A cura di Giulia Manna
American Murder: Il caso Gabby Petito è una docuserie statunitense del 2025, basata sull’omicidio di Gabby Petito e distribuita da Netflix. Dopo la sua uscita è subito salita in testa alla classifica delle serie più viste in Italia.
La serie, divisa in tre episodi, racconta le vicende che hanno portato alla morte della video blogger Gabby Petito attraverso interviste ai suoi familiari e a quelli del fidanzato, alternati ai filmati pubblicati dalla coppia durante il viaggio.
3 episodi di ca 40-49 minuti
Trama. Nell’estate del 2021 Gabby e il suo fidanzato Brian decidono di partire in furgone per un viaggio attraverso gli Stati Uniti, da documentare attraverso i propri canali social. L’apparente perfezione della coppia nasconde però una realtà ben diversa, e l’amore di Brian si rivela presto troppo morboso.
Recensione. Gabby Petito non era particolarmente conosciuta in Italia come blogger. Lo è diventata dopo la sua scomparsa, quando iniziava a prendere forma l’ipotesi del femminicidio.
Gabrielle Petito era una ragazzina che si era messa in testa di girare gli Stati Uniti in camper con il suo ragazzo pubblicando un video on line. Un’influencer, come li chiamiamo oggi. Un sogno molto bello e comune a tanti giovani che nel caso della ragazza si è trasformato nel peggiore degli incubi.
Questo documentario ripercorre la storia di Gabrielle e del suo fidanzato Brian, nonché le tappe del loro viaggio dove sembrano allegri e spensierati. Nella serie vengono utilizzati i loro veri video, la narrazione della vicenda è accompagnata dalle interviste ai famigliari di lei e dalla lettura di sms.
Ma cosa si nasconde dietro l’apparenza social? Una delle cose più brutte: un amore malato. Con il senno di poi certe cose si notano, come l’eccessiva enfasi di determinati video che scopriamo essere girati immediatamente dopo liti furiose.
La polizia poteva evitare la tragedia? Secondo me no, visto come reagisce lei al tentativo di distacco. Forse poteva rimandarla, ma credo che in quella fase il rapporto morboso tra i due fosse già “oltre”.
Gabby sembra non saper stare da sola e sembra aver bisogno di Brian più di ogni altra cosa. Da una parte lo cerca, dall’altra sembra chiedere aiuto ai famigliari.
Un meccanismo malato che si insinua nella vittima e che le impedisce di staccarsi da colui che diventerà il suo assassino e che non è facile da eliminare. Molte volte non basta nemmeno l’esperto, la famiglia e altri tipi di aiuto, motivo per cui è davvero difficile giudicare.
Sono tanti gli elementi che annunciavano la tragedia e la cosa che più mi ha sconvolta è la famiglia di lui che sembra proteggerlo come se fosse la vittima.
Ricordate: l’amore non uccide.
Consigliato agli amanti del true crime.
Buona visione! 🎬