Annabella Abbondante




Sinossi.
Da Lucca alla splendida costiera sorrentina, con il suo trionfo di colori e sapori, l’ultimo caso di Annabella Abbondante è un’indagine molto personale e per questo più avvincente, appassionata e avventurosa che mai.

A Pianveggio è arrivato il Natale e tradizione vuole che Alice e Nicola aiutino Annabella a fare l’albero. Una composizione colorata e caotica, dove c’è posto per ogni persona importante nella vita della padrona di casa, che ha dedicato a ciascuno una pallina di cristallo. Ci sono i genitori, la sorella, gli amici più stretti e anche Tano, il suo primo amore mai dimenticato, che è atteso in visita, ma tarda ad arrivare. Per quanto sia famoso per le sue sparizioni improvvise, i giorni passano e, quando nessuno ha sue notizie, Annabella comincia a preoccuparsi. Soprattutto dopo che una donna, che potrebbe essere la sua sosia, le affida un messaggio sibillino destinato allo stesso Tano e viene poi trovata morta. E da chi, se non dalla giudice più ficcanaso e pasticciona di sempre? Ha così inizio una vera e propria caccia al tesoro, che porterà Annabella a Sorrento, sulle tracce di Tano e del loro comune passato. Lei sembra essere l’unica a poter risolvere il mistero della sua scomparsa. Ma, come sempre, non sarà da sola. A partire dall’esuberante famiglia Abbondante, passando per i suoi amici, che, anche a distanza, non le faranno mancare il loro aiuto, fino a Ferruccio, il brillante PM amante dell’“abbondanza” e della giustizia, ci saranno proprio tutti a sostenerla in questo percorso a ritroso nel tempo.

“Alzò gli occhi e si morse il polso per soffocare un urlo di terrore.

La luce fioca della lampadina aveva illuminato il corpo nudo… Prona, imbavagliata, polsi e caviglie legati insieme dietro la schiena, inequivocabilmente morta.”

 Il passato è una curiosa creatura

di Barbara Perna

Giunti 2024

Giallo, pag.448

 Recensione di Loredana Cescutti

La brezza del vento del golfo, i colori che esplodono fra le pagine, il gusto del limoncello fatto in casa, il profumo di pastiera e struffoli e di tutto il ben di Dio preparato nel palazzo Abbondante per Natale: detto ciò, preparatevi a questo ed altro, perché ne rimarrete estasiati.

“Tano era lì, di spalle. Tano si girava, sporco di sangue le andava incontro.

Tano, che hai fatto! Tano!”

Assieme ad Annabella, potrete fare un viaggio nei ricordi alla ricerca di una memoria e di un passato, che ancora, rimane il suo ostacolo più grande nell’aprirsi al futuro.

“Abbondante, Abbondante… È destino che io debba incontrarti sempre in presenza di un cadavere. Ma come fai a ficcarti ogni volta in queste situazioni assurde?”

Un futuro che mi è piaciuto dal primo istante a suo tempo e che, con tenacia e dedizione, nonostante le sue fragilità, sta cercando di riuscire in quella che sembrava un’impresa titanica e ovviamente, abbondante.

Ma affrontare il suo passato per Annabella non sarà così semplice, come non lo sarà fare chiarezza nel presente.

“… stavolta non ho scelta. È il passato che è venuto a cercarmi. Anche se, a dirla tutta, non so neppure cosa voglia da me…”

Con una prosa frizzante, esilarante, ma anche estremamente delicata, Barbara Perna ci regala un’altra storia incredibilmente forte e toccante, in certi aspetti e che, andrà ad affrontare problematiche concrete e preoccupanti.

L’indagine si rivelerà ostica e anche molto più pericolosa del solito, ma Annabella non si farà mettere all’angolo, nemmeno per un attimo e comunque, voi già sapete che chi trova un amico, trova un tesoro e chi di amici ha la fortuna di averne tanti, ha la consapevolezza di non rischiare il crollo.

E il collo.

“Tu e la tua smania di scoprire la verità. Questa fissazione ti ucciderà, prima o poi. Lo sai?”

Detto ciò, comunque, non fatevi spaventare, perché sapete che Annabella è come un bulldozer nell’affrontare le cose e, come tale, andrà a muso duro, ma senza perdere o toglierci il sorriso.

Nonostante la malinconia e la scheggia nel cuore.

All’interno di questo romanzo, le emozioni si faranno vedere ad ogni angolo e Perna, è stata fin troppo brava nel dosarle, mai a caso, a piccoli attimi qua e là, rendendo la nostra attesa sicuramente snervante e insopportabile.

Come sulle montagne russe.

Ma anche deliziosamente abbondante.

Le pagine saranno un susseguirsi di intoppi e proprio come in una caccia al tesoro, la dottoressa Abbondante non potrà far altro che leggere e decodificare gli indizi, fino a raggiungere l’obiettivo finale, impreparata, forse, ma determinata questa volta, a darsi una nuova possibilità.

La famiglia Abbondante scalda l’atmosfera al punto giusto e i diversi siparietti nelle varie stanze del “palazzo”, fanno sentire il lettore un ospite gradito, coccolato e rimpinzato come un tacchino ripieno.

Ho adorato tutti i personaggi Abbondante ma nonna Angela, qui ha realmente preso in mano, con decisione le redini di tutta la famiglia ed è diventata il mio idolo anche grazie alla sua schiettezza e alla sua determinazione nel portare avanti le sue convinzioni.

Ogni singola convinzione.

Non posso che complimentarmi con Barbara e sollecitarla a scrivere il seguito poiché questo mi è durato a malapena il tempo di un fine settimana e ora, mi ritrovo nella difficoltà di scegliere qualcos’altro, dopo essere uscita da queste pagine così colorate, soffici e profumate.

“Anche se, alla fine della ricerca, la verità che dovessi trovare non ti piacesse, sarebbe meglio del rimpianto. Il rimpianto avvelena lo spirito e ti ruba la vita” (“Calpurnia”)

Ti aspetto, dottoressa Abbondante!

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Barbara Perna


è nata a Napoli ed è giudice civile dal 1999. Ha lavorato presso i tribunali di Lagonegro, Santa Maria Capua Vetere e Montepulciano. Attualmente è in servizio presso la sezione fallimentare del Tribunale di Roma. Ha 51 anni, è felicemente sposata, e ha due figlie di 15 e 18 anni. “Annabella Abbondante – La verità non è una chimera” (Giunti 2021) è il suo romanzo d’esordio, esce poi “Annabella Abbondante – La verità non è una chimera” (Giunti 2022).