ATTORE ANONIMO
di Aurelian Silvestru
DETTAGLI:
Traduttore: Olga Irimciuc
Editore: Graphe.it
Genere: narrativa
Pagine: 282
Anno edizione: 2024
Sinossi. Dopo molti anni, due amici si ritrovano in una trattoria del centro di Chișinău, capitale della Repubblica Moldova, a ricordare il loro passato e la scomparsa, prematura e tragica, di Florin Montana, pittore di grande talento e loro carissimo amico. Improvvisamente dal racconto del vissuto riemergono amori, sogni, invidie e misteri irrisolti, che li obbligano a vivere un’avventura giocata tra diverse capitali europee e in vari ambiti umani e artistici. I due allestiscono una pièce in bilico tra finzione e realtà. Paradossalmente, il filo conduttore di questa insolita esperienza sarà l’imperatore Nerone, uomo di potere, artista e, soprattutto, anima complessa, travagliata da conflitti e infiammata da feroci ambizioni.
Recensione di Salvatore Gusinu
“Attore anonimo” è un romanzo che non possiamo definire propriamente “thriller”, ma si tratta di un testo che possiamo identificare in tante maniere, un libro che al suo interno raccoglie tanti elementi che rendono impossibile una sua classificazione univoca all’interno di un genere preciso: vi troviamo le sfumature del giallo, del romanzo psicologico, del romanzo storico e anche alcune tracce del romanzo di formazione.
Nel leggerlo ho trovato una scrittura molto rigorosa ma, nel contempo, molto profonda. Sono tante, infatti, le tematiche affrontate e che portano il lettore attento a una concentrazione maggiore, più che sulla storia narrata, sugli spunti di riflessione che scaturiscono dal vissuto e dal vivere dei personaggi.
Non è raro trovare, ogni due o tre pagine, degli “aforismi” o delle massime che ti portano a rallentare la lettura per riflettere in maniera approfondita sul ciò che stai leggendo. Questo “rallentamento” nella lettura a favore della riflessione su alcuni punti specifici del romanzo, a mio parere, non costituisce un difetto, ma rappresenta un vero e proprio valore aggiunto.
È raro trovare, purtroppo, nella letteratura contemporanea storie che aiutino nella riflessione di temi quali il valore dell’amicizia, della precarietà della vita, della felicità effimera e dell’importanza dell’arte, in qualsiasi forma essa si presenti, nell’esistenza degli individui.
Lo scrittore è veramente molto bravo, poiché racconta tante belle (e difficili) storie in una (due amici che si incontrano e ricordano un loro carissimo amico che non c’è più; la vicenda di Susanna; la storia di Nerone) e, contemporaneamente, porta il lettore su altri orizzonti o su piani che viaggiano oltre la storia.
È, infine, magnifico il parallelismo con la storia di Nerone (l’Imperatore Romano), il fil rouge di tutta la narrazione. Anche Nerone, a suo modo e nella sua pazzia, è stato un artista incompreso, così come lo sono nel romanzo Adi e Florin.
Un romanzo profondo, essenziale, riflessivo e spiazzante.
Una splendida lettura.
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Aurelian Silvestru
è uno dei narratori più letti della Repubblica Moldova. Plurilaureato (Università di Chișinău, Mosca e Il Cairo), è dottore di ricerca in psicologia. Ha scritto romanzi, aforismi, racconti e saggi. Per la sua notevole attività letteraria, ha ricevuto diversi premi, sia nazionali che internazionali, tra i quali ricordiamo l’Ordine della Repubblica, la più importante onorificenza della Repubblica Moldova.