Recensione di Laura Salvadori
Autore: Sarah Vaughan
Editore: Giulio Einaudi Editore
Traduzione: Carla Palmieri
Genere: legal thriller
Pagine: 392
Anno di pubblicazione: 2022
Sinossi. Westminster, Londra. James Whitehouse è un uomo di potere, un maschio attraente, un padre devoto. Ed è accusato di violenza sessuale da una donna con cui ha ammesso di aver avuto una relazione. La moglie Sophie è convinta della sua innocenza, ma le sue certezze, o forse le sue speranze, si scontrano con la tenacia di Kate, l’avvocata dell’accusa, determinata a colmare il divario tra giustizia e privilegio. La verità, come spesso accade, è complessa: affonda le radici in un passato lontano, tra i palazzi d’ardesia dell’università di Oxford, dove James e Sophie si sono conosciuti. E può far saltare in aria un matrimonio, un partito, un intero sistema di valori. Thriller psicologico, ritratto di famiglia e insieme giallo giudiziario, Anatomia di uno scandalo affronta con tempismo perfetto uno dei grandi nodi del nostro presente.
Recensione
Sullo scorta della recente apparizione della serie TV ispirata a questo romanzo che vide la luce nel 2018, Einaudi Editore torna in libreria avvalendosi di una nuova copertina, che rimanda, appunto, alla serie.
La storia che narra ha le carte in regola per ammaliare il lettore (e il telespettatore, naturalmente), proprio perché fa suoi alcuni temi controversi, scottanti e mai scontati. Temi attuali, che per quanto si provi a sviscerare, avranno sempre uno o più coni d’ombra.
Quando una relazione extraconiugale può definirsi lecita?
Dov’è il confine tra una semplice scaramuccia amorosa e la mancanza di un esplicito consenso?
Cosa trasforma un amplesso appassionato in uno stupro? Come porsi di fronte alla diversa sensibilità e percezione del sesso?
Diciamolo subìto: la storia prende moltissimo. E porta a schierarsi da una parte o dall’altra.
Lui (James) è un uomo di successo. Bello, ricco, carismatico. All’apice del successo, abituato a ottenere sempre ciò che vuole, sin dalla giovinezza, trascorsa tra gli eccessi di una confraternita universitaria elitaria a Oxford.
Lei (Olivia) è la sua collaboratrice, giovane e bellissima, quanto fragile e sensibile al fascino di lui. Scocca l’attrazione e i due diventano amanti. Quando l’appassionata storia giunge al capolinea, accade il fatto. Un amplesso rubato, estorto con la forza. Oppure un atto voluto da entrambi, ma utilizzato come meschina vendetta per la fine della relazione.
Quando Olivia sporge denuncia entra in gioco Kate. Avvocato penalista che ha consacrato la sua vita ai crimini a sfondo sessuale, Kate conosce ogni anfratto e ogni spigolo della legge. Conosce punti di forza e di debolezza di ogni norma. Legge dentro agli animi dei giudici e dei giurati, convinta di saper interpretare la loro psicologia e trarne vantaggio per la sua causa.
Sa perfettamente che in un sistema giudiziario accusatorio la verità è un concetto sfuggente. Sa che per vincere una causa occorre essere persuasivi e non necessariamente i depositari della verità. Sa che gli avvocati, in un processo, servono a dimostrare la colpa, e non l’innocenza e che la giustizia non è affatto infallibile.
Forse è per questi motivi che Kate è la migliore. E forse anche perché è animata da motivazioni molto forti, che affondano la loro radici nel passato.
In mezzo a questo circo mediatico troviamo suo malgrado Sophie, la moglie tradita. Dalla quale l’opinione pubblica si aspetta l’appoggio incondizionato per il marito e che al tempo stesso non esita a demolire e farsi beffe della sua complicata posizione. Saprà Sophie perdonare? Oppure dovrà aprire gli occhi sulla vera natura di suo marito?
“Anatomia di uno scandalo” è un romanzo che si legge ad oltranza, che stuzzica una curiosità morbosa e che ci interroga sul ruolo della legge in ambiti delicati come i reati a sfondo sessuale, dove persiste una malcelata disparità di genere tra uomo e donna e dove è davvero difficile stabilire l’esistenza o meno di un consenso. Il termine “anatomia” è davvero ben speso, dal momento che sia le fasi processuali che i retroscena delle vite dei protagonisti sono passati al setaccio.
La storia ribadisce i punti oscuri della legge e evidenzia come particolari apparentemente ininfluenti o secondari siano, il più delle volte e non sempre a ragione, determinanti per le sorti del contraddittorio.
Sarah Vaunghan è davvero maestra nel tenere le briglia di questa storia, che sembra una semplice storia di tradimento ma diventa, invece, un coacervo di sentimenti, risentimenti, nodi da sciogliere e da risolvere.
Alla fine è sempre il passato a determinare azioni e sentimenti e mai come in questo romanzo apparirà chiarissimo.
Insomma, un’esperienza di lettura che travolge e una prosa a prova di bomba, che non si tira indietro nello scandagliare animi e sentimenti dei protagonisti e che si fa bella e ipnotica nell’alternanza di diversi piani temporali.
Alla lettura non potrà che seguire la visione della serie, sulla quale, ovviamente non mi pronuncio (per adesso!). Non sarà stato facile estrapolare ogni singola tensione emotiva e trasferirla sul video….. lo verificherò molto presto.
A voi buona lettura prima, e buona visione dopo. Non cambiate l’ordine, mi raccomando!
Sarah Vaughan
Sarah Vaughan vive a Cambridge con il marito e due figli. Ha lavorato a lungo per «The Guardian» come giornalista politica e giudiziaria. Da queste esperienze sul campo ha ricavato l’ispirazione per il suo terzo romanzo, Anatomia di uno scandalo, da cui è tratta l’omonima serie tv disponibile su Netflix, scritta da David E. Kelley e Melissa James Gibson, con Sienna Miller.
Acquista su Amazon.it: