tra una guida alla ricerca di te stessoe un manuale di sopravvivenza.
No, non sto esagerando.
Leggendo, infatti, scoprirai che si può evadere dalla routine senza fare troppa strada ˗ giusto una rampa di scale, quella che ti conduce allo scantinato ˗ o che la gestione delle vacanze segue l’orologio biologico e tu, proprio tu che odiavi il delfinario di Riccione, ti ritroverai a portarci i tuoi figli, tutte le estati, o ancora sorriderai al ricordo delle tue gite scolastiche e penserai che quelle erano le vere vacanze, forse perché non conta tanto la meta quanto la spensieratezza e la compagnia. E quel tuo compagno che si è nascosto la scamorza nei pantaloni, quello è un mito, te lo dico.
Oppure, sai cosa può succedere?
Che per una vita hai desiderato di fare una vacanza esotica e poi leggi un racconto, scopri ˗ perché fino a quel momento lo ignoravi ˗ che esiste la zanzara Dengue e ti viene voglia di affittare l’ombrellone al solito lido. A questo punto ti illudi di essere in salvo, e invece no: il protagonista della storia successiva fa un incubo, e, pensa te, sogna di salire sul treno sbagliato e di ritrovarsi al mare, alias inferno di caldo, gente tutta appiccicata e sudata, sabbia & co. e cominci a rivedere il programma.
E ancora, hai mai pensato che i nostri animali domestici possono essere stressati quanto e più di noi? E loro? Non avrebbero diritto a una vacanza?
Leggi e rifletterai pure su questo.
Che poi, alla fine, si può viaggiare anche solo con la fantasia e non è così male: guardi i poster che tappezzano la tua stanza al college e quel viaggio con la mente diventa un modo per conoscersi meglio.
Alcuni dei protagonisti di queste storie ti sembra addirittura di conoscerli, come vecchi amici che avevi perso di vista e che hai ritrovato; alcuni ti parlano proprio: abbiamo dei racconti metanarrativi molto interessanti.
Ora, è ovvio che non li possa citare tutti e ho pescato random, perché questi racconti sono tutti così carini che una scelta razionale non può essere fatta, ma quello che mi preme sottolineare è il motivo che ha spinto quarantanove scrittori a collaborare a titolo gratuito a questo progetto ˗ oltre a tutto l’indotto che si è trascinato dietro ˗.
Esiste un gruppo Facebook, di cui sono felice di fare parte, Il cazzeggio di IoScrittore, che nasce come luogo di incontro virtuale tra scrittori, aspiranti tali e tutte le figure che orbitano attorno al mondo della scrittura (editor, redattori di blog letterari, editori); un “cazzeggiatore” ha chiesto aiuto per un amico su cui si sono abbattute una serie di contingenze che definire sfavorevoli non è niente, e subito si è messa in moto la macchina della solidarietà.
Solidarietà
I proventi della vendita del libro saranno interamente devoluti a questa famiglia e noi di ThrillerNord siamo felici di poter contribuire, per quel che possiamo, a questo meraviglioso progetto.
Prendo in prestito le parole di Piergiorgio Pulixi, che ha curato la prefazione all’antologia:
” Perché accade a tutti di cadere. A tutti. Pochi invece hanno la fortuna di avere degli amici che tendono una mano per aiutarti a rialzarti. Qui le mani che si sono tese sono almeno una cinquantina, e a loro va tutto il mio rispetto.”
Questo è quello che penso anch’io.
Che aspettate a dare il vostro contributo?
A cura di Claudia Cocuzza
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