A cura di Simona Vallasciani
Autore: Michael Dobbs
Traduzione: Giuseppe Marano
Editore: Fazi Editore
Genere: Thriller
Pagine: 330
Anno di pubblicazione: 2019
Sinossi. Il mondo è sull’orlo del baratro: la Cina minaccia un attacco cibernetico di proporzioni inaudite al cuore dell’Occidente. I cinesi si preparano all’assalto finale contro i loro vecchi nemici, per metterli in ginocchio con una guerra che non vedrà sparare un solo colpo. I computer sono subentrati ai missili e basta un clic per scatenare il disastro globale: la guerra cibernetica annienta le nazioni staccando le linee energetiche, paralizzando i mercati finanziari, privando i leader di autorità. Per scongiurare il pericolo il primo ministro britannico convoca un ristrettissimo gabinetto che comprende la presidente USA, il presidente russo e l’immancabile Harry Jones, i quali si riuniscono in un castello in Scozia. Hanno un fine settimana per salvare il pianeta, e devono farlo da soli. Nel frattempo, a Pechino avvengono fatti preoccupanti: manovre militari, truppe sulle strade. Ma i leader riuniti nel castello scozzese, completamente isolati dal resto del mondo e distratti da una serie di dinamiche interpersonali, devono affrontare un pericolo assai più vicino…
Recensione
Dopo il grandissimo successo del fenomeno editoriale e televisivo “House of Cards”, Michael Dobbs torna a convincere il suo affezionato pubblico di lettori con “Attacco dalla Cina”, seguito de “Il giorno dei Lord” e secondo capitolo della serie con protagonista Harry Jones, l’intraprendente e testardo ex militare divenuto membro del parlamento britannico.
Il libro appare da subito finemente complesso e necessita, fin dalle prime pagine, di tutta l’attenzione del lettore. Ci troviamo infatti di fronte ad una situazione molto delicata che può minare in modo definitivo gli equilibri del mondo conducendo tutti alle soglie di una terza Guerra Mondiale.
Nella società di oggi ogni cosa, dai lavori domestici alle armi nucleari, è controllata dal computer. Almeno una volta al giorno ognuno di noi si affida, con più fiducia di quanto ci si possa immaginare, ad un apparecchio tecnologico, che sia un telefono, un computer o uno schermo qualsiasi. E questo non riguarda solo i semplici cittadini ma anche i piu grandi esponenti dello Stato; i politici, i medici, i tecnici di laboratorio, i piloti di aerei. Pensandoci bene si può dire quasi con certezza che tutto il mondo in cui viviamo è controllato dai computer.
Mao Yanming, spietato leader cinese, tutto ciò lo sa bene e grazie all’appoggio del suo ministro e braccio destro Fu Zhang ha ideato un piano per destabilizzare i governi occidentali dando vita ad una vera e propria guerra cibernetica, atta a distruggere le grandi potenze mondiali e a prendere così il controllo dell’intero globo. Grazie ad una giovane spia che ha pagato con la vita il suo coraggio, il Primo Ministro inglese Mark D’Arby viene a conoscenza di questo suo diabolico piano e decide di riunirsi in segreto con le massime potenze mondiali, all’interno di uno sperduto castello scozzese.
A questa riunione non può proprio mancare Harry Jones, che dopo l’ eroica azione nel capitolo precedente, è ormai considerato un pilastro del governo inglese. Sicuramente Harry Jones e il personaggio piu interessante e quello maggiormente caratterizzato. In questo nuovo capitolo abbiamo infatti la possibilità di approfondire un po’ di più il suo intimo attraverso interessanti e dolorosi ricordi del passato che ci aiutano a definirlo maggiormente come uomo, comprendere la sua indole e a conoscere i suoi sogni per il futuro. Harry Jones è un eroe fino al midollo, pur avendo abbandonato da anni il campo di battaglia, porta ancora sul corpo e nella mente le ferite del passato. È scaltro, intelligente, diffidente al punto giusto e sempre pronto all’azione.
Un personaggio assolutamente completo che per buona parte del libro appare più come un silente spettatore che un vero protagonista ma che si rivelerà avere un ruolo chiave quando i problemi mondiali si uniranno ai difficili rapporti interpersonali dei grandi potenti riuniti a prendere una decisione cruciale. Ciò che succede all’interno della sala da pranzo di Castel Lorne rappresenta il reale centro dell’intera vicenda, spezzata di tanto in tanto da ciò che, nello stesso istante,
sta succedendo a Pechino e nel mondo e quando il lettore si trova ad assistere ai discorsi, agli scontri e alle discussioni non può che provare la sensazione di essere realmente al cospetto di un momento che può cambiare per sempre le sorti del mondo.
