Recensione di Giulia Manna
Autore: Woody Allen
Traduzione: Alberto Pezzotta
Editore: La nave di Teseo
Genere: biografia
Pagine: 400
Anno di pubblicazione: 2020
Sinossi. Nato a Brooklyn nel 1935, Woody Allen ha iniziato la sua carriera nello spettacolo a sedici anni, scrivendo battute per un giornale di Broadway, e ha continuato a scrivere per la radio, la televisione, il teatro, il cinema e il New Yorker. Ha lasciato la stanza dello scrittore decenni fa per diventare comico nei locali notturni e, da allora, un regista conosciuto in tutto il mondo. Durante sessant’anni di cinema, ha scritto e diretto cinquanta film, recitando in molti di essi. Ha ricevuto numerosi riconoscimenti internazionali, diverse statue sono state erette in suo onore (qualcosa di cui non riuscirà mai a capacitarsi) e i suoi film sono stati studiati nelle scuole e nelle università di tutto il mondo. In A proposito di niente, Allen racconta dei suoi primi matrimoni, con una fiamma della giovinezza e poi con l’amata e divertente Louise Lasser, che evidentemente adora ancora. Racconta anche della sua storia e dell’amicizia eterna con Diane Keaton. Descrive la sua relazione personale e professionale con Mia Farrow, che ha dato vita a film divenuti classici fino alla loro burrascosa rottura, per la quale l’industria dei tabloid ancora li ringrazia. Afferma di essere stato il più sorpreso di tutti quando a 56 anni è iniziata una relazione romantica con la ventunenne Soon-Yi Previn, diventata una storia d’amore appassionata e un matrimonio felice che dura da oltre ventidue anni. Ironico, pienamente sincero, pieno di guizzi creativi e non poca confusione, un’icona della cultura mondiale racconta, non richiesto, la propria storia. Woody Allen è uno scrittore, regista e attore. È stato stand-up comedian e autore di diversi libri. Vive nell’Upper East Side di Manhattan con Soon-Yi, sua moglie da ventidue anni, e le loro due figlie, Manzie e Bechet. È un grande appassionato di jazz e un tifoso di sport. Si rammarica di non aver mai fatto un grande film, ma ci sta ancora provando
Recensione
Woody Allen si mette completamente a nudo. Non è tutto questo bel vedere e non perché ormai ha 84 anni, ma perché come ogni vita, ci sono alti e bassi, gioie e dolori. In questo caso, addirittura scivoloni verso l’abisso più nero! Woody ha voglia di raccontarci una volta per tutte chi è Woody Allen e poi, come lui stesso ripete, ognuno rimane libero di credere a quel che vuole.
Allen parte dalla sua infanzia, dai suoi genitori, dalla scuola e da come è nato il suo grande amore per Manhattan. Ci racconta delle sue relazioni, dei suoi matrimoni, della sua carriera, dei tanti attori con cui ha lavorato, rapporti e dissapori con altri colleghi del mondo dello spettacolo, il tutto con la stessa ironia di sempre.
E’affascinante e coinvolgente. Nel giro di breve si capisce come abbia fatto a catturare il cuore di attrici bellissime del calibro di Diane Keaton ed anche come abbia mantenuto la fama anche dopo lo scandalo che lo ha travolto!
Solo un meritato successo, è capace di tenerti a galla!
Colpisce il fatto che parla bene delle sue ex, con un pizzico di nostalgia dei momenti belli e rispetto nel narrare la rottura. E’ un fiume in piena di ricordi! Forse, è proprio dell’attuale moglie Soon-Yi che parla con più durezza, dando vita ad un personaggio diverso da quello ritratto dai media, ovvero una ragazzina subdola che lo segue ovunque e che dice sempre e solo di sì.
Rivela che è lei che porta i pantaloni in casa!
Tra i due, traspare un’intesa invidiabile che ancora oggi lotta con il peggiore degli scandali! E’ il solito particolare Woody Allen, finché non si arriva a parlare della storia con Mia Farrow ed alle accuse di pedofilia.
A questo punto del libro, Allen mette da parte il suo celebre senso dell’humor e si estranea dalla storia raccontando la sua versione tramite atti e testimonianze presentate in tribunale. Non accusa mai i figli, anzi li difende! Non ci sono vincitori, solo genitori sconfitti e vittime innocenti. Negli Usa, Dylan ha ribadito che le accuse rimangono valide.
Ronan si era licenziato dalla casa editrice Hachette per cui lavorava, come protesta contro la pubblicazione del libro ed alla fine non è stato pubblicato. In Italia, è uscito con La Nave di Teseo che ha avuto il coraggio di divulgare questa biografia. Vi dico come la penso.
