L’ora decisiva




Recensione di Patrizia Vigiani


 Autore: Lee Child

Editore: Longanesi

Traduzione: Adria Tissoni

Genere: thriller

Pagine: 375

Anno di pubblicazione: 2018

Sinossi. Bolton, South Dakota. Un penitenziario federale circondato dai ghiacci ma incendiato dalla tensione. Mancano 61 ore al processo più importante mai avvenuto da quelle parti e c’è una testimone da proteggere. Janet Salter è un’innocente bibliotecaria in pensione, ma ha visto qualcosa che non avrebbe dovuto vedere e ora la sua vita è in pericolo. Forse per questo tutta la polizia del luogo è schierata al suo fianco. L’ultima cosa di cui Bolton ha bisogno è l’arrivo di uno stranieroingombrante e pericoloso come Jack Reacher. E invece è proprio quello che accade. Un incidente ha bloccato il pullman di gitanti che ha dato un passaggio a Reacher e adesso lui è lì, come sempre l’uomo giusto nel posto sbagliato. A Reacher basta poco tempo per intuire che troppe cose non tornano e che, nonostante il dispiegamento delle forze dell’ordine, la vita della testimone non è affatto al sicuro. Qualcuno potrebbe tradire. Mentre la temperatura non sale mai sopra lo zero e il conto alla rovescia prosegue implacabile, Reacher decide di indagare e, in quella situazione, c’è solo una persona cui può rivolgersi: il maggiore Susan Turner, la donna che ha preso il suo posto nell’esercito, al comando della 110ª unità della polizia militare. È con il suo aiuto che Reacher scoprirà cosa si nasconde veramente in un edificio costruito più di cinquant’anni prima in mezzo alla neve e al nulla, un edificio solo apparentemente abbandonato, ma in realtà custode di un segreto spaventoso.

Recensione. Un pullman corre su un’autostrada della sterminata provincia americana, in mezzo a una tempesta di neve. A bordo un singolare autostoppista, che è costretto a entrare in azione quando il pullman sbanda e si arresta sulla carreggiata. Lo vediamo mentre si prende cura dei passeggeri feriti, cerca di individuare il guasto, chiama i soccorsi.

Questo tipo alto quasi due metri, che sa evidentemente il fatto suo, ci è subito simpatico: è Jack Reacher, ex militare senza fissa dimora, supereroe pronto a proteggere i deboli e dipanare intrighi di portata internazionale.

Come negli altri gialli della serie, è il caso che lo porta in una losca cittadina del Sud Dakota e fa di lui il protagonista di una vicenda incentrata su una testimone scomoda. Una vicenda piena di azione, di lotte, di esplosioni, ma non priva di un sottotesto politico. Alla ricerca del motivo per cui qualcuno vuole eliminare un’anziana bibliotecaria, Reacher scoprirà un enigma legato all’esercito di cui anche lui ha fatto parte.

Con ciò abbiamo delineato il primo fattore che rende questo giallo irresistibile: nessun può sottrarsi al fascino del protagonista Jack Reacher. Un supereroe non convenzionale, dotato di grande intelligenza e forza fisica, che però ha rinunciato a far parte delle istituzioni per un motivo che non ci viene mai rivelato.

L’altro fattore che tiene il lettore incollato alle pagine è la tecnica del conto alla rovescia, utilizzata dall’autore in modo magistrale. I singoli capitoli sono scanditi dal numero di ore mancanti fino a un “evento decisivo” di cui il lettore ignora la natura. Con queste parole si conclude per esempio il capitolo 2: Erano le cinque meno cinque del pomeriggio. Mancavano cinquantanove ore.

Magistrali anche le descrizioni, che trasportano il lettore nei luoghi della vicenda senza digressioni verbose ma con poche pennellate: strade di provincia frustate dalla tempesta, casolari in cui ci si rifugia dal freddo, neve onnipresente che confonde i contorni delle cose. Le condizioni atmosferiche invernali contribuiscono a creare un’atmosfera particolare.

Attorno a Reacher si aggira tutta una serie di personaggi secondari ben scolpiti, anche grazie a dialoghi incisivi, talvolta sarcastici e caratterizzanti: un pericoloso narcotrafficante, strani poliziotti di provincia, teppisti malavitosi e una vecchia signora rinchiusa in una casa piena di libri.

Fra i personaggi principali emerge una figura che Reacher non incontra mai personalmente, ma sente soltanto al telefono: è il maggiore Susan Turner, alleata di Reacher nella lotta contro i cattivi ma anche protagonista della sottotrama romantica che la lega tendenzialmente al supereroe, senza che la tensione erotica (sviluppata semplicemente attraverso dialoghi telefonici) pervenga a una risoluzione. I due si rivedranno soltanto nel giallo successivo Punto di non ritorno, oggetto di una bella trasposizione cinematografica con Tom Cruise.

Opera consigliatissima a tutti coloro che amano thriller d’azione, scene di combattimento e supereroi, L’ora decisiva è anche molto di più: grazie alla tecnica del conto alla rovescia e alla sottotrama romantica l’autore sviluppa una tensione narrativa crescente, che si conclude con la risoluzione dell’enigma ma lascia il lettore in sospeso sulla sorte di Reacher e ciò che lo aspetta nella prossima avventura.

A cura di Patrizia Vigiani

http://www.club-der-progressiven.de/

 

Lee Child


è nato a Coventry, in Inghilterra, nel 1954. Dopo aver lavorato per vent’anni come autore di programmi televisivi, nel 1997 ha deciso di dedicarsi alla narrativa: il suo primo libro, Zona pericolosa, è stato accolto con un notevole successo di pubblico e critica, e lo stesso è accaduto per gli altri romanzi d’azione incentrati sulla figura di Jack Reacher, personaggio definito dall’autore «un vero duro, un ex militare addestrato a pensare e ad agire con assoluta rapidità e determinazione, ma anche dotato di un profondo senso dell’onore e della giustizia». Nel 2019 è stato proclamato Autore dell’anno dal British Book.

 

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