Birnam Wood




Eleanor Catton 


DETTAGLI:

Traduttore: Giulia Boringhieri

Editore: Einaudi

Genere: Narrativa

Pagine: 440

Anno edizione: 2024

Sinossi. Il collettivo ecologista Birnam Wood è sempre a caccia di nuovi terreni da coltivare abusivamente. Una disastrosa frana nel Parco nazionale del Korowai, in Nuova Zelanda, sembra offrire loro l’occasione sperata. Ma quella terra ferita è oggetto di altri disegni. Chi avrà la meglio? L’ambiziosa leader del collettivo, Mira, i vecchi proprietari terrieri, i Darvish, o l’inquietante miliardario Lemoine, magnate dell’industria della sorveglianza, convinto di essere un dio? Fra droni di ultima generazione e boschi shakespeariani, Eleanor Catton ha scritto un affilato thriller psicologico sui lupi e gli agnelli del nostro tempo, e su quanto può essere difficile distinguerli.

 Recensione di Loredana Gasparri

Avete presente una girandola?

È uno dei modi più semplici e immediati di trasformare un foglio di carta, o più fogli colorati, in un gioco.

Piegare la carta nei giusti angoli richiede un po’ di concentrazione, ma poi è sufficiente incollare il fiore ottenuto su un bastoncino di legno, esporre la girandola all’aria, o soffiarci sopra, e il gioco è fatto.

Ecco, questo libro assomiglia ad una girandola. Non solo nei colori, ma anche nel movimento della sua storia. Quando si espone la girandola all’aria, se la corrente è debole, anch’essa girerà debolmente.

È sufficiente che la brezza aumenti (o in alternativa, che si soffi più forte) perché il moto diventi più veloce, e la girandola mostri la sua meraviglia, mescolando i suoi colori in qualcos’altro di nuovo, che non era presente all’inizio.

La storia in questo romanzo parte proprio così. Atterriamo in Nuova Zelanda, e conosciamo Mira Bunting e Shelley Noakes, amiche e fondatrici di un collettivo sui generis, Birnam Wood, che deve il suo nome alla foresta magica citata nel Macbeth di Shakespeare.

Si tratta di ‘orticoltori militanti’, ‘soldati’ esperti in guerrilla gardening, ovvero un’originale forma di giardinaggio praticata su terreni abbandonati, aree dismesse o proprietà private. Esiste sul serio e una brevissima ricerca su Google ve lo confermerà, oltre a raccontarvi la sua storia. 

Entriamo nei loro pensieri, osserviamo la natura della loro amicizia, che ha diversi lati grezzi, constatiamo quanto siano diverse di carattere. Ci chiediamo anche come facciano ad essere amiche, e quanto lo siano davvero. Oltre al collettivo, non sembra che abbiano molto in comune. E poi, Shelley è stanca.

È stanca del suo ruolo in Birnam Wood, l’eterna seconda dietro Mira che non sembra apprezzarla poi tanto. È stanca dello stesso collettivo… non stanno davvero facendo la differenza, non stanno salvando il mondo, nessuno sembra conoscerli. Mollerà tutto, cercherà la sua strada. Deve solo capirlo quando farlo.

Mira è presa in un vortice di pensieri, di progetti. Forse ha trovato l’occasione per ‘fare il botto’, far crescere esponenzialmente Birnam Wood, arrivare a fare la differenza, salvare il mondo SUL SERIO.

Qualche giorno prima, una frana di notevoli dimensioni ha travolto e ucciso 5 operai nel Parco nazionale del Korowai, vicino alla tenuta chiamata Thorndike, di proprietà di Sir Owen Darvish e sua moglie Lady Jill. Se Birnam Wood arrivasse lì e cominciasse a coltivare il terreno della tenuta, potrebbe attirare moltissima attenzione.

Finora, la girandola è rimasta quasi ferma. Con Mira che parte risoluta a fare un sopralluogo a Thorndike, prima di trascinarvi tutto il collettivo, l’aria comincia a soffiare più forte, le ali viaggiano più spedite. I suoi progetti e le sue idee di grandezza subiscono uno stop non appena mette piede nella tenuta e incontra Robert Lemoine, miliardario americano ricco di fascino, soldi e ambiguità.

L’uomo non sa nulla di Birnam Wood, di guerrilla marketing e dei progetti di Mira, ma non perde tempo a valutare lei, a scoprire tutto sul collettivo e il suo operato, e a fare le sue mosse e i suoi controprogetti.

Da questo momento in avanti, la girandola girerà come impazzita, e non si fermerà più, nemmeno nelle ultime parole del finale. Entriamo in contatto con una fila di personaggi, come Rober Lemoine, i proprietari della tenuta, i signori Darvish, altri attivisti del collettivo, come l’insoddisfatto e rancoroso Tony Gallo, e non possiamo fare altro che rincorrerli mentre si muovono a fare progetti, a escogitare piani, a confezionare intrighi per essere sempre davanti a tutti, per vincere un’immaginaria gara a chi è più forte, più furbo, più avido.

Quello che sembrava un tranquillo romanzo di formazione, crescita e anche denuncia, diventa un thriller d’azione, con alcuni leggeri risvolti psicologici, sociali e uno specchio di riflessioni anche amare sulla natura umana e sui veri colori di certe iniziative ecologico-umanitario.

È un libro da leggere con calma, senza saltare alle conclusioni, perché le svolte sono dietro ogni paragrafo. Non fatevi ingannare o scoraggiare dall’inizio lento, dall’apparente ambiguità e irresolutezza delle due protagoniste femminili che sembrano mangiarsi tutta l’attenzione.

Se vi concentrate e seguite lo stile dell’autrice mentre descrive, fotografando, le interazioni e le conversazioni tra i diversi personaggi, troverete spunti di riflessione per le vostre conversazioni e interazioni nella vita reale.

Scoprirete, magari, di aver conosciuto qualcuno come Robert Lemoine, o di aver avuto amiche o amici che assomigliano a Mira, Shelley o Tony, anche se non sono orticoltori militanti o miliardari ambiziosi e senza troppa empatia. 

E magari, questo vi potrebbe aiutare a modificare qualcosa delle vostre opinioni o dei vostri rapporti.

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Eleanor Catton


(1985) è una romanziera e sceneggiatrice neozelandese. Il suo romanzo d’esordio, The Rehearsal (La prova, Fandango 2010), è stato finalista al Guardian First Book Award e all’Orange Prize, e ha vinto il Betty Trask Award. Nel 2013, con il suo secondo romanzo The Luminaries (I luminari, Fandango 2014), si è aggiudicata il Governor General’s Award e il Man Booker Prize, vincitrice piú giovane nella storia del premio. Il romanzo è stato tradotto in 26 lingue e poi realizzato in serie tv da Bbc Two. Nel 2023 Catton è stata inclusa fra i venti Best of Young British Writers di «Granta». Per Einaudi ha pubblicato Birnam Wood (2024).

A cura di Loredana Gasparri

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