La condanna non c’è stata. Anzi, la cosa incredibile è proprio questa: Allen non è mai stato incriminato formalmente di molestie sessuali. Se ne parlò solo all’interno del processo per la custodia dei figli di Allen e dell’attrice Mia Farrow tra il 1992 e il 1993, alla fine del quale il giudice Elliott Wilk stabilì che le prove portate a sostegno dell’accusa di Dylan Farrow non erano sufficientemente credibili.
Quindi per me ha il diritto di dire la sua e noi siamo liberi di pensarla come gli pare, di comprare il libro o meno. Non abbiamo la pistola alla tempia. Se vogliamo ascoltarlo bene, se no pazienza esattamente come ha risposto Stephen King alla reazione dei Farrow.
Non so se è innocente o meno. Sicuramente è stato condannato a vivere nel dubbio, visto che queste accuse non sono mai state formalizzate nelle sedi opportune. Non ho nulla in mano per decidere e non sono cose che si decidono con una biografia. La Farrow è una bravissima attrice e lui è un ottimo regista e scrittore. Lei potrebbe aver recitato una parte come la accusa lo stesso Allen o potrebbe essere stato lui ad averci raccontato l’ennesima storia perfetta. Non lo so. In ogni caso, non ne esce bene nessuno dei due genitori, come dice lui stesso.
Questo dramma famigliare ha solo avuto vittime innocenti. Posso solo dire che leggendolo, mi è sembrato che si mettesse a nudo per loro, ma è una mia interpretazione. Me lo fa credere il fatto che ripeta di aver sperato che ormai adulta Dylan lo contattasse che gli desse la possibilità di chiarire, di ricordare o anche che si mettesse solo in contatto con Moses. Sembra che si senta in colpa per non aver salvato Dylan e Ronan, come invece ritiene di aver fatto con Moses e Soon-Yi. Ribadisce più volte che in tutto questo ha molte colpe, ma diverse da quelle per cui l’accusano i Farrow.
Non è assolutamente pentito della sua storia con Soon-Yi che la dipinge come una donna da ammirare, forte e capace che è stata al suo fianco dentro l’uragano e che anche adesso, nelle varie quieti tra una tempesta e l’altra, è sempre lì, accanto a lui. Traspare una storia tra i due davvero potente ed invidiabile.
Woody ha chiesto a dei critici, perché hanno letto questo libro. Se fosse per alimentare la polemica. Sinceramente, lo ho letto per capire Woody Allen. Adoro molti dei suoi film, mentre altri mi hanno fatto dormire un piacevole sonno pesante. Alcuni, sono davvero indimenticabili sotto quest’ultimo punto di vista!
Ecco, non ho mai capito del tutto se Woody Allen è un genio o un folle! Volevo comprendere il suo talento, da dove nasce, come è cresciuto ecc.. Volevo semplicemente entrare per un attimo nei panni di chi sa scrivere ed arrivare a conquistare il grande pubblico. Non avrei mai pensato che arrivasse a toccare lo scandalo così nel vivo, anche perché credo che tutto sommato, sia contro anche il suo stesso interesse. Anche fosse vera la sua versione, non ne esce bene e lo ammette. Come lui stesso dice, Mia, Dylan e Ronan potrebbero anche dire che hanno scherzato, ma ormai ci sarà sempre chi lo riterrà un pedofilo.
L’immagine non si recupera nemmeno sottolineando che non c’è mai stata alcuna condanna, che nonostante le accuse è riuscito ad adottare due bambine con Soon-Yi attualmente adulte ed in buona salute o ricordando che Moses, appena ha potuto, ha lasciato il clan dei Farrow per andare a vivere con loro.
Quindi che senso ha combattere contro i mulini a vento tramite biografia?
Che senso ha dire la propria opinione e riaccendere i riflettori se questo scandalo? Io credo che questo non sia un libro per noi. Credo sia per i suoi figli. Nella speranza di un padre che un domani, anche se non ci sarà più, i figli si ricordino Woody Allen come lo ha visto e vissuto Woody Allen stesso.
Da questa biografia, viene fuori che anche quel burbero egoista di Woody Allen è capace di amare anche se si ostina a dire l’opposto. Conclude svelando che la sua più grande amarezza è non aver fatto il capolavoro dei capolavori, ma ha il sapore di uno dei suoi “colpi di scena” per sdrammatizzare e tornare al suo tono ironico.
Woody Allen
è scrittore, regista e attore. È stato stand-up comedian e autore di diversi libri. Vive nell’Upper East Side di Manhattan con Soon-Yi, sua moglie da 22 anni, e le loro due figlie, Manzie e Bechet. È un grande appassionato di jazz e un tifoso di sport.
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