Un alibi di ferro
di Patricia Gibney
Newton Compton 2023
Laura Miccoli (Traduttore)
Thriller, pag.352
Sinossi. Amy Whyte e Penny Brogan non sono più tornate a casa dopo un sabato sera trascorso insieme. Le loro famiglie temono il peggio: anni prima Amy ha fatto finire in carcere un uomo, Conor Dowling, che è da poco tornato a piede libero. E se si fosse consumata una spietata vendetta? Quando vengono ritrovati i due cadaveri, il caso viene affidato alla detective Lottie Parker, che nota un dettaglio agghiacciante: entrambe le ragazze stringono tra le mani una monetina d’argento. Quale oscuro significato si cela dietro quell’indizio? Mentre Lottie indaga sugli ultimi giorni di vita di Penny e Amy, i corpi di altre due ragazze vengono rinvenuti in un complesso di appartamenti di lusso. Dowling sembra avere un alibi di ferro, ma con l’aumentare delle vittime nessuna pista può essere trascurata. Quando le due figlie di Lottie, Katie e Chloe, scompaiono improvvisamente, il caso si fa molto più personale di quanto la detective avrebbe mai potuto temere. Riuscirà a mantenere la freddezza necessaria per portare a termine l’indagine e trovare l’assassino?
Recensione di Salvatore Argiolas
“Un alibi di ferro” è il sesto libro della saga imperniata sulla detective Lottie Parker della polizia di Ragmullin, in Irlanda ed è il primo thriller di Patricia Gibney che leggo.
Non conoscendo ancora l’autrice non avevo nessuna aspettativa o pregiudizio e mi sono lasciato scivolare nel plot narrativo con molta facilità perché “Un alibi di troppo” è congegnato con tutti i crismi che il thriller richiede, con una poliziotta tosta e piuttosto eccentrica che indaga in una cittadina di provincia dove tutti si conoscono.
Facendo parte di una saga “Un alibi di ferro” richiama situazioni e fatti accaduti nei romanzi precedenti ma che non pregiudicano la comprensione e la fluidità della trama che parte dalla scomparsa di Amy e Penny, due ragazze che non sono rientrate a casa dopo una serata di divertimenti alcoolici.
L’ispettore Parker da qualche indizio sparso, inizia a pensare che le sparizioni siano legate ad un crimine compiuto dieci anni prima, quando un gestore di pub era stato picchiato e rapinato con lesioni che gli causarono un infarto mortale.
Per questo fatto fu arrestato e condannato il giovane Conor Dowling, in base anche alla testimonianza di Amy e quando vengono rinvenuti i cadaveri delle ragazze in una casa disabitata automaticamente viene sospettato Conor appena scarcerato.
Solo il fatto di avere un alibi gli consente di sfuggire all’arresto ma Dowling viene tenuto sotto stretto controllo dalla polizia, anche nel posto di lavoro, l’impresa di costruzioni di Cyril Gill, imprenditore spregiudicato, padre di Louise Gill, l’altra testimone che l’aveva fatto condannare.
Questa situazione naturalmente crea contrasti pungenti tra i due uomini che diventano incandescenti quando viene trovato il cadavere di Louise, uccisa assieme alla sua compagna.
Il thriller è focalizzato sulla burbera figura di Lottie che oltre agli inspiegabili delitti viene coinvolta anche nella sparizione delle sue due figlie Kathie e Chloe, che la portano a rivivere esperienze familiari che l’avevano coinvolta in passato.
La coincidenza tra delitti e sparizione delle figlie porta l’ispettore Fisher sull’orlo di una crisi di nervi ma solo la sua caparbietà la porterà a resistere alle pressioni e sbrogliare un caso complesso e ricco di insidie.
L’indagine della polizia, che in Irlanda viene chiamata Garda, sono rese difficili sia dalla complessità del caso sia da un tragico incidente che causa diverse vittime e crea disagi e confusione, mettendo ulteriori ostacoli alla Fisher ed ai suoi collaboratori.
Seguendo i dettami dei gialli classici che prevedono la disposizione di tante false piste sino al colpo di scena finale, l’autrice disegna un plot che inganna e porta a immaginare soluzioni che verranno messe in discussione pagina dopo pagina e porta a rievocare avvenimenti lontani nel tempo ma che affiorano inaspettatamente nel presente.
Se si cerca la cittadina di Ragmullin nella carta geografica non lo si troverà ma è un centro abitato plasmato sul luogo natale di Patricia Gibney, Mullingar, anagramma perfetto della località immaginaria e viene reso come un luogo desolato e covo di corrotti e corruttori, povera materialmente e moralmente, dove si respira solo miseria e fallimento.
Ambientazione, personaggi e trama si integrano perfettamente per costringere il lettore a proseguire la lettura sino al colpo di scena finale, senza troppe pause e con una temperatura emotiva molto elevata e coinvolgente.
“Un alibi di ferro” è un thriller affilato come un rasoio, teso e soddisfacente con tutte le svolte narrative ben disposte lungo la trama e con personaggi credibili nelle loro miserie e meschinità ben disegnate da Patricia Gibney, in ambienti dove nessuno è innocente e tanti hanno qualcosa da nascondere.
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Patricia Gibney
È nata in Irlanda. La serie incentrata sul personaggio di Lottie Parker è diventata un caso editoriale, con oltre 2 milioni di copie vendute e traduzioni in numerosi Paesi. La Newton Compton ha pubblicato L’ospite inatteso, Le ragazze scomparse, Uccidere ancora, Nessun luogo è sicuro, I bambini silenziosi e Un alibi di ferro.