Agata del vento




Francesca Maccani


Editore: Rizzoli

Genere: Narrativa

Pagine: 322

Anno edizione: 2024

Sinossi. Lipari nel 1902 è un’isola selvaggia, che affonda le radici nel mito e colora d’America il futuro dei suoi figli. Qui le donne sono creature di mare e di terra, pescatrici che conoscono i segreti delle acque turchesi e degli animali che le abitano, che dominano i giri di vento e profumano di sale. Tra loro c’è Agata, una ragazza bellissima e inquieta, che vive con la madre e i fratelli; una famiglia come tante, la sua, spezzata dalla partenza del padre per il Nuovo Mondo in cerca di fortuna. Ha quindici anni, Agata, e non è un’adolescente come le altre dell’isola. C’è chi la chiama majara – strega – ma lei è molto di più: non si limita a curare malanni e malocchio con gli scongiuri, lei ha la capacità di scorgere frammenti di futuro, guarire malattie incurabili e dominare gli elementi. È un dono che le arriva da Eolo, il signore dei venti che proprio a Lipari ha la sua tomba. Accettarlo non è facile per Agata, che sogna una libertà fuori portata per una fimmina e ha appena conosciuto il richiamo irresistibile del primo amore. Ma il dono è una parte di lei che non può cancellare, è un destino, e scoprirne l’origine sarà l’inizio di un viaggio nel suo passato e in quello della sua isola. Ispirandosi alla storia vera, mai raccontata, di una guaritrice di Lipari, Francesca Maccani ha scritto un romanzo potente e suggestivo, che ci immerge nella magia e nelle tradizioni arcane delle Eolie e sa parlarci ancora oggi di passione e rinascita, di fame d’amore e coraggio di cercare la propria strada.

 Recensione di Barbara Aversa

    

Avete mai sentito parlare delle Majare? Siamo a Lipari nel 1902.

Un pezzo di roccia e pietre che sembra essere buttato per dispetto nell’acqua, e come sa chi nell’acqua ci vive è “idda che comanda”.

Agata è una creatura del mare, nata tra sale e vento, incastrati in una realtà familiare patriarcale complessa. La madre la rifiuta, i fratelli la vorrebbero diversa e il padre Pino è partito in cerca di fortuna per l’Argentina.

Agata è solitaria, inquieta ma piena di luce. Riesce a sentire il dolore dell’altro e riesce a curarlo. Scorge frammenti di futuro con un solo tocco. Una realtà complicata basata su doveri, pesca notturna e un femminile che non riesce ad esprimersi, non ha spazi o possibilità.

Il padre di Agata è una meravigliosa eccezione, un rifugio che riesce a farla sentire al sicuro.

Agata cresce,  la strada verso l’età adulta è ispessita di ostacoli e la realtà è a misura di un maschile quasi sempre ingordo o bugiardo. Come il suo primo Amore. Ma lei non si arrende alle convenzioni, è una disobbediente, una ragazza che vuole conoscere a fondo prima di tutto sè stessa e che non si arrende al matrimonio per adattarsi alle convenzioni. 

Solo Teresa tenta di aiutarla a gestire il suo dono, e Agata si presta a salvare chi è in pericolo, chi soffre, e la sua fama inizia a farsi strada ma questo non la protegge. Perché a una donna si può perdonare tutto tranne la sua potenza.

È una storia intensa sin dalle prime righe, che rapisce, è magica. Fonde storia, tradizioni, incanto e fiction. 

È ispirato alla storia vera di una guaritrice e le parti in dialetto – non stretto – permettono al lettore di calarsi più facilmente nella realtà che viene narrata.

Credetemi, è un viaggio bellissimo. Composto di mare, terra, sale, vento.

E che parla di una donna che sfida ogni convenzione scritta e non per diventare davvero chi è destino che diventi.

Ed in questa magica trasformazione vi innamorerete perdutamente di lei.

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Francesca Maccani


insegnante, vive a Palermo. Ha pubblicato il saggioLa cattiva scuola (Tlon, 2017, premio Donna del Mediterraneo). Sul blog “Giudittalegge” si occupa di recensioni online.

A cura di Barbara Aversa 

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