Abel




Sinossi. Ha ventisette anni, Abel, quando diventa leggenda. Ha messo fine a una rapina sparando simultaneamente con due pistole contro obiettivi diversi. Un colpo detto il Mistico, che pochi sono in grado di mettere a segno con la sua precisione.
È lo sceriffo della cittadina di un Ovest immaginario ed è innamorato di Hallelujah Wood, una donna che ha addosso una specie di mistero, mani piccole e labbra orientali. Anche lei lo ama: ogni tanto parte senza che lui sappia dove va – “passiamo senza fermarci, è inteso così” –, ma torna sempre. La madre di Abel, invece, anni prima se n’è andata per non tornare mai più. Ha preso i quattro cavalli migliori e ha lasciato lui, i fratelli e la sorella al loro destino.
Una bruja una volta gli ha detto: “Sarà molto doloroso, ma un giorno, Abel, te lo prometto, nascerai”.
Alessandro Baricco dà vita a uno straordinario romanzo che è una storia spirituale, sapienziale, e al tempo stesso un western dove la scrittura è geometrica e il racconto visionario.

 ABEL

Feltrinelli 2023

Narrativa, pag.160

 Recensione di Cinzia Passaro

Un western metafisico. 

Un romanzo che non è un romanzo ma piuttosto un racconto lungo, senza tempo né spazio, non è come leggere Castelli di rabbia, Seta, Oceano Mare, Novecento ma è un libro che  merita di essere letto, vi si scorge l’animo dell’autore, travolto dalla vita,  che come Abel crede e cerca la rinascita, che parla di amore, di paura, di vita e di morte con una scrittura geometrica e visionaria.

La parte western c’è, mentre lo leggi non puoi non sentire le atmosfere dell’ovest, il west hollywoodiano, ma anche gli spaghetti e western con  in sottofondo le musiche di Sergio Leone  e in particolare le più recenti influenze del western di Tarantino.

Metafisico nei concetti che Abel esprime, quel servirsi di pensieri filosofici che vanno da Platone a Hume passando per Aristotele, mettendo insieme filosofia, magia nera, la Bibbia, il Vangelo, il Verbo e il Padre e su tutto la convinzione che ciò che accade è necessariamente conseguenza di un fatto già avvenuto, , «Siamo già stati dove non siamo mai stati, e anzi, a dirla tutta, veniamo da lì.». Un romanzo fuori dagli schemi come solo l’autore sa fare  

Baricco lo fa con una trama che non segue una linea temporale, perché ciò che narra è gia accaduto: i vari personaggi che s’intrecciano, Abel entra ed esce dai ricordi del padre, il Maestro, da cui ha imparato tutto ciò che gli serve: sparare “Sento una vibrazione e allora sparo” ; della madre che ha abbandonato lui e i fratelli, che riappare come una ladra di cavalli e che  forse ritrova nell’amore per Hallelujah, una donna misteriosa che ogni tanto sparisce ma ritorna sempre; di Lilith la sorella che vuole salvare la madre ritrovata, facendo saltare una chiesa “È la casa del Signore, Lilith. Stiamo parlando di uno nato in una grotta, David. Se la caverà”; della bruja, la strega, che gli promette la rinascita. «Per il resto, quando cerco un senso a tutto questo finisco per rivedere una bruja che, sulle colline, mi guarda, ride e poi dice: sarà molto doloroso, ma un giorno, Abel, te lo prometto, nascerai.»

Il risultato è un romanzo/racconto spirituale, introspettivo e riflessivo, la cui prosa è l’ennesimo regalo che l’autore fa ai lettori, quasi un manuale di scrittura inconfondibile, che li trascina in un viaggio dell’anima, lo stesso che ha compiuto Alessandro Baricco, con Abel unico testimone che racconta il percorso verso la rinascita.

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Alessandro Baricco


nasce a Torino il 25 gennaio 1958; si laurea in Filosofia con una tesi in Estetica e studia contemporaneamente al Conservatorio dove si diploma in pianoforte; la sua biografia è connotata dall’amore per la musica e per la letteratura che ispirano sin dagli inizi la sua attività di saggista e narratore. Come saggista esordisce con Il genio in fuga. Due saggi sul teatro musicale di Gioacchino Rossini (Il Melangolo, 1988; Einaudi, 1997) Castelli di rabbia (Rizzoli, 1991; Universale Economica Feltrinelli, 2007), suo primo romanzo, Premio Selezione Campiello e Prix Médicis Etranger, è un’autentica rivelazione nel panorama della letteratura italiana. Seguono Oceano Mare (Rizzoli, 1993; Universale Economica Feltrinelli, 2007), Premio Viareggio e Premio Palazzo al Bosco; il monologo teatrale Novecento (Feltrinelli, 1994) da cui Giuseppe Tornatore trae il film La Leggenda del pianista sull’oceano; Seta (Rizzoli, 1996; Fandango Libri, 2007), portato sullo schermo da François Girard con una produzione e un cast internazionali; City (Rizzoli, 1999; Universale Economica Feltrinelli, 2007) e Senza sangue (Rizzoli, 2002), tutti tradotti all’estero e recensiti dalle maggiori testate internazionali, dal “Guardian” al “New York Times”, da “Libération” a “Le Monde”. Tra i saggi, L’anima di Hegel e le mucche del Wisconsin (Garzanti, 1993); Barnum. Cronache del Grande Show (Feltrinelli, 1995) che raccoglie gli articoli comparsi nell’omonima rubrica curata ogni mercoledì sulle pagine culturali del quotidiano torinese “La Stampa” e Barnum 2. Altre Cronache del Grande Show (Feltrinelli, 1998), in cui sono raccolti gli articoli frutto della collaborazione con “la Repubblica”; è del 2002 Next. Piccolo libro sulla globalizzazione e sul mondo che verrà.
Compare in televisione nelle trasmissioni culturali “L’amore è un dardo”, sull’opera lirica, e “Pickwick”, dedicata ai libri. Tra le attività teatrali che lo vedono autore, regista e interprete, dopo i successi di Totem (di cui Fandango Libri ha pubblicato il libro nel 1999, Rizzoli due videocassette nel 2000 e Einaudi una videocassetta nel 2003) e di City Reading Project per il Romaeuropa Festival 2002 che ha dato origine a un volume fotografico (Rizzoli 2003), Baricco ha realizzato Omero e Iliade. In seguito ha pubblicato il libro (Feltrinelli, 2004). Nel 2003 pubblica per Dino Audino Editore la sceneggiatura di Partita Spagnola, di cui è autore con Lucia Moisio. A Questa storia (Fandango Libri, 2005; Universale Economica Feltrinelli, 2007), è seguito I Barbari. Saggio sulla mutazione (Fandango Libri, 2006; Universale Economica Feltrinelli, 2008), precedentemente pubblicato a puntate su “la Repubblica”. E, infine, nel novembre 2007, una lettura interpretata (e ridotta) di Moby Dick.
Emmaus è del 2009. Mr Gwyn è del 2011. Tre volte all’alba è del 2012. Nel 1994 ha ideato e fondato la Scuola Holden a Torino, di cui è preside, e dal 2005 è socio di Fandango Libri.