Le ore più buie




Recensione di Loredana Cescutti


Autore: Michael Connelly

Traduzione: Alfredo Colitto

Editore: Piemme

Serie: Renée Ballard & Bosch #4

Genere: Thriller

Pagine: 397 p. R

Anno di pubblicazione: 2022

Sinossi. Non è la notte a metterti in pericolo. È ciò che si nasconde nell’oscurità. È la sera di Capodanno del 2020, e a Hollywood è il caos. Tra la pandemia di Covid-19 e le violenze che hanno portato al movimento Black Lives Matter, la gente non vede l’ora di lasciarsi alle spalle l’anno appena trascorso. Il mondo è cambiato, e anche Renée Ballard ha bisogno di un nuovo inizio. Ma non è il momento di mollare. Non ora che c’è una coppia di stupratori seriali a piede libero: gli “Uomini della Mezzanotte”, che da settimane terrorizza le donne della città. Impegnata nel solito turno di notte, la detective sta osservando la tradizionale pioggia di proiettili che segna l’inizio dei festeggiamenti quando viene chiamata sulla scena del primo crimine dell’anno: un uomo è stato colpito alla testa da uno sparo. Ballard capisce subito che il proiettile fatale non è caduto dal cielo e che quella morte non è un incidente. Decisa a fare giustizia, le indagini la conducono a un caso di omicidio irrisolto su cui aveva lavorato anni prima una sua vecchia conoscenza: l’ex detective Harry Bosch. Ballard e Bosch si ritrovano così a collaborare ancora una volta per scoprire la verità. In che modo i due casi sono collegati? Nel frattempo, nelle ore più buie, gli Uomini della Mezzanotte si muovono indisturbati. Ballard deve anticiparne le mosse, se vuole salvare dall’incubo la loro prossima vittima. Nel suo romanzo, Michael Connelly prende le mosse dai clamorosi fatti che hanno sconvolto l’opinione pubblica nel 2020 e intesse una doppia indagine, affidata a una delle coppie di detective più amate di sempre.

“…le ore buie ti appartengono…” (Ballard)

hai ancora molti casi a cui lavorare…” (Bosch)

Forse il tutto avrà valore per entrambi… o per uno di loro…

… quale… chissà…”

Recensione. Le stesse persone che difendeva e proteggeva le avevano sputato addosso, in senso figurato e letterale. Era stata una dura lezione, e le aveva causato una profonda sensazione di inutilità.”

 Se c’è un tema, che mai avrei voluto ritrovare in un libro, sicuramente era quello legato al Covid e alla pandemia in genere, dal quale io in prima persona, mentalmente, ne sono uscita con le ossa rotte e, l’emergenza, non è ancora finita.

Eppure, c’è modo e modo e Connelly, ancora una volta, non ha deluso e si è dimostrato un professionista, oltreché un signore.

Da uomo, da scrittore, da cronista serio ne ha parlato, non lo ha escluso perché non era possibile, ma lo ha lasciato a discrezione dei suoi personaggi.

C’era ma non c’era, a misura del lettore.

Chi ci ha creduto, chi lo ha ritenuto una mera invenzione, chi lo ha vissuto in prima persona e chi, è rimasto in un limbo di paura e indecisione e insomma… dopo due anni il “mostro invisibile” non ciha abbandonati e non poteva essere semplicemente ignorato, soprattutto tenendo conto di un’ambientazione temporale ai giorni nostri.

Ballard e Bosch ritornano e soprattutto lei, Renée, questa volta, rientrerà con il botto e a noi farà vivere con una nuova intensità l’intero romanzo.

Le problematiche legate alla pandemia saranno solo una parte di ciò che assieme a lei affronteremo ma, a livello complessivo, l’intera trama, la totalità dell’ambientazione temporale e, la mole di tematiche toccate, ci permetteranno e ci costringeranno a vivere in una realtà asfissiante, demotivante e, dalla quale, tentare di attingere un minimo di aspettativa sarà vitale, per non perdere una speranza che sempre più ci apparirà come un qualcosa di fumoso e irraggiungibile.

