Recensione di Giusy Ranzini
Autore: Luigi Schettini
Editore: Golem
Pagine: 219
Genere: Thriller
Anno pubblicazione: 2016
Il 7 dicembre è uscito in libreria “Archè”, ultima fatica letteraria del giovane scrittore Luigi Schettini, vincitore del Premio “Un libro per il cinema 2016” al Festival Cinema & Libri di Roma.
Arché è termine greco che significa “principio”, “comando”, “potere”. Nella filosofia presocratica designa il principio unico a cui tutte le cose sono “asservite” ed entro cui ogni cosa vive la sua dimensione. L’arché è l’identità del diverso, inteso come principio unico ed eterno di cui ogni cosa è costituita, pur nella diversità di ciascuna sostanza terrena.
“L’arché dunque non solo è ciò che vi é di identico nelle cose diverse, e non solo è la dimensione da cui esse provengono e in cui esse ritornano, ma è anche la forza che determina il divenire del mondo, ossia è il “principio” che, governando il mondo, lo produce e lo fa tornare a sé.”
(E. Severino, la filosofia antica).
La vita tranquilla di Winnipeg viene sconvolta da un brutale omicidio, apparentemente inspiegabile, che vede come vittima una famosa pittrice appartenente a un ristretto “Circolo di artisti” che si è appena sciolto. Tom Sermon, coroner della contea, dovrà però fare i conti non solo con la brutalità dell’omicida, che colpirà nuovamente, ma anche con il nuovo ministro della Giustizia che cercherà in ogni modo di intralciare il suo lavoro e minare la sua credibilità. Dovrá inoltre capire in quale modo possano influire sugli avvenimenti attuali, quattro filosofi presocratici che pongono al centro di ogni cosa l’Archè.
Le indagini, vedono all’opera il celebre coroner di Winnipeg, Tom Sermon, personaggio che ho già conosciuto nel precedente libro dell’autore “Qui giaccio”.
Tom Sermon, in Archè, sarà supportato, nell’investigazione, dall’amico ritrovato Bernie e dalla cugina Maria.
I protagonisti, saranno alle prese con un efferato omicidio nel mondo dell’arte, un ambiguo ministro della Giustizia e l’influenza di quattro filosofi.
Una sfida difficile, per Sermon, affiancata da un viaggio nell’arte e nella filosofia.
Sermon sarà circondato da paure e sospetti; non dovrà mai dimenticare di guardarsi alle spalle, perché la morte è sempre in agguato.
Luigi Schettini ha la capacità di sottoporre il lettore a una continua tensione, in modo da non farlo staccare dal libro, aiutato anche da capitoli brevi che permettono, a chi legge, di non stancarsi e di non rendersi conto dello scorrere delle pagine.
Trama molto noir, orchestrata in modo efficace, ricca di suspence, dove, il lettore, può trovare una logica concatenazione di eventi e personaggi.
Pieno di ritmo, avvincente e ben scritto, Archè è davvero un bellissimo romanzo.
Lo consiglio a tutti gli amanti del genere.
Luigi Schettini
Luigi Schettini nasce a Roma nel 1989. Oltre ad essere un valente giallista, nella vita è insegnante/coreografo hip hop e attore. Grande cultore del cinema di Dario Argento e della letteratura horror e legal thriller di Stephen King e Patricia Cornwell, scrive storie da sempre e all’età di 17 anni dà vita al suo primo romanzo. Pubblica I delitti del faro nel 2008 e Giallo Zafferano nel 2011. Con Golem edizioni ha pubblicato Qui Giaccio che ha vinto numerosi premi letterari italiani e internazionali tra cui “Un libro per il cinema 2016” al Festival “Cinema&Libri” di Roma.
Acquista su Amazon.it: