Autore: Dörte Hansen
Traduttore: Teresa Ciuffoletti
Editore: Fazi Editore
Genere: Narrativa
Pagine: 228
Anno edizione: 2024
Sinossi. Un’ora di traghetto – a volte di più, a seconda di quanto è mosso il mare: questa la distanza che separa la piccola isola del Mare del Nord dalla terraferma. Eppure l’isola è un mondo a sé, governato da leggi proprie; su questo pezzetto di terra semisommerso non ci sono segreti, non ci si può nascondere. Lo sanno bene i membri della famiglia Sander, che ci abitano da sempre. Hanne, sposata con un uomo che alla vita familiare ha preferito un capanno solitario sulla spiaggia, ha cresciuto tre figli da sola mentre tentava di colmare il vuoto offrendo ospitalità ai turisti. Il figlio maggiore, Ryckmer, incapace di gestire il suo problema con l’alcol, ha perso il grado di capitano e sta aspettando la tempesta perfetta che metterà fine a ogni cosa. La figlia, Eske, si prende cura dei vecchi marinai nella casa di riposo dell’isola; un mese all’anno, però, corre a Berlino da Freya, la tatuatrice che ha ricoperto il suo corpo di opere d’arte. Soltanto Henrik, il più giovane, è in pace con se stesso: è il primo uomo della famiglia a non aver mai sognato di andare per mare e passa le giornate raccogliendo relitti sulla spiaggia. Il mare dà e il mare toglie: nel corso di un anno, la vita dei Sander verrà irrevocabilmente stravolta da quella che da brezza quasi impercettibile si trasformerà in una vera e propria burrasca. Da una delle più importanti scrittrici tedesche di oggi, un romanzo luminoso, intelligente e intriso di umanità, che racconta di una famiglia alla deriva, di un’isola intrappolata nella morsa del cambiamento e di antiche leggi che hanno perso il loro significato. Con una prosa lirica ed evocativa, Dörte Hansen esplora i meandri più reconditi dell’animo umano cercando una risposta all’eterna domanda: da dove viene il nostro amore per il mare?
«Le isole attirano persone che hanno ferite, piaghe sulla pelle e sull’anima. Gente che non respira più tanto bene o che ha perso la fede, che è stata lasciata o ha lasciato qualcuno. E allora si aspettano che il mare aggiusti le cose, e il vento soffi finché il dolore non passa».
Recensione di Michela Bellini
Una piccola isola del Mare del Nord molto vicina alla terraferma, che rimane però un mondo a parte che col continente non ha niente a che fare. Terra di pescatori dalle tradizioni e dalla lingua così antiche da essere ormai oggetto di studio, pochi abitanti le cui famiglie si conoscono da sempre, segreti che tutti conoscono ma dei quali nessuno parla.
…“Tutti loro discendono da uomini ancora in grado di affrontare il grande gelo: marinai del Nord, imbarcati su baleniere che solcavano l’Artide.”…
È la frase che sin dall’inizio svela la dura tempra degli isolani.
La vita sull’isola scorre apparentemente semplice, ma il tempo passa e dalla terraferma arriva il turismo a portare cambiamenti epocali nella vita di tutti. Chi si adegua, chi ci guadagna, chi cambia mestiere, chi si rifugia in sé stesso: ognuno reagisce in maniera diversa, ma nessuno si mischia davvero coi nuovi arrivati.
Centro della società isolana è senza dubbio la famiglia Sanders, i cui membri spiccano, ognuno a modo suo, come simboli del cambiamento della vita sull’isola, una vita che non sarà mai più quella dei loro avi e che nessuno sa come gestire.
Frastornati dalle novità, impossibilitati a vivere come i loro predecessori, eternamente combattuti tra il trasferirsi sulla terraferma tradendo la propria identità e il rimanere sull’isola nella quale hanno fortissime radici, non riescono a risolversi e restano imprigionati nella contraddizione e di conseguenza nell’isola.
È questa la storia con aspirazioni sociologiche che ci racconta Dörte Hansen, con un ritmo lento che ricorda le onde del mare tranquillo, svelando man mano segreti nascosti e relazioni personali in cui l’azione sostituisce quasi sempre la parola: lo spaccato di una società sopravvissuta a stento a sé stessa.
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Dörte Hansen
È nata nel 1964 in un paese vicino a Husum, nella Frisia settentrionale, e ha frequentato l’Università di Amburgo. Ha studiato diverse lingue, tra cui il gaelico, il finlandese e il basco, e ha conseguito un dottorato in Linguistica. In seguito ha lavorato come autrice per la radio e la stampa. Ha esordito con Il paese dei ciliegi, al quale è seguito Tornare a casa (Fazi Editore, 2020). Al mare è il suo terzo romanzo, un successo da 450.000 copie accolto in patria con grande entusiasmo da pubblico e critica.
A cura di Michela Bellini