Recensione di Salvatore Argiolas
Autore: Carlos Zanòn
Traduzione: Pierpaolo Marchetti
Editore: SEM
Genere: Noir
Pagine: 288
Anno di pubblicazione: 2020
Sinossi. Bruno, Raquel e Cristian sono tre andalusi che vivono alla giornata in una Barcellona in cui miracolo economico non è più che un ricordo. Ma loro sembrano aver trovato l’attività che li toglierà dalla miseria, dalle notti spese a dormire nei parchi o negli sportelli automatici delle banche. Si appostano davanti alle case chiuse dove si appartano le coppie di amanti. All’uscita le seguono, si segnano la targa dell’auto, rintracciano il proprietario del veicolo e lo ricattano in cambio del silenzio. Bruno controlla l’attività di estorsione, sua moglie Raquel, ex tossicodipendente, si occupa della contabilità e Cristian, fratellastro di lei, lavora sul campo. Non sempre la tecnica funziona per il meglio, ma l’attività offre comunque denaro facile e immediato. Merche e Max, provenienti dalla classe media, sono amanti in segreto. Una sera entrambi si trovano in una di queste stanze. Cristian segue Max fino all’automobile e prende nota della targa. Qui inizia il gioco che fa divorare le pagine al lettore. Sullo sfondo c’è una Barcellona nera, con le file di disoccupati negli uffici di collocamento, i poveri davanti alle mense e il milieu microcriminale delle Ramblas e Barceloneta. Una storia d’amore e potere in un mondo in crisi, con personaggi indimenticabili e dannati, sospesi tra caduta e redenzione.
Recensione
Barcellona è “mas que una ciutat”, è un luogo dello spirito e una stratificazione di rimandi, citazioni e riferimenti culturali e letterarie.
Nella narrativa gialla Barcellona è stata esplorata da molti scrittori e investigatori. Da Alicia Giménez-Bartlett a Carlos Ruiz Zafón, da Francisco Gonzalez Ledesma a Manuel Vàzquez Montalbàn ci sono state mostrate tante facce di questa metropoli mediterranea, ambiente privilegiato per le indagini di Pepe Carvalho. Dopo la morte di Vàzquez Montalbàn le avvventure dell’”annusapatte” protagonista di tanti gialli hanno avuto un seguito scritto da Carlos Zanòn , “Carvalho. Questione di identità” del 2019.
Il successo di questo noir che racconta la voglia di secessione dei catalani ha portato la SEM a pubblicare un noir del 2012 “No llames a casa “ con il titolo icastico di “Barcelona negra”.
La Barcellona raccontata da Zanòn non ha niente della città turistica percorsa da torme di visitatori che cercano suggestioni e profumi di seconda o terza mano.
In questa città livida vista dal basso non si frequentano le Ramblas o il Tibidabo ma bar scalcinati e alberghi ad ore di infima qualità.
Zanòn ha una prosa simile a quella di Vàzquez Montalbàn ma racconta una storia realmente screziata da tutte le sfumature del nero, diversamente dal creatore di Carvalho che era molto interessato a decifrare e rendere leggibile la transizione tra dittaura e democrazia e svelare l’ipocrisia dei politici di sinistra,
Cristian, Bruno e Raquel sono tre disperati legati da un rapporto ambiguo che cercano la svolta della loro vita spiando gli adulteri per ricattarli.
Nella loro rete cadono anche Max e Merche, due amanti segreti che cambieranno la modalità di un sistema criminale destinato a franare come una valanga.
Max, l’amante ricattato è un appassionato lettore di “un autore, un grand’uomo, un saggio abilissimo a dirti quello che vuoi sentirti dire: Francesco Alberoni.” e proprio leggendo un suo libro concepisce la mossa del cavallo che ribalta completamente i rapporti di forza tentando di risolvere i suoi problemi amorosi.
Carlos Zanòn gestisce la trama con maestria, cominciando con lentezza, per farci conoscere questi personaggi che avevano “scritta in fronte la parola “disastro” perché tutti la leggessero” ma gradatamente accelera il ritmo, intrecciando le storie dei due gruppi di protagonisti e nel finale, affilato come un rasoio, rende frenetiche le ultime pagine sino alla sorprendente parola conclusiva.
Barcellona, secondo la leggenda fondata da Amilcare Barca, padre di Annibale, seconda città spagnola e simbolo mondiale della “movida” viene raffigurata in questo libro come un “inespugnabile muro di cemento” “labirinto per topi ciechi” popolata da “famiglie intere che hanno perso il lavoro e la speranza, famiglie che hanno perso la casa perché non potevano pagare il mutuo e che si devono mischiare con quella marmaglia che prima vedevano solo nel salone di casa, dentro al televisore.”
“Barcelona negra” è una storia di tradimenti ma anche la parabola fatale di un mondo in cui ha senso solo la distanza tra comprare e vendere se stessi.
Carlos Zanòn
(1966), scrittore, avvocato, poeta e giornalista, è autore di oltre quindici romanzi, pubblicato per la prima volta in Italia da Edizioni e/o. Da due anni dirige Barcelona Negra, la rassegna di letteratura noir fondata e animata per dodici anni da Paco Camarasa, leggendario librario della Negra y Criminal di Barceloneta.
Acquista su Amazon.it: