PUZZLE
Autore: Franck Thilliez
Traduzione: Federica Angelini
Genere: Thriller
Pagine: 432
Editore: Fazi
Anno: 2022
Sinossi. Lucas Chardon è rinchiuso in un ospedale psichiatrico e per la prima volta chiede di raccontare come sono andate le cose il giorno in cui la sua vita è cambiata per sempre. Quel giorno, la polizia ha rinvenuto otto cadaveri trucidati in un rifugio. Insieme a loro c’era lui, in lacrime, ricoperto di sangue e privo di memoria. Altrove, Ilan Dieduset riceve una telefonata: è la sua ex ragazza, Chloé. Dice di aver trovato l’ingresso a Paranoia, un ambitissimo gioco di ruolo gestito da un’entità misteriosa: tutti lo stanno inseguendo, ma nessuno conosce le regole. Ilan è stato un giocatore compulsivo, in passato, e la tentazione è troppo forte. Dopo un inquietante processo di selezione, Ilan e Chloé, insieme ad altri sei candidati, vengono convocati in un ospedale psichiatrico in disuso isolato tra le montagne. Regola numero uno: niente di quello che stai per vivere è vero; questo è un gioco. Regola numero due: uno di voi morirà. La partita comincia e, quando il gruppo inizia a sospettare la presenza di un intruso, la paranoia prende lentamente corpo. Con il passare delle ore, la competizione assume forme sempre più perverse, in una sorta di folle e angosciante meccanismo. Dove finisce il gioco e dove comincia la realtà? Chi accetterebbe di morire per un gioco?
Dal re del thriller francese, un nuovo successo da 450.000 copie vendute: un enigma intricato, sorretto da un’ambientazione da brivido e una tensione costante. Un puzzle diabolico che non lascerà più dormire i lettori.
Recensione
Thilliez ha solo da insegnare, ennesimo thriller che appassionerà i più cervellotici. Con Thilliez non si legge e basta, si esce fuori dagli schemi, si ragiona, occorre concentrazione, insomma non sarà mai una lettura leggera, ma stimolante come poche.
Otto cadaveri, un sopravvissuto che si professa innocente, sangue e un’arma del delitto che tornerà prepotentemente in superficie.
Chardon, ormai rinchiuso in un ospedale psichiatrico, decide di raccontare la sua versione dei fatti, tornare indietro, ricomporre i pezzi.
Da un’altra parte Ilan e Chloé, due ex appassionati di giochi online si rivedono per ricominciare un gioco che dal nome è tutto un programma: “Paranoia“. Saranno in grado di trovarsi di fronte alle loro paure, affrontarle e vincere il denaro in palio?
I suoi romanzi sono una droga, un pozzo di enigmi, giochi di parole acuti, claustrofobiche situazioni di oscuro mistero, omicidi e menzogne.
Entrare nel mondo di Thilliez significa attivare la mente, mettere in moto una chiave di lettura intelligente, non trascurare virgole, numeri, luoghi e situazioni.
Come nei suoi precedenti, attinge al mondo onirico, confonde finzione e realtà, scardina il tempo dal suo scorrere naturale e le parole non servono solo per riempire le pagine ma si fanno arma infingarda e letale, nascondiglio di indizi che fanno del lettore un indagatore curioso e morboso.
Leggere è questo, dissetare e sfamare ogni meandro della nostra mente predisposto verso questa passione, la lettura, che autori del genere, una spanna sopra altri, soddisfano ampiamente.
LE AMBIENTAZIONI
La claustrofobica storia che regge questo thriller geniale di Thilliez è ambientata in un ospedale psichiatrico in abbandono.
Un labirinto in cui gli spifferi sono i dolori di chi, al suo interno, ha subìto torture indicibili, camere spartane, luci che si spengono ad un orario ben definito e, nel buio, si odono dall’esterno latrati e tempeste di neve. Aggirarsi all’interno di questo dedalo di sofferenze sarà, per i nostri protagonisti, una delle prove più forti.
Nel momento in cui uno di loro riuscirà a guardare il Swannessong dall’esterno, si renderà conto di quanti misteri si celano dentro di esso.
Come nei migliori classici, il clima che imperversa all’esterno è rappresentativo del climax all’interno dell’Istituto in cui i concorrenti subiscono le atmosfere, rafforzate dai resti dei macchinari usati per “curare” i pazienti.
Tempesta di neve, freddo glaciale, fiere a guardia del posto che fanno desistere dalla fuga, ogni dettaglio dell’ambientazione è a beneficio di un pathos estremizzato, un coinvolgimento totale nelle vicende dei protagonisti.
Corridoi deserti, stanze chiuse a chiave, letto, corde e fili elettrici.
Thilliez ha costruito bene il suo puzzle, uno sfondo alla storia che è comprimario, essenziale affinché il lettore si senta coinvolto, impaurito, infreddolito, a volte vittima, altre carnefice.
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Franck Thilliez
Nato ad Annecy, è un ingegnere informatico. Nel 2004 pubblica il suo primo libro Train d’enfer pour Ange rouge. Ha vinto i premi Les Prix des lecteurs «Quais du Polar» 2006 e Prix SNCF du Polar 2007 con il libro La Chambre des morts. Giallista di grandissimo successo, i suoi libri hanno venduto un totale di sette milioni di copie e nel 2021 è stato tra i tre autori più venduti in Francia in assoluto. Attualmente vive tra Pas-de-Calais, Antille e Guyana. Fazi Editore ha pubblicato Il manoscritto nel 2019, Il sogno nel 2020 e C’era due volte nel 2021.