Le varie parti si scontrano, ognuno con i propri pensieri ed obbiettivi; da una parte il violento Sergej Sunin, leader russo deciso a risolvere il conflitto con le maniere forti, dall’altra la mediazione di Blythe Edwards, la presidente degli Stati Uniti, troppo sconvolta dai problemi di fedelta del marito per prendere una vera posizione, ed infine il Primo Ministro inglese, colui che ha scoperto il piano del nemico fin dall’inizio, che farà fatica a convincere i suoi illustri ospiti del vero pericolo e che apparirà come un piccolo moscerino al loro cospetto. Almeno in apparenza.
Qualcuno sta lavorando alle loro spalle e sarà compito di Harry Jones districare la matassa, mettendo in gioco tutta la sua capacità e il suo immenso coraggio. Michael Dobbs è stato capace ancora una volta di creare un romanzo che pur essendo frutto di fantasia potrebbe benissimo rappresentare la realtà conquistando così, sia i suoi affezionati lettori, sia chi si ritrova a leggerlo per la prima volta.
Le ambientazioni
Per il suo nuovissimo thriller “Attacco dalla Cina”, Michael Dobbs sceglie diverse ambientazioni; partendo da Pechino, dove lo spietato leader sta attuando il suo piano cibernetico e dove si respira un aria di tempesta, con gli ambasciatori e gli artisti richiamati in patria e i militari a capeggiare i luoghi più critici della città, passando per una sperduta regione sovietica dove un reattore nucleare inizia improvvisamente ed inspiegabilmente a modificarsi, fino ad arrivare al profondo oceano dove un sottomarino si ritrova in un luogo completamente diverso da quello indicato dal radar.
Pechino
Ma l’ambientazione fondamentale è senza dubbio quella di Castle Lorne, l’antico castello scozzese in cui i vertici del mondo si riuniscono per discutere della questione.
Purtroppo Castle Lorne e le sue leggende sono solo frutto della fantasia dello scrittore ma la regione scozzese del Lorne è sicuramente un posto in cui la magia e il folclore si percepiscono ad ogni respiro. Antica provincia nella zona sud occidentale della Scozia, attualmente è stata inserita nel distretto di Argyll e Bute ed è considerata una delle zone più panoramiche dell’intero paese.
La cosiddetta Lynn of Lorn National Scenic Area è una splendida regione incontaminata in cui è possibile immergersi completamente nella natura grazie ai suoi 15.726 ettari di vegetazione di cui fanno parte anche alcune isole come l’isola di Lismore e l’isola di Shuna.
Lynn of Lorn National Scenic Area
L’importanza di salvaguardare la natura è totalmente radicata nell’animo degli abitanti del Lorne tanto che ancora oggi la regione può vantare un solo insediamento umano, Oban, capitale del moderno distretto e porto principale per navi da crociera, pescherecci, traghetti e imbarcazioni da diporto.
Con le sue alture incontaminate il Lorne può vantare un ricchissimo patrimonio storico; diversi sono infatti gli antichi castelli che si possono ammirare nella regione come quello costruito sul sito di Dun Ollaigh nel sesto secolo dai migranti irlandesi che invasero la zona e che diede vita al regno gaelico di Dál Riata, invaso a sua volta da Vichinghi nel nono secolo.
Tante sono state le influenze che hanno reso il Lorne il posto perfetto per gli amanti della storia e del folclore; infatti in questo zone è possibile rimanere incantati dal racconto delle misteriose leggende che trovano le sue radici in un tempo lontano, popolato da elfi, gnomi e intrepidi cavalieri, nel perfetto stile gaelico.
Michael Dobbs
Michael Dobbs è nato nel 1948 ed è un membro del Partito Conservatore inglese. Tra i diversi incarichi rivestiti durante la carriera politica si ricorda quello di capo dello staff del partito durante l’ultimo governo Thatcher (1986-1987). Dal 2010 è membro della Camera dei Lord. La trilogia di House of Cards, pubblicata integralmente da Fazi Editore, ha venduto milioni di copie in Inghilterra. Dobbs ha partecipato alla produzione e alla sceneggiatura della famosa serie omonima. Dopo Il giorno dei Lord, Attacco dalla Cina è il secondo capitolo di una nuova serie imperdibile.
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