D’altronde, quando affrontiamo un libro di Connelly, sappiamo che, una buona parte dei suoi contenuti, non è trascurabile, poiché reale.

credeva che perdere l’empatia fosse come perdere l’anima…”

Il primo divario, fra lei e i colleghi ormai privi di sensibilità e pesantemente demotivati, era che tutte le vittime rimangono vittime, indipendentemente dal loro vissuto e dalle loro azioni precedenti.

Per la prima volta, però, nonostante la sua indipendenza, che ha sempre tenuto a rimarcare davanti a tutti, sarà costretta a chiedere in modo esplicito una mano all’unica persona di cui si fida e, alla quale lascerebbe in mano la sua vita.

Harry… Adesso ho bisogno di te…!”

La prova più dura, la difficoltà più grande, il momento più nero, nelle ore più buie.

E naturalmente, il suo più grande e forse, unico vero amico, non potrà che accogliere il suo richiamo, la sua richiesta e, ancora una volta, sarà disposto a diventare il suo mentore, la sua certezza ma anche la sua coscienza, nel bene e nel male.

Un’indagine che si trasformerà in un labirinto ed un’altra che andrà ad eviscerare fatti che, secondo alcuni, sarebbe stato meglio lasciare nascosti fra le macerie di una giustizia già pesantemente colpita dall’opinione pubblica ma, il punto è, come probabilmente è sempre stato solo uno:

È giusto nascondere o è giusto metterci la faccia e rischiare ancora di più?”.

Io la mia opinione ce l’ho, Ballard e Bosch la loro anche ma, con tristezza, non sono sicura che tutti la pensino allo stesso modo.

Una trama attuale, una storia trainante, due indagini che costringeranno il lettore ad esprimersi e ad analizzare ogni singolo atto, perché saranno vicende in/coscienti che porteranno a riflettere, a prendere decisioni, ad arrogarsi il diritto di assumere una posizione, a tratti scomoda, a tratti dettata dalla necessità di fare la cosa giusta ma sopra ogni cosa, si dimostreranno come casi umani dove, prima di ogni altra possibilità sarà richiesta pietà e misericordia, al di sopra ogni altra polemica politica o di altro tipo.

Una corsa, decisamente affrontata con ansia e all’ultimo respiro, nel tentativo di fare l’unica cosa possibile, nonostante tutto e tutti, anche a costo di pagare un prezzo altissimo, ma come sempre, ogni vittima è una vittima.

Alla fine di questo, a mettersi in luce saranno verità e conseguenze di scelte, apparentemente normali, che potrebbero, però, portare a conclusioni definitive, magari nemmeno tanto terribili, dopo attenta valutazione ma, sicuramente, che andrebbero a dimostrare una netta sconfitta sul piano giuridico e un’assenza di empatia, nei confronti di coloro che hanno dovuto subire delle ingiustizie quando sarebbe bastata un’accortezza e un’attenzione in più.

Giunti a questo punto, non posso che invitarvi a proseguire la lettura di questa serie, per scoprire cosa il destino e la stessa Ballard avranno deciso per lei ma, posso garantirvi sin da ora, che non vi deluderà.

Vada come vada.

Un sole che tramonta significa la fine del giorno. Un sole che sorge è un inizio, una promessa”.

Quale promessa, però, saranno solo Ballard, Bosch e al limite Mister Connelly, a conoscerla, fino al prossimo libro.

A presto, voi non potete sapere quanto vi aspetto!!!

Michael Connelly


Nato a Philadelfia, il 21 luglio 1956 è uno dei più famosi scrittori di Thriller statunitense. Autore di molteplici successi, da uno di essi “Debito di Sangue” è stato anche tratto un film diretto ed interpretato da Clint Eastwood. Ha scritto molti libri aventi come protagonista Harry Bosch oltre ad alcuni con l’avvocato Mickey Haller. Per entrambi i personaggi sono state realizzate delle serie tv. Con il nuovo libro uscito a settembre 2018, Connelly vita ad un nuovo personaggio carismatico, Renée Ballard.

 

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