Il paziente




Il paziente

di Juan Gomez-Jurado

Fazi 2023

lisa Tramontin Cognome (Traduttore)

Thriller, pag.432

Sinossi. Il dottor Evans è uno dei migliori neurochirurghi d’America, ma è prima di tutto un padre. Una sera, tornando a casa dal lavoro, si accorge subito che qualcosa non va. L’abitazione è vuota. Sua figlia Julia, sette anni, è scomparsa. Nel giro di poco, l’uomo si scopre vittima di un ricatto terrificante: se il suo prossimo paziente uscirà vivo dalla sala operatoria, la sua bambina morirà per mano di uno psicopatico. E il suo prossimo paziente non è un uomo qualunque: la persona che Evans deve uccidere se vuole rivedere sua figlia è il presidente degli Stati Uniti. Alla fatidica operazione mancano soltanto sessantatré ore, sessantatré ore che potrebbero cambiare il destino di milioni di persone. Inizia così un disperato conto alla rovescia. Fino a che punto si può arrivare per salvare una persona amata? Con la consueta maestria, Gómez-Jurado dà vita a un nuovo, avvincente intrigo che conquista il lettore a partire dalle prime pagine senza lasciargli più un attimo di tregua. Un ritmo frenetico, un senso dell’umorismo unico, una trama perfettamente congegnata: Juan Gómez-Jurado è tornato.


Recensione

A cura di Loredana Cescutti

Fan ti Antonia e Jon, stavate aspettando trepidanti il nuovo romanzo di Juan Gómez-Jurado, che a livello temporale, in realtà, in Spagna è uscito ben prima della Trilogia (2014), ma che in realtà può essere considerato un prequel?

Ebbene adrenalina tantissima, ansia e suspense in quantità industriali ma scordatevi l’eccessivo umorismo di cui avete fatto incetta nei libri precedenti un po’ ma ci sarà altro a cui pensare.

Perché qui, per ridere, non ce ne sarà il tempo materiale.

Non sarà il caso.

Per avere paura, invece, ce ne saranno tantissimi di motivi.

“E’ infinitamente più difficile riprendersi che sprofondare.”

Sessantatrè ore.

63.00.00 h.

Tic Tac.

Tic Tac.

Tic Tac…

“Quando fare la cosa giusta causa dolore, forse bisogna cercare un’altra via.”

Il tempo scorre per il dottor Evans che potrebbe rischiare di perdere l’unica persona importante che è rimasta nella sua vita, ovvero sua figlia.

“… l’unico modo di ottenere qualcosa è farlo.”

Nemmeno un passo senza essere controllato, nemmeno l’illusione di avere una speranza, solo un ordine da eseguire, senza aver ben compreso il cosa avverrà dopo.

Una corsa contro il tempo diretta, gestita e prodotta da un personaggio indefinibile, poiché descrivere il male assoluto in persona è decisamente impensabile.

“C’era spazio solo per una cosa, ed era odio. Odio puro, assoluto e incontenibile nei confronti dell’uomo che avevo davanti.”

Una scrittura, quella di Jurado, che si presenta come una conferma, con una trama thriller, dall’animo assolutamente nero, dove il male gioca con le persone, costringendole a trasformarsi in un suo alterego e dove, il mostro, ne trae materia di studio e conoscenza.

Un ritmo all’ultimo respiro, con l’ossigeno che di ora in ora finirà per esaurirsi, lasciando tutti in uno stato catatonico, dovuto anche alla percezione di non vedere più una possibilità, spingendoti a pensare che ormai sia veramente e inesorabilmente finita.

“L’essere umano raggiunge il suo pieno potenziale quando è capace di soddisfare immediatamente le sue necessità senza un barlume di dubbio.”

Colpi di scena, manipolazione, violenza gratuita e l’assenza di pietà, questi sono gli ingredienti di questo nuovo romanzo, che ha lo scopo di introdurci nel mondo malato di Mister White, l’anima nera che per ben tre libri, in seguito, ha tenuto in scacco Antonia, Jon, le vittime e tutti noi lettori, nella Trilogia di Regina Rossa.

Preparatevi ad un tuffo nella malvagità più assoluta e, ovviamente, auguratevi di poter riemergere velocemente, prima, ben inteso, di esservi fatti troppo male.

“Nessuno credeva alla storia che ho raccontato sin dal principio, la storia che vi ho appena narrato.”

Con questo, signori, vi saluto e vi auguro buona lettura!

IL SIGNOR WHITE



Speciale di Loredana Cescutti  

“Le emozioni sono cambiamenti che preparano l’individuo all’azione, disse al professore. Se generiamo  nel soggetto le emozioni adeguate, possiamo orientare le sue azioni dall’esterno. Come con un telecomando a distanza.”

Questa è la conclusione a cui arriva White e che espone, con convinzione, ad un suo vecchio professore dell’università, prima di venir guardato con pietà finendo per sentirsi respinto e oltraggiato, a tal punto da abbandonare gli studi, solo quelli universitari non i suoi personali, per poi rivalersi, a modo suo, sull’insegnante.

Ha due pietre azzurre per occhi, fredde e brillanti ed è sulla trentina. Capelli chiari con pelle bianca e delicata. Ha gusti raffinati in fatto di abbigliamento e d’altronde, non sembra aver problemi economici.

La sua infanzia è stata agiata e abbastanza normale, ad occuparsi di lui erano i domestici poiché i genitori erano impegnati con i loro rispettivi lavori e, verso gli otto anni prese coscienza di sé e di cosa in realtà egli fosse: una persona narcisista e totalmente priva di empatia. 

Ha una stretta di mano forte e gelida, segno di quanto rigida e controllata sia la sua persona e la sua personalità.

Inscalfibile, determinato ed estremamente pericoloso. Esegue lavori per conto terzi, per i quali si fa pagare, anche molto, e che lui utilizza come fonte di guadagno ma anche come momento di studio individuale, nel suo personale accumulo di materiale inerente a ciò che gli sta più a cuore: ottenere la totale sottomissione della volontà, trasformare una persona normale in un mostro e riuscire a trarne il massimo godimento in termini di sofferenze. È anche un abile manipolatore privo di scrupoli, che non teme di provare dal vivo i suoi esperimenti, utilizzando persone come cavie, senza la minima pietà.

Ha sempre giustificato le sue azioni, utilizzando come scusa il fatto di studiare gli altri per riuscire a migliorare sé stesso, ma di fatto, la prospettiva di lauti guadagni mettendosi a disposizione del crimine con la scusa di guadagnare per i suoi esperimenti, sembra avergli fatto perdere un po’ la strada maestra, retta o piuttosto malata che sia.

“Era il suo tocco da maestro, la sua arma segreta per abbattere l’ultimo briciolo di volontà nelle sue vittime.”

Io un po’ di cose ve le ho dette, l’arma segreta di Withe dovrete scoprirla da soli leggendo il libro.

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Juan Gomez Jurado


Juan Gómez-Jurado: è un giornalista e un romanziere spagnolo. Le sue opere sono tradotte in più di quaranta lingue. La trilogia composta da Regina Rossa, Lupa Nera e Re Bianco (edita in Italia da Fazi) ha rappresentato un successo internazionale e l’ha consacrato come uno dei massimi esponenti del genere. Tra i titoli pubblicati in Italia ricordiamo anche: “La spia di Dio” (Longanesi 2007), “Ultima ora nel deserto” (Longanesi 2009).